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Un ruolo sempre più importante per la chirurgia guidata

Sandro Fabbro
Cristina Maria Rodighiero, Italia

Cristina Maria Rodighiero, Italia

ven. 13 novembre 2009

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MILANO, Italia: Grazie alla diagnostica in 3D e ai software di pianificazione e chirurgia guidata, il trattamento implantare è diventato sempre più un’opzione predicibile sia dal punto di vista chirurgico che protesico. Una diagnosi dettagliata, infatti, permette di comprendere e analizzare le caratteristiche anatomiche e protesiche del singolo caso, con la conseguente possibilità di progettare l’intervento nei minimi dettagli, minimizzandone l’invasività. Dental Tribune ha intervistato a questo proposito il dottor Sandro Fabbro.

Come è cambiato l’approccio alla chirurgia implantare con l’utilizzo dei software 3D?
Ne parliamo con il dottor Sandro Fabbro, membro attivo dell’Eao, dell’Ao e della Sio e presidente eletto della Computer Aided Implantology Academy.

Dottor Fabbro, negli ultimi anni si è assistito a un evolversi dei software di chirurgia guidata. In che modo tali software hanno cambiato l’approccio alla chirurgia implantare?
L’approccio alla chirurgia implantare cambia totalmente perché tramite la chirurgia guidata, che si avvale del software 3D, il clinico può disporre di una ricostruzione tridimensionale in dimensione reale dell’osso del paziente.

Si possono così trattare anche pazienti con importanti riassorbimenti ossei senza tecniche di rigenerazione o innesto. Inoltre, utilizzando guide a supporto mucoso, si eseguono chirurgie senza scollare i lembi, riducendo significativamente la morbilità post-chirurgica. Tramite lo stesso software, il clinico può pianificare l’intervento posizionando virtualmente gli impianti direttamente sul proprio computer. L’unità produttiva riceve poi i dati on-line e costruisce una guida di alta precisione con tecnica stereo litografica.

Secondo la sua esperienza, quali sono i reali vantaggi dell’applicazione di questi software per il clinico, per il paziente e per l’attività pratica dello studio?
La capacità diagnostica in ambiente tridimensionale apre nuove prospettive per il clinico, che è così in grado di valutare il sito implantare nel suo reale volume, ampliando in questo modo le possibilità cliniche. Per il paziente, i vantaggi diventano notevoli in quanto il progetto clinico si svilupperà veramente nel senso di una minima invasività terapeutica e di una pianificazione implantologica protesicamente guidata.

Quali sono le indicazioni cliniche più idonee all’utilizzo di questi software?
Con queste tecniche possono essere trattati tutti i tipi di edentulie. Il grande vantaggio è costituito dalla possibilità di programmare la posizione implantare in funzione protesica, permettendo così una costruzione ideale della protesi con la sua massima applicazione nelle edentulie totali.

Sul mercato sono presenti diverse tipologie di software di chirurgia guidata. In cosa si differenziano?
Le aziende sono molto coinvolte in questo ambito perché rappresenta uno sicuro sviluppo e le aspettative sono molto alte. I software presenti sul mercato sono efficienti e semplici da usare dopo l’indispensabile training. Piuttosto è la capacità di supporto delle aziende che va attentamente valutata prima di decidere quale software utilizzare.

In qualità di ideatore e responsabile del primo Master di chirurgia implantologica computer assistita dell’Università di Padova, qual è il percorso formativo necessario al corretto utilizzo di questi software?
Il corso di perfezionamento in chirurgia implantologica computer assistita è nato per rispondere con attento anticipo a una esigenza didattica molto forte, ma in questo momento disattesa. Non è pensabile infatti che la formazione possa concludersi con brevi corsi organizzati per lo più dalle aziende interessate alla vendita del software. Il professor Favero, Direttore della clinica,ha sostenuto con convinzione il progetto didattico e il corso vedrà così la sua terza edizione il prossimo gennaio. Si tratta di un corso operativo dove i corsisti apprendono l’uso dei software più importanti presenti sul mercato e a operare essi stessi i pazienti. Il corso è rivolto a implantologi con una esperienza di base già acquisita poiché vengono trattati con la chirurgia guidata anche casi complessi.

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