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L’odontoiatria funzionale mette in luce l’importanza del microbioma orale

I dentisti che adottano l’approccio funzionale sono stati in grado di illustrare i chiari vantaggi dell’analisi del microbioma orale per individuare altre condizioni e malattie (immagine: luchschenF/Shutterstock).

mar. 7 gennaio 2025

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LONDRA, Inghilterra: la stretta correlazione tra salute orale e generale di una persona ha il potenziale per trasformare radicalmente l’industria dentale ed elevare il ruolo dei dentisti. Nell’ultimo decennio, numerose ricerche hanno dimostrato in modo inconfutabile che una salute orale compromessa è strettamente associata a una serie di malattie sistemiche. Questo legame cruciale pone i dentisti in una posizione privilegiata per identificare e controllare le condizioni di salute generali dei propri pazienti. In prima linea negli sforzi per adottare questo approccio olistico alla salute orale vi è l’odontoiatria funzionale, che pone l’accento sullo stato del microbioma orale nella valutazione dello stato di salute generale.

Come suggerisce la denominazione, questo campo emergente adotta un approccio profondamente pragmatico alla salute orale, considerando non solo lo stato e l’aspetto dei denti e delle gengive, ma anche la loro correlazione con il benessere generale. Tra i dentisti pionieri dell’odontoiatria funzionale c’è la britannica Victoria Sampson, che ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della diagnostica salivare e del test del microbioma orale in odontoiatria. In una recente intervista rilasciata a Steven Bartlett nel suo podcast “The Diary of a CEO”, la dottoressa Sampson ha spiegato la sua ricerca esplorativa che ha suggerito un legame ben supportato tra un’elevata carica batterica nella bocca e le complicazioni da COVID-19: «Abbiamo scoperto che i soggetti affetti da COVID-19 che presentavano malattie gengivali avevano una probabilità nove volte maggiore di sviluppare complicazioni», ha affermato la dottoressa. Il suo studio ha evidenziato che le comorbidità primarie, tra cui diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari, associate a un aumento del rischio di complicazioni e di morte per COVID-19, sono anche correlate a un microbioma orale alterato e alla malattia parodontale.

Da questa intuizione è nata l’idea di realizzare uno screening sistematico delle condizioni mediche basato sulla diagnostica salivare. «Quello che mi ha colpito è stato: perché non utilizziamo la saliva più regolarmente? Perché non è uno strumento più diffuso tra i nostri pazienti?». Sono stati questi interrogativi a spingerla a sviluppare ulteriori test, che si sono rivelati estremamente utili. Per una paziente affetta da artrite reumatoide che la dottoressa Sampson aveva recentemente trattato per la malattia parodontale, i risultati sono stati a dir poco miracolosi: «Ha potuto smettere di prendere gli steroidi e camminare di nuovo», ha raccontato la dottoressa Sampson. Sono queste connessioni rivelatrici il cuore dell’odontoiatria funzionale.

La dottoressa Lila Popa, dentista funzionale di Vancouver, condivide l’importanza di considerare la salute orale in modo olistico. In un’intervista con Oral Health Group, la dottoressa Popa ha parlato del valore dell’approccio e del crescente interesse che i dentisti stanno iniziando a mostrare nei suoi confronti. «Sebbene si tratti ancora di un campo relativamente nuovo, sono sempre di più i dentisti che mostrano interesse nell’integrare i metodi tradizionali con un approccio olistico. Spesso mi trovo a conversare con colleghi desiderosi di approfondire il legame tra salute orale e condizioni sistemiche. Alcuni stanno addirittura iniziando a integrare i principi funzionali nei loro studi», ha affermato.

Come la dott.ssa Sampson, la dott.ssa Popa sottolinea l’importanza dei test della saliva e del microbioma orale. «Collaboro con un team di esperti di analisi del microbioma orale che mi aiutano a interpretare, analizzare e confrontare i referti per fornire un quadro completo dello stato di salute orale di ogni paziente. Ad esempio, uno degli standard a cui sto lavorando è l’integrazione del test del microbioma orale nelle normali visite odontoiatriche. Valutando e monitorando il profilo microbico unico di ogni paziente, possiamo individuare precocemente gli squilibri e prevenire problemi come le malattie gengivali e l’infiammazione sistemica», ha dichiarato.

 

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