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Il coraggio di un congresso residenziale: intervista a Maria Grazia Cannarozzo

Maria Grazie Cannarozzo (Tueor Servizi).
Patrizia Gatto

Patrizia Gatto

mer. 14 ottobre 2020

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Nel corso del XXIV Congresso Nazionale COI-AIOG svoltosi il 9-10 Ottobre a Bologna, intitolato “Il team odontoiatrico: verso l’innovazione digitale”, abbiamo intervistato la Presidente Nazionale Maria Grazia Cannarozzo, prima della chiusura dei lavori.

La parola che è circolata di più nelle presentazioni e tra i partecipanti è stata “coraggio”. Perché?
Stiamo vivendo un periodo straordinario nel 2020 che ci sta cambiando a livello personale e professionale. Abbiamo ripreso la nostra normale attività lavorativa dopo il lockdown, pur avendo assicurato la nostra disponibilità per le urgenze ai pazienti. In realtà i protocolli contro le infezioni, la formazione del personale in tal senso, le linee e le procedure di sterilizzazione sono sempre stati standard negli studi. Certo adesso l’asticella si è alzata. Le procedure di sanificazione, i protocolli e le fasi di utilizzo dei DPI richiedono tempi più lunghi ed è cambiata l’organizzazione dell’agenda in studio.

Noi come Coi-Aiog abbiamo sempre puntato alla formazione dei nostri associati e di tutto il team prediligendo soprattutto la formazione residenziale su tutto il territorio attraverso le nostre sedi territoriali. Ora da marzo siamo stati fermi, e questo è il primo evento in presenza che ha luogo, a seguito di una decisione collegiale mia e del direttivo. Noi vorremmo ritornare a essere presenti sul territorio come negli anni precedenti. Siamo provider ECM, con una media di circa 50-60 eventi ECM erogati all’anno.

Questo congresso vuol essere un segnale per tornare a vivere, nel pieno rispetto e attuando, come ha potuto constatare, tutte le misure per un evento in sicurezza: distanziamento, rilevazione della temperatura, utilizzo di mascherine, tracciamento dei partecipanti e, abbiamo ovviamente contingentato le presenze. Per questo la grande novità è stata la decisione di registrare tutte le sessioni congressuali per consentire a chi non ha partecipato di rivedere l’evento da casa. Sarà disponibile per tutti ancora per molto tempo, lasciando così qualcosa di tangibile di questo importante ed eccellente programma culturale.

Cosa significa questo congresso oggi, oltre l’eccellenza del programma?
Questo congresso in presenza vuole essere un segnale, pur nell’osservazione rigida delle regole rispettate in questo giorno e mezzo. Ringraziamo per questo i relatori e le autorità istituzionali presenti quali il presidente Cao Iandolo, il presidente Unidi Berrutti, la past president Unidi Pamich, il presidente Cao Bologna Bondi, la dott.ssa Arcerito in rappresentanza del dr. G. Pizza, Presidente OMCeO Bologna, Nisio della Commissione Nazionale Cao, Mosella segretario culturale Aio, Abbinante presidente nazionale Aidi, Leghissa segretario nazionale Siod, Magenga segretario nazionale Siaso, Tortora past presidente Aiso e il nuovo presidente con i quali abbiamo firmato un protocollo di intesa, con l’obiettivo di pensare al futuro.

Perché un evento in presenza è importante?
Non penso sia più importante degli eventi a distanza, ma c’è il desiderio di socialità, il confronto diretto con i relatori e i colleghi. L’immediatezza è solo nell’evento in presenza. Sono stati valutati gli aspetti, vantaggi e svantaggi dall’utilizzo delle innovazioni digitali. La persona e non l’algoritmo ci devono governare. Le nuove tecnologie sono un ausilio indispensabile che rimangono comunque strumenti che dobbiamo essere noi a indirizzare. Per questo è necessario essere consapevoli, preparati, competenti. Nella realizzazione del programma di questo congresso abbiamo cercato di esplorare tutti i vari aspetti, non solo tecniche e protocolli, ma anche ad esempio l’aspetto etico che è stato trattato benissimo dal Dott. Nisio e dalla Dott.ssa Abbinante e l’aspetto legale con la Dott.ssa Rini. Ma anche gli altri eccellenti Relatori hanno dato un informazione completa delle tecnologie descrivendole anche nel loro utilizzo clinico per trattamenti e riabilitazioni sempre meno invasive e più predicibili.

Dalle relazioni con indicazioni di immediato utilizzo pratico mi è parso che il target di riferimento siano gli studi generalisti.
Sì perché questo è il nostro target. La nostra associazione è costituita per più di due terzi da liberi professionisti. La nostra formazione è rivolta ai liberi professionisti, coloro che lavorano sul campo e interpretano la professione in tutte le aeree italiane, con realtà diverse dal nord al sud.

 In un ampio panorama di enti formativi e di associazioni, qual è il ruolo della Coi Aiog? Rimane valida la mission iniziale del 1987?
La Coi Aiog è stata tra i primi provider italiani. Quindi molti anni fa a partire dalla Lombardia e poi su tutto il territorio nazionale ha erogato una formazione che si è sempre voluta collocare all’ interno del programma di formazione continua in medicina, ECM. In tempi non sospetti poi noi abbiamo parlato di formazione di team: odontoiatri, igienisti, odontotecnici e assistenti di studio odontoiatrico. Proprio per le Assistenti ricordo come a quei tempi si parlava di loro solo come le “signorine” che accompagnavano i pazienti alla poltrona ed erano addette alle pulizie. Oggi abbiamo finalmente la figura delle Assistenti di Studio Odontoiatrico, un percorso formativo normato e la giusta dignità del loro ruolo.

Voi avete contribuito a valorizzare ogni componente del team?
Assolutamente! Perché la nostra vision è sempre stata quella della professione a servizio per dei pazienti, che vede l’organizzazione incentrata sul team. Solo lavorando in piena armonia e avendo un team formato, competente, aperto, preparato è possibile declinare la nostra professione in modo eccellente.

Il Prossimo congresso nazionale si terrà a Giugno 2021 a Palermo, spostando la sede degli ultimi anni di Bologna.
Dopo dieci anni di presidenza per me, che sono siciliana, mi sembra necessario un congresso nazionale al sud, dando rilievo anche alle altre sedi, come il COCI, il Cenacolo Calabrese, il Cenacolo Reggino, il COI Catania. Intendiamoci: non sarà un congresso del sud, ma un congresso nazionale che si svolgerà a Palermo, il 4 e 5 Giugno.

 

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