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DPCM 13 ottobre: i congressi e la formazione residenziale continuano

Patrizia Gatto

Patrizia Gatto

mar. 13 ottobre 2020

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Nel nuovo DPCM (DPCM 13 ottobre 2020) emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’art. 6 nella lettera n) si specifica: “Sono consentite le manifestazioni fieristiche ed i congressi, previa adozione di Protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico di cui all' art. 2 dell'ordinanza 3 febbraio 2020, n. 630, del Capo del Dipartimento della protezione civile, e secondo misure organizzative adeguate alle dimensioni ed alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro”.

A partire dal 1 settembre, timidamente ma con determinazione, si sono svolti i primi corsi di formazione e congressi in presenza, anche nel settore odontoiatrico, ognuno adottando protocolli di sicurezza compatibili con le norme, il tipo di manifestazione e le indicazioni locali.

In ognuno di questi eventi possiamo dire, per racconto di terzi o per partecipazione diretta all’evento (quali la Consensus della Digital Dentistry Society dello scorso 2-3 ottobre e il Congresso Nazionale Coi Aiog 9-10 ottobre) che tutti i partecipanti erano attenti ma molto contenti di incontrarsi, per uno scambio culturale, esperienziale e umano, che la semplice formazione a distanza, utilissima e ormai insostituibile, non può sostituire nei suoi valori più profondi. La socialità nell’ambito delle nostre professioni è una necessità proprio come per quanto riguarda gli studenti e la scuola.

I relatori, anche se con un pubblico più esiguo in presenza, si emozionano a ritrovarsi su un palco, i partecipanti diventano decisamente più attenti e interattivi, le aziende possono incontrare i clienti e descrivere in modo individuale e personalizzato il prodotto che presentano.

La collaborazione tra board scientifico, segreteria organizzativa e responsabilità dei partecipanti è fondamentale. I protocolli che sembrano troppo rigidi si possono accettare per il bene di tutti e, con un po' di ironia, possono diventare uno standard rispettoso delle persone in particolare delle categorie sanitarie, che da sempre sono a contatto con malattie e pazienti.

La scelta dell’evento ibrido apre delle nuove opportunità a prescindere e per tutti sarà un privilegio incontrarsi di nuovo in presenza: si tratterà di scegliere gli eventi a cui partecipare da casa e quelli a cui partecipare in presenza, non solo per possibilità di tempi del proprio lavoro, interessi culturali e scientifici specifici ma anche per programmare selettivamente un momento di “stacco” dalla routine lavorativa quotidiana, un momento di confronto e di relax che certamente in eventi meno affollati, più curati e molto sicuri sarà garantito sotto tutti gli aspetti ed efficace.

Scarica QUI il DPCM.

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