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Modificazioni della flora microbica orale dopo attuazione di un piano di trattamento implanto-protesico

Test PCR (T0) nella tasca con sondaggio maggiore.
Nosotti M.G., Giudice F., Baruffaldi A., Ricci M., Menchini Fabris G.B.

Nosotti M.G., Giudice F., Baruffaldi A., Ricci M., Menchini Fabris G.B.

mer. 15 giugno 2016

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La riabilitazione orale mediante l’utilizzo di impianti osteointegrati in pazienti totalmente o parzialmente edentuli presenta un follow-up soddisfacente nell’odontoiatria grazie all’evoluzione dei materiali e alla corrette tecniche chirurgiche, anche se si hanno delle importanti differenze istologiche e strutturali tra dente e impianto, come l’assenza del legamento parodontale a livello implantare, la cui assenza porta a una riduzione delle difese contro i microrganismi1.

La malattia parodontale e perimplantare presentano gli stessi fattori di rischio, come: l’età; l’utilizzo di tabacco; e la scarsa igiene orale. Quindi, i fattori di rischio della parodontite potrebbero aumentare il rischio di sviluppo della perimplantite, poiché le malattie presentano aspetti eziopatogenetici simili2.
È stato dimostrato da diversi autori che le tasche parodontali attorno agli impianti favoriscono la colonizzazione batterica nei denti adiacenti e che lo sviluppo della placca sottogengivale presente a livello degli impianti è influenzata dall’ambiente sopragengivale3.
Ciò che sembra porti al fallimento implantare è l’accumulo di placca a livello del solco perimplantare, la quale, induce i tessuti molli circostanti all’insorgenza di una risposta infiammatoria, che se viene trascurata, può portare alla formazione della malattia perimplantare.
Molti Autori si trovano in accordo sul fatto che, se le procedure chirurgiche e protesiche sono state eseguite correttamente, il successo a lungo termine della terapia implantare risulta legato a un controllo ottimale della placca, mediante procedure domiciliari e professionali4.
Risulta quindi fondamentale che l’igienista dentale intervenga durante la riabilitazione del paziente, dalla fase preoperatoria a quella di mantenimento nel tempo mediante una corretta igiene implantare.
Quello che si vuole indagare in questo studio sperimentale è l’ipotesi che mediante la terapia di igiene orale professionale si realizzi una riduzione della carica batterica fin dall’inizio della terapia e che tale riduzione si mantenga anche a seguito dell’esecuzione della riabilitazione implanto-protesica così che la riabilitazione finisca con il sostenere un netto miglioramento della salute orale.
La terapia iniziale è consistita nel susseguirsi di motivazione e istruzione a una corretta igiene orale domiciliare, seduta di igiene orale professionale con levigature radicolari, riempimento di scheda parodontale iniziale e finale.
Lo studio della composizione microbica delle tasche parodontali prima e dopo il trattamento potrebbe permettere di intercettare precocemente quei pazienti che, in ragione della presenza di una eventuale parodontite, potrebbero aumentare il rischio di un fallimento implantare dovuto alla presenza di batteri correlati a questa patologia.

 

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