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Chicago - La dipendenza da stupefacenti può costituire uno dei problemi più pressanti che affliggono oggi l’umanità. Nel tentativo di contrastarla, l’American Dental Association (ADA) ha recentemente annunciato una nuova azione a supporto dell’obbligo di circoscrivere le ricette e di sottoporsi a una continua formazione. Quale aperto riconoscimento della gravità del problema, l’iniziativa potrebbe essere la prima a essere presa in considerazione dalle maggiori organizzazioni sanitarie.
Secondo l’American Society of Addiction Medicine (cd. Medicina delle dipendenze), un’overdose di droga è la causa principale di morte accidentale negli Stati Uniti, con 52.404 casi letali registrati nel 2015. La dipendenza da oppiacei guiderebbe quest’epidemia con 20.101 morti da overdose correlati alla prescrizione in quell’anno, di analgesici.
«Come Presidente dell’ADA, invito i dentisti di ogni dove a raddoppiare i loro sforzi per prevenire danni da oppiacei sui pazienti e loro famiglie», dichiara Joseph P. Crowley, Presidente ADA «Questa nuova iniziativa dimostra il fermo coinvolgimento dell’Associazione nella battaglia contro l’epidemia da oppiacei in corso in questo Paese impegnandosi allo stesso tempo a continuare a soccorrere i pazienti che soffrano di dolore ai denti».
Come parte della nuova azione l’ADA caldeggerà una formazione continua obbligatoria sulle ricette degli oppiacei e di altre sostanze da tenere sotto controllo sostenendo la necessità di limiti statutari relativi al dosaggio e raccomandando non più di sette giorni di durata per il trattamento del dolore acuto, in linea con le istruzioni “evidence based” dei Centers for Disease Control and Prevention. In aggiunta, l’ADA privilegerà i dentisti aderenti all’iniziativa che adottino controlli sulle prescrizioni di farmaci per promuoverne un uso appropriato scoraggiandone così l’abuso.
Sull’edizione di aprile del Journal of the American Dental Association (JADA) sono stati pubblicati molti articoli per divulgare i termini della nuova iniziativa fornendo informazioni più dettagliate sulla prescrizione di oppiacei dal punto di vista odontoiatrico. «Gli articoli del JADA gettano dal punto di vista dentale una luce importante su tale epidemia facendo notare che mentre la percentuale di oppiacei prescritta dai dentisti è diminuita a partire dal 1998, si può fare ancora molto per tenerli lontani da quella che appare come causa di grave danno» dice Crowley. «Collaborando con i medici, le farmacie, altri professionisti della salute, politici e pubblico, crediamo sia possibile porre fine a questo tragico e prevedibile deficit di salute pubblica che devasta famiglie e comunità».
Altre informazioni su come l’ADA stia operando per combattere l’abuso di oppiacei si possono reperire sul sito www.ada.org/opioids.
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