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L’Associazione Italiana Odontoiatri plaude e ringrazia per l’istituzione in seno all’Enpam dell’Osservatorio del mercato del lavoro delle professioni sanitarie.
Prendendo spunto dalla recente approvazione della riforma previdenziale, in un documento in tre paragrafi, indica un percorso per l’Ente di previdenza di medici e dentisti, che investe tre fronti: pensioni, formazione e mondo del lavoro. Ecco le proposte del sindacato odontoiatrico guidato da Pierluigi Delogu:
Previdenza e assistenza- “Occorre la ‘rinegoziazione’ del patto intergenerazionale, fondamento del nostro Ente previdenziale: nuovi paradigmi sul fronte assistenziale per compensare un assegno pensionistico meno generoso”.
Formazione – “Si analizzi il fabbisogno alla luce delle esigenze occupazionali delineate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità senza trascurare i fenomeni legati al “turismo culturale” e all’offerta formativa privati. Si accorci il ciclo di studi, intensificandolo, per accrescere il numero di attivi (ad esempio, puntando a rendere conferibile un master post-laurea a 22 anni ed un dottorato di ricerca a 24). Si valutino i preoccupanti dati relativi a prestazioni erogate in abusivismo-prestanomismo e si apra la porta a percorsi di certificazione ed auto-valutazione dei professionisti”.
Mondo del lavoro –“Si valuti quanto l’impatto dell’allungamento della vita lavorativa e delle aumentate aspettative di vita collida con il turnover e l’ingresso dei giovani alle professioni. Si analizzi quanto in percentuale massima debba incidere il precariato sulla vita lavorativa dell’individuo al fine di consentire l’adeguatezza delle prestazioni previdenziali costruite. Si monitorino tutte le forme, anche fantasiose, di occupazione stabile spesso mascherate da improbabili forme di lavoro libero professionale. Si fermino infine i fenomeni di elusione previdenziale che spesso coincidono con modalità di erogazione di prestazioni sanitarie con mercantilistiche modalità di impresa”.
Fonte: www.aio.it
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