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Le caramelle potrebbero contribuire a ridurre la carie dentale

Le caramelle senza zucchero potrebbero essere utilizzate come un mezzo di somministrazione per determinati batteri lattici in modo da ridurre i batteri della carie nella bocca. (Photo: Ruth Black/Shutterstock)

gio. 9 gennaio 2014

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BERLINO, Germania: una nuova ricerca ha suggerito che i batteri della carie potrebbero essere ridotti attraverso il consumo di caramelle integrate con alcuni batteri dell’acido lattico. In uno studio pubblicato di recente, un team di ricercatori ha scoperto che le caramelle contenenti Lactobacillus paracasei riducono significativamente i livelli di Streptococcus mutans nella saliva, che è considerato il batterio predominante induttore della carie.

Nello studio, che è stato condotto presso un singolo centro di Berlino, in Germania, 60 partecipanti hanno ricevuto caramelle senza zucchero contenente o paracasei o placebo L., che dovevano essere consumate quattro volte dopo ogni pasto per il successivo giorno e mezzo. Durante l’esperimento, ai partecipanti è stato chiesto di non eseguire alcuna attività d’igiene orale o di consumare caffè, tè, vino o alimenti probiotici come yogurt o formaggio.

I ricercatori hanno osservato che il gruppo test aveva immediatamente ridotto, in modo significativo, i livelli di streptococchi mutans salivario rispetto al gruppo placebo. Inoltre, le caramelle senza zucchero avevano stimolato il flusso di saliva, contribuendo inoltre al miglioramento della salute orale.

Pertanto, i ricercatori hanno concluso che l’L. paracasadei ha il potenziale per offrire un metodo selettivo di riduzione dei batteri cariogeni, influenzando così positivamente la microfibra orale, senza l’aggiunta di nuovi o ulteriori fattori di rischio.

Accanto a malattie parodontali, la carie dentale è stata considerata il più importante onere, a livello globale, della salute orale. Anche la sua distribuzione e la gravità variano tra le diverse parti del mondo, secondo l’organizzazione mondiale della sanità, la carie dentale colpisce circa il 60-90 per cento degli scolari e la maggior parte degli adulti in tutto il mondo.

Lo studio, intitolato “Il Lactobacillus paracasei DSMZ16671 riduce gli streptococchi mutans: uno studio pilota a breve termine” – Lactobacillus paracasei DSMZ16671 reduces mutans streptococci: a short-term pilot study –, è stato pubblicato online l’8 settembre su la Probiotics and Antimicrobial Proteins journal prima della versione stampata. Lo studio è stato condotto da ORGANOBALANCE, una società di biotecnologie con sede a Berlino che possiede circa 8000 ceppi batterici. L’azienda ha anche trovato efficaci ceppi batterici che aiutano a ridurre i batteri associati a ulcere allo stomaco e altre malattie.

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