L’importanza della salute orale per i portatori di protesi e il potenziale impatto sistemico sulla loro salute

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L’importanza della salute orale per i portatori di protesi e il potenziale impatto sistemico sulla loro salute

Lisa Townshend, DT UK

Lisa Townshend, DT UK

lun. 13 dicembre 2010

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Lisa Townshend, editor per Dental Tribune UK, recensisce per i nostri lettori il Simposio GSK, “Impatto della perdita dei denti sulla salute orale e sistemica”, all’interno dell’FDI World Dental Congress.

Visto l’emergere di nuovi dati sulla placca protesica e sui biofilm, l’indicazione di un aumentato rischio dello sviluppo delle malattie orali e sistemiche nei portatori di protesi è un problema che deve essere discusso.
Al Congresso annuale FDI World Dental, tenutosi di recente in Brasile, GSK ha tenuto un Simposio dedicato all’importanza dell’igiene orale nei portatori di protesi e al potenziale impatto sulla loro salute orale e sistemica.
I messaggi chiave di questo simposio sono stati:
- le protesi sporche sono una fonte cronica di batteri potenzialmente nocivi e di funghi che possono essere associati alle malattie orali e sistemiche;
- le dentiere necessitano di essere pulite quotidianamente con efficaci antibiotici e antifungini;
- i dentisti svolgono un ruolo importante nell’educazione dei pazienti, per aiutarli a migliorare la loro salute orale e generale.

Il comitato internazionale di esperti è stato presieduto dal professor Claudio Fernandes, professore di Protesi dentaria all’Università Federale Fluminense a Nova Friburgo, Brasile. Il prof. Fernandes ha evidenziato la crescita dell’edentulismo tra la popolazione mondiale, le implicazioni che ne derivano per la salute orale, e il ruolo dei professionisti del settore per affrontare i problemi associati. Ha commentato: “I dentisti devono avere uno sguardo che vada al di là del montaggio e del funzionamento della protesi in sé; le protesi devono integrarsi nella salute del paziente. Se svolgono correttamente la loro funzione, vuol dire che noi davvero ci stiamo occupando della salute dei pazienti”.

I relatori e i loro punti chiave
Il dott. Zvi Loewy, VP della divisione Dental Care R&D alla GSK, e alla facoltà del New York Medical College e Drexel University, Usa, ha parlato di “Edentulismo: impatto sulla salute pubblica”. A livello mondiale, la prevalenza di pazienti che utilizza protesi dentarie varia dal 12 al 63%. Gli studi dimostrano un aumento del rischio di alcune malattie sistemiche in pazienti con protesi, con un impatto sul sistema sanitario pubblico.
Il dott. Angus Mura, docente di Odontoiatria Restaurativa e Direttore di Ricerca presso la Scuola di Scienze Dentali all’Università di Newcastle, Regno Unito, ha discusso delle “Implicazioni della salute orale e dell’alimentazione sulla salute sistemica”. I cambiamenti dietetici associati alla perdita dei denti possono portare a un’alimentazione non sana, povera di frutta e verdura, con un aumento di grassi e zuccheri. La stabilità della protesi è la chiave per migliorare la fiducia nella capacità della masticazione, ed è uno dei parametri necessari per aiutare i pazienti a migliorare la dieta e la qualità della vita. L’utilizzo di adesivi per dentiere può permettere la stabilizzazione della protesi, contribuendo a migliorare l’efficienza masticatoria. Le prove mostrano che, poiché i pazienti edentuli soffrono di un declino dell’apporto nutrizionale, la funzione del sistema immunitario del corpo viene soppressa: condizioni ideali, queste, per lo sviluppo di malattie orali e sistemiche.
Il dott. Wenyuan Shi, presidente e professore di biologia orale all’UCLA School of Dentistry, e professore di Microbiologia e Genetica Molecolare presso la UCLA School of Medicine, negli Usa, ha discusso di “Microbiologia dei pazienti con protesi”, e ha ribadito la profonda connessione tra microbiologia e malattie dentali. Una percentuale tra il 65 e l’80% dei pazienti con protesi soffre di stomatite causata da Candida albicans e Candida glabrata, e altri agenti patogeni presenti su protesi sono implicati nelle infezioni respiratorie e gastrointestinali. Ha dimostrato che l’eliminazione di agenti patogeni microbici sulle protesi è un fattore molto importante.
Il dott. Steven Offenbacher, professore di Medicina parodontale OraPharma Distinguished, presidente del reparto di Parodontologia alla Scuola di Odontoiatria dell’Università del North Carolina a Chapel Hill, Usa, ha relazionato sugli “Approcci strategici per portatori di protesi basati sulla ricerca parodontale e prostodontica”. Offenbacher ha dettagliato l’influenza dell’edentulismo nelle malattie sistemiche, non come una delle cause principali, ma più che altro come un fattore di rischio. Ha ribadito che la dentiera può portare la presenza di molti organismi infettivi ad alti livelli. Portare una protesi è spesso associato a un aumentato rischio di diverse patologie sistemiche tra cui la BPCO, le malattie cardiache, l’arteriosclerosi, l’ipertensione e il diabete.
“In sostanza, la ricerca suggerisce che i pazienti hanno bisogno di operare una più corretta procedura di igiene orale su base quotidiana e noi, come i medici, dobbiamo porre molta attenzione alla possibilità di ridurre le fonti di infezione in bocca”.
Il simposio è stato molto frequentato e ben accolto dai delegati.
Uno dei partecipanti ha commentato: “Nonostante il viaggio, è valsa la pena partecipare a questo Simposio!”.
Un altro delegato ha detto: “Il simposio è stato molto interessante e ha riunito esperti ricercatori provenienti da tutto il mondo per aiutare i delegati capire meglio l’importanza di una buona salute orale nei portatori di protesi, e la necessità per gli operatori sanitari di concentrarsi su di essa”.

 

Foto 1 - Il direttore scientifico di FDI World Dental Congress Scientific in Brasile, professor Claudio Fernandes, durante la conferenza.

Foto 2 - All’apertura della conferenza stampa di FDI World Dental Congress in Brasile, il direttore di FDI Science and Education Julian Fisher, il presidente FDI Roberto Vianna, il presidente dell’Associazione odontoiatrica del Brasile Newton Carvalho, la coordinatrice congressuale Claudia Tavares, e il direttore scientifico del Congresso Claudio Fernandes.

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