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Carie, una patologia ancor troppo attuale. L’allarme lanciato a Napoli dalla SIOI

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Martina Bartolino

Martina Bartolino

gio. 17 luglio 2014

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Il 21 giugno si è svolto a Napoli, presso il Centro Congressi dell’Università “Federico II”, il Primo Convegno Nazionale delle Sezioni regionali SIOI, dedicato all’Odontoiatria Pediatrica da cui prendiamo le mosse per una breve panoramica su un flagello che ancor oggi è la carie (infantile e non).

Secondo gli ultimi dati riportati dall’OMS, la patologia cariosa in Italia colpisce circa 120mila bambini all’età di 4 anni e 250mila a 12 anni. Inoltre, il 75% presenta all’età di 4 almeno un processo carioso, mentre a quella di 12 anni il 50% almeno una carie.

«Dati sicuramente significativi e allarmanti se si considera che la prevalenza della carie tra i 18 e i 25 anni risulta circa dell’80%», afferma Raffaella Docimo, Presidente della SIOI, sottolineando l’importanza della prevenzione che inizia con l’igiene orale quotidiana già nei primi anni di vita del bambino. Ai fini della prevenzione le raccomandazioni richiedono l’applicazione di strategie a carattere educativo per apprendere corrette manovre di igiene orale legate fondamentalmente a tecniche di spazzolamento e uso di dentifrici contenenti fluoro «unico mezzo efficace – conferma Docimo – per la sua azione».

Ribadisce inoltre il concetto della precocizzazione della prima visita già nel primo anno di vita o comunque al completamento della dentatura decidua (tre anni), che permette all’odontoiatra pediatrico di informare ed eventualmente correggere i genitori su stili di vita o abitudini alimentari scorrette dei propri figli. Ad esempio, l’utilizzo notturno del biberon o ciuccio col miele per prevenire processi cariosi precoci sui denti decidui rientranti nella patologia definita come “Carie della Prima Infanzia” (ECC). «Per tali motivazioni la cura dei denti decidui è fondamentale, dove ci sia possibilità terapeutica, per garantire il corretto sviluppo del cavo orale del bambino – sottolinea la presidente. La precocizzazione della prima visita permette inoltre di intercettare e, se necessario, di effettuare interventi preventivi per malocclusioni determinate ad esempio dalla suzione del dito o del ciuccio. Di qui l’importanza del lavoro dell’odontoiatra pediatrico nell’approccio al piccolo paziente che negli ultimi anni ha subito dei cambiamenti in positivo e il ruolo svolto dalla collaborazione con i genitori e con i pediatri».

In funzione di tale feconda collaborazione, la presidente SIOI conferma infine, l’avvenuta stipula dell’accordo tra SIOI e SIMPe (Società Italiana Medici Pediatri) per rafforzare la sinergia tra pediatri e odontoiatri infantili, per una garanzia di aggiornamento scientifico e un approccio multidisciplinare al fine di una migliore tutela della salute orale del paziente in età evolutiva.

La SIOI “Partner Strategico” di Save the Children
Un milione di bambini in Italia in stato di povertà economica estrema. Il 12 maggio presentata nel corso della conferenza stampa nella sala monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri la campagna promossa da Save the Children “Illuminiamo il Futuro” per combattere la povertà educativa di bambini ed adolescenti: Partner Strategico per l’Odontoiatria Infantile la SIOI.
«È un progetto nel quale crediamo molto e la SIOI con i suoi circa mille soci iscritti, è pronta a dare il suo contributo sia per quanto riguarda la prevenzione che l’aspetto clinico delle patologie più frequenti come la carie e i traumi» dichiara Raffaella Docimo, presidente SIOI. «La dieta, la scarsa igiene orale, la mancata sensibilizzazione e informazione, lo stato di salute della bocca dei genitori, sono i responsabili ancora oggi dell’emergenza carie con tutte le complicanze di ordine clinico e funzionale che possono manifestarsi. Se è vero quindi che il sorriso illumina il viso – continua la prof.ssa Docimo – la SIOI è pronta con Save The Children ad illuminare il futuro dei bambini più sfortunati e svantaggiati».

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