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Odontoiatria e diabete, binomio in crescita merita tutta l’attenzione del VI Congresso IST

mer. 5 dicembre 2018

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Diabete e odontoiatria, attenti a quei due! Ad un binomio così diffuso l’Istituto Stomatologico Toscano dedica il suo convegno d’inverno. Vediamone gli aspetti con il prof. Ugo Covani, presidente IST.

L’odontoiatria nel paziente diabetico è il titolo del 6° congresso dell’IST. Perché proprio il diabete come protagonista?
È una malattia che dal punto di vista epidemiologico ha avuto negli ultimi trent’anni una crescita esponenziale. Da sempre il paziente diabetico ha rappresentato un problema per i dentisti e ho creduto che affrontare il tema in modo ampio e articolato potesse rappresentare un’occasione per definire e razionalizzare l’approccio ad essi da parte di tutti gli operatori dello studio odontoiatrico, in linea con la mission dei congressi dell’IST.

Quale specialità odontoiatrica deve fare più i conti con l’esistenza di tale malattia?
Una gran parte della patologia odontoiatrica è di natura infettiva e infiammatoria. Dunque le implicazioni fisiopatologiche della malattia diabetica interessano la quasi totalità delle discipline odontoiatriche. Tuttavia esiste una correlazione più stretta con la malattia parodontale, vuoi perché più studiata vuoi perché emergono correlazioni importanti anche sul piano genetico che aprono un mondo di riflessioni e spunti per la ricerca.

Il dentista è spesso definito come “medico sentinella”. Alla luce di questo tema si può dire che la definizione sia più che giustificata?
Non c’è dubbio che all’interno dello studio odontoiatrico esiste una figura, l’igienista dentale, che costruisce con il paziente un dialogo continuativo che è unico, nel panorama delle professioni sanitarie, per quantità di tempo dedicato. Se a questo aggiungiamo la formazione dell’Igienista, fortemente orientata alla prevenzione, si può capire come questo rapporto possa essere sfruttato per la veicolazione di contenuti di educazione sanitaria a tutto campo e per il rilievo di segni e sintomi, che posti all’attenzione dell’odontoiatra e del medico, consentono diagnosi più precoci e un monitoraggio continuativo del paziente. Il diabete è solo una della patologie interessate, ma altre lo sono anche di più. Si pensi per esempio al ruolo dello studio dentistico nell’intercettazione e prevenzione della patologia neoplastica del cavo orale. Questo fa dell’odontoiatra e del suo studio una postazione di rilevante importanza sociale nel campo della prevenzione.

In pratica quale rapporto lega la malattia diabetica e le malattie odontoiatriche?
Da oltre settanta anni sappiamo di questo rapporto, così detto bidirezionale, fra le due patologie. In parole povere il diabete favorisce le infezioni e, a loro volta, le infezioni, con la conseguente infiammazione, complicano la gestione dell’equilibrio glicemico, su cui si fonda la terapia del diabete. Ovviamente questo è un modo semplice per ricapitolare problemi complessi poiché i rapporti sono governati da complesse interrelazioni fisiopatologiche, che sono oggetto di avanzati studi da parte di importantissimi ricercatori, uno dei quali, il prof. Robert Genco, vero pioniere dello studio dei rapporti fra malattia parodontale e diabete, sarà presente in Versilia. Un grande onore per l’Istituto Stomatologico Toscano ospitare un panel internazionale di relatori di primo piano e un pubblico di operatori della saluto che sta consolidando una tradizione di partecipazione che, sono certo, ripagherà anche quest’anno il nostro sforzo organizzativo.

Per maggiori informazioni clicca QUI.

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