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Laser dentali: “Abbiamo ancora una lunga strada da percorrere” Intervista a Kirpa Johar

Foto: Dr. Kirpa Johar
D. Zimmermann

D. Zimmermann

gio. 8 maggio 2014

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Introdotti negli anni Novanta, i laser dentali oggi sono utilizzati in quasi ogni settore dell’odontoiatria. Dental Tribune Asia Pacific ha avuto l’occasione di incontrare il dottor Kirpa Johar, dentista di Bangalore in India che ha ricevuto la sua educazione sul laser dentale all’Università di Vienna, e discutere sulle nuove tendenze in campo e le difficoltà affrontate in Asia per far diventare il laser un prodotto dominante, nonostante i suoi benefici clinici.

DT Asia Pacific: Lo scorso anno il primo laser ad anidride carbonica (CO2), anche adatto per applicazioni su tessuti duri, ha ricevuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration negli Stati Uniti. Secondo lei questo potrebbe già essere un grande traguardo del laser in odontoiatria?
Dr Kirpa Johar: Ricevere l’approvazione della FDA per un laser CO2 per applicazioni sui tessuti duri sembra promettente e potrebbe sicuramente essere una svolta, come potrebbe alterare il modo in cui intendiamo adesso il laser in odontoiatria. Dovremo aspettare e vedere come si sviluppano le cose in questo senso.

La comunità del laser è divisa su quale tra laser CO2 o laser a erbio sia la tecnologia superiore. Quale tipo pensa sia più adatto per applicazioni dentali?
I laser CO2 sono solitamente considerati migliori per tagliare più velocemente e con più precisione. Inoltre offrono diversi vantaggi, come la manipolazione con galvanometro del fascio, un pedale per controllare la velocità e la capacità di cambiare il formato di punta con un colpetto sul touch screen. Tuttavia, in Asia, essendo un mercato sensibile ai prezzi, il costo delle apparecchiature odontoiatriche è sempre un fattore decisivo. Penso che una valutazione delle prestazioni, fatta confrontando laser a erbio e laser CO2, supportata da più studi clinici possa fornirci una migliore comprensione di quale tecnologia sia più adatta e a quale applicazione.

Poiché i laser dentali sono stati introdotti negli anni Novanta, la gamma di trattamenti si è ampliata dal trattamento dei tessuti molli all’odontoiatria estetica ed endodonzia, ad esempio. In questo momento in quali aree dell’odontoiatria è più comunemente usata questa tecnologia?
In questa parte del mondo, i laser dentali sono comunemente usati per applicazioni sul tessuto morbido, tra cui la sterilizzazione chirurgica ed endodontica. Un fattore che contribuisce a questa tendenza è che i laser a diodi sono diventati più accessibili e sul mercato sono disponibili numerose varietà. Come laser consentono interventi chirurgici su tessuti molli da eseguire senza suture e meno anestesia, e sono sempre più utilizzati in procedure chirurgiche e mucogengivali.

Questo è uno dei campi odontoiatrici che ha tratto maggior benefici dal laser dentale?
Oltre alle procedure mucogengivali, personalmente penso che il trattamento parodontale abbia guadagnato molto dall’utilizzo della tecnologia laser. Molti pazienti sono sicuramente più motivati a sottoporsi a varie procedure parodontali eseguite con laser, rispetto a quelle convenzionali. Chirurgia dei lembi dove la perdita ossea non è molto avanzata, anchiloglossia nei neonati, gengivectomia e opercolectomia, sono solo alcune delle procedure che vengono semplificate con l’utilizzo del laser.

La guarigione della ferita sembra beneficiare particolarmente dalla terapia laser. Potrebbe spiegare perché?
Nel mio studio ho visto buoni risultati nella guarigione delle ferite in casi in cui ho usato la terapia laser per lesioni dei tessuti molli e lacerazioni nella regione orofacciale dopo un trauma, così come nei casi di post-estrazione. Anche il disagio post-operatorio è stato notevolmente ridotto.
Gli effetti biostimolanti del laser sono stati accuratamente esaminati. La prova sperimentale in vitro ha dimostrato l’accelerazione della sintesi di collagene in colture di fibroblasti. Maggiore formazione di tessuto di granulazione e aumento del tasso di riepitelizzazione nelle ferite irradiate con laser sono alcuni degli effetti ottenuti nei test in vivo su animali. È stato dimostrato che la terapia laser a basso livello può essere di grande sostegno nella guarigione della ferita.

