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Che ne sarà dei nostri pazienti parodontali? Odontoiatri e igienisti possono agire a distanza

Patrizia Gatto

Patrizia Gatto

mer. 25 marzo 2020

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Cambiare completamente la propria vita professionale, se pur per un periodo, potrebbe creare in tutti noi un senso di impotenza ed inadeguatezza. Gli studi dentistici stanno lavorando, e non tutti, in misura ridotta e limitata con le dovute precauzioni alle emergenze dei pazienti che voi stessi sapete bene identificare. Gli igienisti sono completamente fermi.

Tuttavia i pazienti-cittadini continuano a soffrire delle stesse patologie precedenti, da voi riconosciute e curate, e che non necessariamente manifestano sintomi nel breve periodo da ritenersi fastidiosi o gravi.

Sappiamo bene che la malattia parodontale, in forme più o meno gravi, colpisce una percentuale altissima dei nostri pazienti e di tanti cittadini italiani che ne sono completamente all’oscuro. Alcuni di loro li avete curati con terapie preventive, d’urto o di mantenimento professionale e domiciliare. Talvolta voi, insieme a loro, vi siete impegnati anche anni per stabilizzare e migliorare la situazione.

Parlando di pazienti che fanno trattamenti continuativi per migliorare la funzione, la salute e l’estetica allora ci vengono in mente anche tanti pazienti che stanno portando bite o apparecchi ortodontici o che hanno inserito un impianto ma non sono ancora protesizzati, di estrazioni avvenute nel breve, di corone provvisorie e via discorrendo.

Questi pazienti non hanno problematiche di emergenza e pertanto non telefonano e abbiamo loro cancellato appuntamenti presi senza fissare una nuova data. Abbiamo pertanto interrotto ogni relazione. È chiaro che in qualsiasi attività uno shock come quello che stiamo attraversando non è facile da “digerire”. Spesso ci sentiamo impotenti, disorganizzati, taluni depressi e collerici, ansiosi.

Quale soluzione può apportare da subito un beneficio ai nostri pazienti e ai professionisti dentali? Agire con una nuova organizzazione della nostra professione almeno per quanto riguarda un periodo che per ora è indefinito.

  1. MANTENERE VIVA LA RELAZIONE CON I NOSTRI PAZIENTI

Questo è un punto fondamentale, anzi nella quotidianità lo abbiamo molto trascurato presi dall’operatività incalzante e rinviando a un “dopo” purtroppo per tanti, non per tutti, mai attivato. Perché non organizzarci allora, coordinando in modo leale e corretto gli igienisti e tutti i colleghi dello studio, per dare un’occhiata alle cartelle dei pazienti, reperire telefoni, contatti e-mail ed uno ad uno chiamarli, sentirli e dirgli che siete vicini loro, chiedere se hanno problemi, dire che siete sempre e comunque il loro studio dentistico che li aiuterà anche a distanza. Poi pensare per ognuno di loro quale consiglio, suggerimento, informazione, istruzione domiciliare possiamo dare loro, con il team sanitario.

Potranno essere utili anche invii di consigli scritti via mail o whatsapp, tramite brevi video e piccoli corsi che non siete mai riusciti a realizzare per mancanza di tempo e che ora è il momento giusto di realizzare. Probabilmente vi chiederanno anche qualche suggerimento medico, alimentare e talvolta psicologico. Si faranno conoscere per come non li conoscevate e finalmente capiranno che il loro studio dentistico è una struttura sanitaria a tutti gli effetti che non li abbandona mai.

Dunque attiviamo il famoso piano “B”, come si sta facendo in tutti i settori. E se in termini di profitto, non intimoriamoci a parlare di questo perché i professionisti privati vivono di prestazioni e fatture che emettono ed incassano, i risultati saranno quasi nulli, costruiremo quel rapporto fiduciario e manterremo vivo l’interesse per riprendere appena possibile i normali piani di cura, magari finalmente molto più motivati.

Alcuni di loro potrebbero addirittura migliorare con i vostri consigli e suggerimenti sul mantenimento domiciliare! E chi deve pagarvi una prestazione già eseguita, magari se la sua condizione economica lo consente, sarà disponibile a farlo.

  1. UTILIZZARE UNA PARTE PROGRAMMATA DEL PROPRIO TEMPO PER FORMARSI

Ora è stata messa in atto una grande scelta di formazione a distanza (FAD) online, sia sotto forma di webinar, sia sotto forma di corsi ECM on line, e-book e molto altro. Alcuni specialisti non erano neppure ancora in regola con gli ecm degli anni precedenti, tutti dovranno comunque formarsi con delle regole per questo triennio. Una formazione necessaria sulle nuove tecnologie, procedure, protocolli, materiali, comunicazione con il paziente, utilizzo di gestionali, gestione dello studio.

Quale migliore occasione se non questo periodo per dedicarsi a tutto ciò?

  1. PARLARE CON I PROPRI FORNITORI

Anche loro saranno in reale difficoltà come tutti. Perché non sentirli e trovare con loro soluzioni o nuove idee?

  1. MANTENERE ALTA LA RELAZIONE CON IL PROPRIO TEAM

Progettare di sentirsi magari in video chiamata, singolarmente o in gruppo. Formarsi insieme. Dividersi i compiti per progetti che erano rimasti nel cassetto. Conoscere i loro problemi, sostenersi vicendevolmente. Fare squadra. Ora non è solo giusto: è necessario. In un attimo la giornata e la settimana è piena credetemi, anche ricca di soddisfazioni inaspettate. Voi siete assolutamente capaci di fare meglio e di più.

Ma non dimenticate di:

  1. PROGRAMMARE IL TEMPO LIBERO

Lavorando da casa spesso ci si dedica ancora meno tempo a se stessi. Incredibile no? Eppure viene meno la distinzione tra vita privata e professionale, attività che si farebbero solo in studio o in ufficio, internet invade giorno e notte le nostre vite. Allora il consiglio è quello di darsi delle regole su orari a cui dedicarsi alla propria professione e poi programmare bene i nostri interessi privati, i nostri hobby e non trascurare le relazioni familiari e personali sia in casa che a distanza.

Condividiamo esperienze e consigli. Così diventeremo veri e propri coach per i nostri pazienti, in particolari quelli parodontali, migliorando e mantenendo la loro salute. Implementiamo la fidelizzazione attraverso un nuovo ascolto attento e dedicato a questi pazienti; non mancherà un passaparola positivo nei mesi successivi.

Questo settore farà più squadra e saprà esprimere il meglio di sé.

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