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Revisione sistematica della letteratura per la valutazione clinica del sondaggio perimplantare

Sonda in metallo.
A. Butera, E. De Falco, V. Collesano

A. Butera, E. De Falco, V. Collesano

mer. 10 giugno 2015

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Al giorno d’oggi la pratica del sondaggio parodontale e perimplantare è considerata il miglior metodo diagnostico di raccolta di informazioni riguardanti lo status e il livello di attacco dei tessuti parodontali e perimplantari. In particolare, il sondaggio perimplantare è fondamentale per conservare e mantenere al meglio un impianto osteointegrato, ma per farlo servono ovviamente particolari tecniche e accorgimenti da parte del professionista.

In passato si dava la precedenza all’attendibilità del materiale radiografico, ma piccoli cambiamenti nel livello di attacco osseo non possono essere rivelati radiograficamente, pertanto oggi l’attenzione è rivolta al sondaggio perimplantare, un metodo rapido, attendibile e di semplice interpretazione.
Attualmente le malattie parodontali e perimplantari, le quali hanno un decorso di tipo degenerativo, hanno un altissimo indice di diffusione, in particolare quelle di tipo perimplantare. La mucosite infatti colpisce circa l’80% dei pazienti con impianti nel 50% dei siti, la perimplantite invece colpisce dal 28 al 56% dei pazienti nel 12-40% dei siti.
È evidente che queste percentuali sono elevatissime e meritano quindi un alto livello di attenzione soprattutto se si considera che la perimplantite è un processo che implica il coinvolgimento dell’osso alveolare e il suo riassorbimento, causando quindi con altissime probabilità, la perdita della funzionalità dell’impianto.
Da queste considerazioni emerge la necessità della realizzazione di tecniche e strategie in grado di prevenire la comparsa di queste patologie.
Tra superficie implantare e tessuti circostanti non esiste un attacco forte e resistente come quello presente nel parodonto, è quindi facile che si lesioni il sigillo epiteliale che viene a formarsi, facilitando l’ingresso di infiltrati batterici che possono compromettere la salute tissutale e la stabilità implantare.
È bene quindi che l’operatore sia a conoscenza dei rischi che corre praticando questa semplice pratica la quale viene spesso sottovalutata ed effettuata con superficialità e nella maniera sbagliata.
Gli studi che saranno presi in esame in questa revisione si occupano di definire linee guida utili alla pratica di questa procedura. In particolare verranno menzionati i tipi di sonda adatti a effettuare il sondaggio perimplantare e le forze da applicare alla sonda senza che essa corra il rischio di lesionare il tessuto molle, favorendo lo sviluppo di un infiltrato infiammatorio.
Per prevenire il verificarsi di situazioni rovinose e irrimediabili è necessario che il professionista si serva di protocolli decisionali appropriati, essi tengono in considerazione ovviamente gli indicatori clinici, ma anche l’etica, la condivisione disciplinare e presuppongono che l’operatore possieda competenze e abilità adeguate.
Lo scopo del lavoro è quindi quello di revisionare la letteratura riguardante le varie tecniche di sondaggio perimplantare, per cercare di ottenere una miglior comprensione delle misurazioni che vengono effettuate intorno agli impianti osteo-integrati.

Leggi l'articolo completo nella sezione CLINICAL > IMPLANTOLOGY

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