DT News - Italy - La nuova frontiera della terapia Odontoiatrica Ambulatoriale: la Laser-Terapia Odontoiatrica ed Estetica

Search Dental Tribune

La nuova frontiera della terapia Odontoiatrica Ambulatoriale: la Laser-Terapia Odontoiatrica ed Estetica

dr. Nazareno Galullo

dr. Nazareno Galullo

lun. 6 ottobre 2014

salvare

Attingendo ai documenti in nostro possesso sulla storia della medicina e della figura dell’Odontoiatra in particolare, è molto interessante notare la straordinaria evoluzione tecnologica e scientifica che nel corso dei secoli è avvenuta a carico di questa branca della medicina.

Le prime stampe raffiguranti l’odontoiatra risalgono ai primi decenni dell’XI secolo, e mostrano il “cava-denti” dell’epoca come persona itinerante tra i villaggi a cavalcioni di un asino o cavallo munito di un solo arnese principale rappresentato da una fattispecie di pinza o tenaglia dal manico piuttosto lungo con il quale provvedeva ad arpionare il dente del malcapitato di turno, il quale per facilitargli la manovra si disponeva a ginocchioni a fianco dell’animale, il quale arretrando con la sua forza facilitava l’operazione di estrazione all’ “odontoiatra-fantino” dell’epoca.

Senza dilungarci troppo degli aspetti storici della professione, venendo ad oggi basta accennare al fatto che l’Odontoiatria rappresenta la branca attuale della Medicina con il maggior numero di ultra-specializzazioni al suo interno, tutte volte a migliorare i singoli aspetti delle terapie odontoiatriche, con il risultato talvolta eccessivo, ormai attuale in diversi Paesi soprattutto dell’area anglo-sassone, di affidare ogni diversa cura odontoiatrica all’ultra-specialista di pertinenza, e cioè l’otturazione dentale allo Specialista in Conservativa Odontoiatrica, la devitalizzazione allo Specialista endodontista, le terapie protesiche al protesista(che a sua volta può essere un ultra-specialista in terapia protesica fissa o mobile), le estrazioni dentarie al chirurgo orale, le terapie implantari all’implantologo, le terapie parodontali al parodontologo, le terapie dei pazienti pediatrici al pedodontista, le terapie ortodontiche semplici all’ortodontista, le terapie ortodontiche complesse alla collaborazione in termini di pianificazione ed esecuzione del trattamento tra ortodontista e chirurgo maxillo-facciale, le terapie dei disturbi gnatologici e delle atm allo gnatologo-posturologo cranio-facciale, le terapie estetiche all’odontoiatra estetico.

Siamo praticamente anni –luce di distanza dagli albori della professione odontoiatrica, e la cosa ancor più interessante è che tale evoluzione tecnologica è ancora ben lontano dall’essere conclusa, anzi si prevede una ulteriore accelerazione di nuove innovazioni tecnologiche nel prossimo decennio, che cambieranno totalmente il modo di concepire quella che è considerata l’attuale moderna Odontoiatria.
È chiaro che chi sarà capace di individuare per primo questi nuovi indirizzi e li farà suoi dal punto di vista professionale avrà un’arma in più per sbaragliare la concorrenza e mettersi in bella evidenza sul mercato del lavoro, con terapie che se ben eseguite sono in grado di farsi marketing da sole, per una serie di motivazioni che vanno dalla rapidità di esecuzione dell’intervento, al migliorato comfort per il paziente, ai tempi di guarigione notevolmente accelerati, ai postumi (dolore, gonfiore, flogosi post-intervento) praticamente inesistenti, al tipo di guarigione e di cicatrizzazione delle ferite di tipo “invisibile” (nessun segno di cicatrice sulla mucosa orale, come se il paziente non avesse fatto alcun tipo di intervento).
Per l’Odontoiatra, ma anche per il paziente, c’è inoltre l’assoluta tranquillità di lavorare con uno strumento che nel momento in cui agisce consente al tempo stesso la totale asetticità dell’intervento, in quanto una delle precipue qualità del Laser è quella di determinare una sterilità nel suo campo d’azione, il che nell’ambito della cavità orale è una qualità di importanza fondamentale per prevenire e curare qualunque tipo di infezione odontostomatologica.

Riproponendoci dai prossimi articoli di presentare con la dovuta documentazione fotografica i vari casi clinici trattabili con i laser odontoiatrici, in questo primo articolo ci sembrava opportuno dare all’odontoiatra una panoramica delle possibili indicazioni dell’utilizzo del Laser in Odontoiatria, distinguendo tra le indicazioni prettamente odontoiatriche che noi chiameremo tradizionali poiché pertinenti a tutti gli interventi che riguardano la cavità orale (denti e mucose), e le indicazioni estetiche, che riguardano sia l’estetica dentaria (sbiancamento dentario di altissima efficacia e durata) sia l’estetica dei tessuti cutanei peri-orali e del terzo medio ed inferiore del viso.