Con un’espansione negli studi dentistici del 20-50%, il laser dentale non è esattamente ciò che può essere definito un prodotto dominante. È d’accordo con questa affermazione?
È vero, i laser dentali non sono molto comuni, perfino in paesi tecnologicamente avanzati; in Asia l’uso del laser in odontoiatria è ancora marginale. Mi ricordo quando ho iniziato a lavorare con il laser dentale nel mio studio otto anni fa: era un campo di trattamento completamente sconosciuto ed è per questo che i vantaggi del laser non sono stati ancora pienamente compresi. Tuttavia ha migliorato la consapevolezza tra la comunità dentale e il mercato è in crescita, ma abbiamo ancora una lunga strada da percorrere affinché il laser venga riconosciuto come un prodotto dominante.

Lei offre corsi internazionali di odontoiatria laser in India. Qual è l’errore più comune riguardante la tecnologia laser che ha incontrato lì?
Penso che l’errore più comune sia pensare ancora che il laser odontoiatrico sia per l’elite e che non possa funzionare nella pratica, a causa del rapporto costo/beneficio. Tuttavia, molti dentisti recentemente hanno iniziato a rendersi conto che il laser oltre a migliorare l’esperienza dei loro pazienti, incrementa ulteriori procedure per la pratica, rendendola quindi più redditizia e gratificante. Chiaramente quello che manca in questo campo è un’istruzione di qualità imparziale. I dentisti devono capire che con l’uso del laser dentale possono fornire una migliore pratica odontoiatrica ai loro pazienti e rendere più confortevole il proprio lavoro; e questo si traduce in pazienti più felici, aumento delle visite e la conseguente crescita complessiva del loro studio. La mia scuola, Laser Dentistry Research and Review, sta lavorando in questa direzione e ci auguriamo di diventare in Asia il centro conosciuto per aver aiutato i dentisti a ricevere il meglio nell’educazione del laser dentale e ad aggiungere valore alla loro pratica.
Una volta incrementato l’uso del laser odontoiatrico, altri concorrenti entreranno nel mercato, aiutando a mantenere prezzi competitivi - e ciò è un bene fintanto che la concorrenza rimane sana. Tuttavia il costo svolge ancora un ruolo importante nell’acquisizione della tecnologia, specialmente quando si tratta di laser per il tessuto duro.

I laser dentali possono essere economicamente sostenibili?
Lo sono sicuramente. La semplificazione di molte procedure data dal laser odontoiatrico rende possibile la loro esecuzione in studio senza dover sottoporre il paziente ad uno specialista. Non appena il dentista viene considerato il migliore nel suo campo, molto probabilmente aumentano visite e reddito. Prevedo che entro il prossimo decennio ogni studio odontoiatrico possiederà almeno un laser per tessuti molli. È solo una questione di tempo.

Cosa devono fare i produttori per rendere questa tecnologia più attraente per le masse?
I laser per tessuti duri devono evolversi ad una fase in cui l’uso sia ampliato a preparazione di corone e implantologia. Se i laser a erbio fossero in grado di fornire una gamma più ampia di applicazioni come le procedure di routine sul tessuto morbido, questo li renderebbe più attraenti. I laser Dental Er:YAG in questo momento sono in fase di sviluppo per il trattamento estetico facciale non chirurgico e per il trattamento non chirurgico dell’apnea notturna. L’aggiunta di queste procedure alla pratica incentiverà i dentisti a fare dell’investimento in tecnologia laser la soluzione più valida.

Esperti e compagnie di questa tecnologia parlano del laser come il futuro dell’odontoiatria. A suo parere che ruolo avrà davvero la tecnologia nella pratica clinica?
Il laser cambierà definitivamente il modo in cui pratichiamo l’odontoiatria. La rende minimamente invasiva, semplifica le cose e riduce il disagio per il paziente, così come le complicanze post-operatorie; dà la possibilità al dentista di espandere i suoi servizi ad altri campi, come trattamenti estetici del viso o apnea notturna. E questi sono solo alcuni dei fattori che mi fanno credere che il laser dentale sia il futuro dell’odontoiatria.

L'articolo è stato pubblicato sul numero 5 di Dental Tribune Italy 2014.

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