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Poiesis contesta il parere del CSS a salvaguardia dei diritti dei pazienti e degli odontoiatri

POIESIS

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mer. 15 ottobre 2014

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Il presidente Ezio Costa e il Consiglio direttivo di Poiesis (Perioral and Oral Integrated Esthetic Sciences International Society) hanno preso posizione sul Parere pubblicato dal Consiglio Superiore di Sanità circa la “Competenza dell’odontoiatra alla esecuzione di trattamenti di medicina estetica” pubblicato il 30 settembre 2014. A questo proposito Poiesis vuole ribadire la sua posizione tesa a difendere da una parte il diritto dei cittadini all’accesso alle cura e, dall’altra, il diritto dei medici odontoiatri a trattare secondo scienza e coscienza, nel rispetto della legge, tutti i pazienti.

L'Odontoiatria è professione sanitaria cui sono riservate le attività inerenti alla diagnosi ed alla terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, nonché alla prevenzione ed alla riabilitazione odontoiatriche (art. e legge 409/1985).

La specializzazione operativa nel distretto anatomico sopra individuato non è un restringimento delle possibilità operative dell’odontoiatra che, nel suo settore, può operare, al pari del medico-chirurgo, secondo scienza e conoscenza ed utilizzando tutti gli strumenti e di farmaci che reputa opportuni e necessari (art. 2 comma 2 legge 409/1985).

Sotto questo profilo, la formulazione letterale del parere del Consiglio Superiore di Sanità ove afferma che l’attività dell’odontoiatra rispetto allo cure estetiche deve essere “tale da rendere la cura estetica "correlata", e non esclusiva, all'intero iter terapeutico odontoiatrico proposto al paziente medesimo e comunque limitatamente alla zona labiale” non appare alla scrivente associazione conforme e coerente al dettato legislativo.

Poiesis manifesta quindi sin da ora il proprio disaccordo con le formulazioni letterali utilizzate, che potrebbero dar luogo, a interpretazioni non corrette della legge anticipando che provvederà a chiedere un chiarimento sul punto al Ministero della salute ed al Consiglio Superiore di Sanità.

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