Indicazioni tradizionali odontoiatriche (denti e mucose)
Poiché le sotto-branche odontoiatriche sono diventate in pratica Specialità indipendenti all’interno della stessa Odontoiatria, per meglio schematizzare i possibili utilizzi del Laser, procederemo ad indicarli all’interno di ogni specifica branca odontoiatrica, in modo da rendere più immediato e recepibile l’utilizzo del laser per ogni singolo settore odontoiatrico specifico.

Minor danno tissutale
Paragonando il danno tissutale provocato dai diversi tipi di Chirurgia (Laser, Tradizionale ed Elettrobisturi) tutti i dati istologici hanno confermato che : il bisturi tradizionale procura un danno minimo tissutale che riguarda almeno 200 strati cellulari, con associata emorragia intracellulare. Gli strumenti elettro-chirurgici (elettro-bisturi) procurano un danno tissutale ancora maggiore del bisturi tradizionale, che coinvolge almeno 400 strati cellulari.
Il LASER (a DIODI o CO2) si limita a un danno cellulare che coinvolge appena 2-6 strati cellulari, senza emorragia intracellulare, anzi con una perfetta emostasi e coagulazione (e quindi con una eccellente visibilità del campo operatorio) e con il PLUS peculiare della radiazione luminosa della alta efficacia anti-infiammatoria e battericida, che rappresenta una proprietà di enorme vantaggio clinico al fine di ridurre drasticamente tutti gli effetti indesiderati (intra- e post- operatori) connessi all’intervento chirurgico (flogosi, edema, dolore, parestesie, prolungato processo di guarigione e cicatrizzazione delle ferite chirurgiche).
Si tenga anche conto del fatto oggettivo che tali effetti indesiderati connessi agli interventi chirurgici sono statisticamente ancora più probabili e frequenti in un ambiente come il cavo orale estremamente ricco di migliaia di flore batteriche potenzialmente patogene per la mucosa stessa.

Coagulazione immediata e conseguente emostasi
È intuitivo e lampante come una tale proprietà consenta un enorme vantaggio per l’operatore, che avrà a sua disposizione un campo visivo operatorio assolutamente nitido, e libero da sanguinamento, e ciò consentirà una maggiore accuratezza e precisione nell’esecuzione dell’intervento stesso.

Focalizzazione dell’area operatoria
Il Laser permette di circoscrivere l’area operatoria alla zona precisa da trattare, senza il minimo coinvolgimento dei tessuti confinanti non interessati dalla lesione da trattare. Ciò comporta una notevole riduzione dei rischi da trauma strumentale sui tessuti circostanti, e la massima precisione di esecuzione dell’intervento.

Edema post-opeatorio
Tale complicanza, più o meno accentuata nella chirurgia tradizionale a seconda anche dell’abilità manuale e dell’esperienza dell’operatore, nella Chirurgia Laser (DIODI o CO2) risulta ridotta ai minimi termini o nulla, per il ridotto raggio d’azione del laser e per l’assenza di trauma da strumenti manuali, che ne è una delle principali cause.

Tempi di guarigione estremamente rapidi
La guarigione dopo interventi di Laser-chirurgia avviene in tempi mediamente ridotti al 50% rispetto agli interventi chirurgici tradizionali, e ciò, che è estremamente importante rimarcare, avviene in tempi predicibili con assoluta precisione.
Lo scarto di predicibilità di guarigione degli interventi-laser si aggira su + o – 24/48 h di differenza rispetto al previsto, mentre negli interventi tradizionali non è praticamente possibile predire al paziente quando avverrà completamente la guarigione, in quanto lo scarto di predicibilità è troppo elevato ed estremamente variabile e soggettivo (+ o - 2 settimane).

Azione battericida ad ampio spettro
Ciò consente di eseguire l’intervento con la sicurezza di agire in uno stato di completa asetticità, determinando anche una completa decontaminazione della zona trattata.

Assenza di fascicolazione muscolare
Il tessuto muscolare non viene per nulla modificato nella sua morfologia e funzionalità, al contrario della tecnica chirurgica tradizionale, che può facilmente lacerare e creare danni più o meno importanti a carico di gruppi più o meno limitati di fibre muscolari di un dato muscolo.

To post a reply please login or register
advertisement
advertisement