Search Dental Tribune

Perché credo in una chirurgia mentalmente guidata

Prof. Mauro Labanca
Prof. Mauro Labanca

Prof. Mauro Labanca

mar. 4 marzo 2025

salvare

Molti anni fa, molto prima dell’avvento dell’intelligenza artificiale, ad un congresso un emergente relatore cercò di convincermi che, grazie ai nuovi software e alle nuove modalità di progettazione, la chirurgia guidata avrebbe completamente sostituito il bisogno di competenza, poiché con la valutazione della tac, della scala dei grigi e con la realizzazione della mascherina chirurgica CHIUNQUE avrebbe potuto eseguire una perfetta implantologia senza più bisogno di esperienza. Mi alzai e cambiai tavolo.

Osservo con interesse, a volte con fanciullesco stupore, quanto le nuove tecnologie ci stiano mettendo a disposizione. Gli scanner intra-orali sempre più performanti, delle guide chirurgiche sempre più precise, dei sistemi di assistenza sempre più completi. Indubitabilmente stanno portando e sempre più porteranno benefici, ed anche i neofiti delle varie professioni potranno avere un prezioso supporto nella loro attività.

Non voglio entrare nell’eticità di questi strumenti, che di sicuro devono soggiacere a delle normative europee e che purtroppo già ora molte aziende ignorano allegramente. Ma credo opportuno ricordare che in ogni ambito medico ciò che guida ogni decisione debba essere un progetto, che DEVE seguire a una diagnosi. Il vero atto medico è la diagnosi, cioè la più opportuna valutazione del quadro clinico del paziente, la diagnosi della patologia di cui è affetto e, di conseguenza, la proposta del piano terapeutico ad esso più appropriata.

Già in medicina stiamo assistendo a una pericolosa deriva in cui molti medici, a volte anche soggiacendo alle richieste dei pazienti, ordinano mille esami (con i conseguenti costi) sperando che da qualcuno di questi emerga la diagnosi che loro non sono stati in grado di fare. Nel nostro settore, sento colleghi seguire questa drammatica sequenza: richiedo la tac, la mando alla azienda che fa il progetto, prepara la mascherina e me la manda, io la posiziono e faccio i buchi.
Bene, se questa diventerà la professione che io ho scelto di fare con gioia anni fa, io non mi ci riconosco più!

Nei miei corsi di anatomia chirurgica ho sempre affermato che la chirurgia deve essere mentalmente guidata. Guidata da un progetto, da una diagnosi, da una attenta valutazione del paziente con le sue esigenze, le sue reali necessità, e perché no anche delle sue risorse economiche, per potergli offrire la soluzione più idonea. Solo a questo punto l’intelligenza artificiale e i suoi annessi e connessi potranno davvero venirci in aiuto.

Tags:
To post a reply please login or register
advertisement
advertisement