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Il Congresso Politico Aio

Chiara Laganà - Aio

Chiara Laganà - Aio

ven. 26 ottobre 2012

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È stato un successo il secondo congresso politico dell’AIO, organizzato il 20 ottobre a Milano e che ha visto alternarsi una serie di relazioni molto interessanti. Ad aprire la giornata l’organizzatore del congresso, il dottor Mauro Sanalitro, che ha introdotto il tema principale della giornata: la qualità nel mondo dell’odontoiatria.

Il primo a intervenire su questo tema è stato il Presidente Pierluigi Delogu che ha parlato di “qualità a 360 gradi”, la qualità per il dottor Delogu è soprattutto “comunicare all’esterno con tutti i mezzi il valore della nostra professione” e questo valore “deve essere applicato tutti i giorni”. L’aspetto sanitario è quello che deve prevalere contro la mera fornitura di servizi, “il valore della nostra professione nel rapporto diretto con il nostro paziente. Le società di servizi e i franchising dentali non avranno mai lo stesso tipo di rapporto con i nostri pazienti”.
L’introduzione del dottor Delogu ha preceduto il primo intervento di giornata, quello del dottor Tiziano Caprara intitolato Qualità 2012: costo o guadagno, la qualità in odontoiatria fra costo e capitale. Il dottor Caprara ha parlato delle tre sfide del dentista di oggi: concorrenza, il paziente e l’aspetto economico, grazie alla qualità si possono risolvere i tre problemi. Ma non esiste solo un tipo di qualità, esistono dei vari livelli di qualità nella professione odontoiatrica: estetica, relazionale, clinica e organizzativa. Un ruolo fondamentale è quello della qualità relazionale, che genere di comunicazione si offre ai nostri pazienti. Partendo da uno studio americano, il dottor Caprara ha sottolineato che basta davvero pochissimo per instaurare un rapporto di fiducia e confidenziale con il paziente: tre minuti in più, un po’ di senso dell’humour e rispondere alle questione che il paziente ci pone. Un altro importante segmento della relazione del dottor Caprara è stato dedicato all’aspetto mediatico della professione di odontoiatra. Per Caprara “bisogna opporsi alla promozione dei low cost” e del turismo odontoiatrico, il messaggio che dovrebbe passare nei media è quello che il dentista low cost non risolve quasi mai i problemi dei pazienti, e, anzi spesso i pazienti si fidano più dei professionisti. La campagna contro i dentisti low-cost deve partire – secondo Caprara – dalle scuole, spiegando ai più piccoli l’importanza della prevenzione: perché più che mai oggi prevenire è la chiave di svolta per i dentisti di professionisti. “Bisogna essere pazientocentrici”, in opposizione ai dentisti che mettono prima di tutto il profitto.
Dopo il dottor Caprara è stato il turno del dottor Pietro Di Michele che ha portato al congresso politico AIO la sua pluriennale esperienza nel settore pubblico, il dottor Di Michele lavora nelle zone colpite dal sisma lo scorso maggio in Emilia Romagna. Di Michele ha posto l’attenzione sull’importanza del gioco di squadra e che anche nel settore pubblico si possono eseguire interventi di qualità. Per sua stessa definizione, il settore pubblico si occupa di “prevenzione primaria, programmazione della tutela della salute odontoiatrica”. Come Di Michele ha sottolineato “l’odontoiatria di comunità è soprattutto la presa in carico del paziente. L’odontoiatria pubblica è una risorsa comunicazionale” e può fornire ottimi spunti per campagne di sensibilizzazione utili a tutto il territorio nazionale come Sorridi alla prevenzione o il servizio odontoiatrico ad anziani, carcerati, disabili e tossicodipendenti.
Decisamente un altro tema quello trattato dal dottor Enzo Macrì nella sua relazione realizzata a quattro mani con il past president AIO Gerhard Seeberger: il dottor Macrì ha parlato della formazione odontoiatrica a livello europeo, esiste una qualità uniforme per chi studia Odontoiatria al di fuori dell’Italia? Come spesso accade moltissimi studenti italiani scelgono di trasferirsi in Spagna o in Romania per conseguire lì la laurea in Odontoiatria. Il problema non riguarda solamente l’Unione Europea, sono, infatti, moltissimi professionisti provenienti dal Brasile e dall’Argentina che possono liberamente operare in Spagna o in Portogallo o gli ucraini che possono lavorare senza limiti in molti Paesi dell’Est europeo. Bisogna, dunque, chiedersi se esiste uno standard di qualità a livello europeo, una sorta di Standard della formazione. Per rispondere a questa domanda dobbiamo partire dalla percorsi formativi: come vengono preparati i nuovi professionisti del futuro? Un dentista che si è formato in Gran Bretagna o in Spagna può operare nel nostro Paese? Ai dentisti del futuro bisogna insegnare in “aule adeguate” con apparecchiature tecniche all’altezza, senza dimenticare l’aspetto etico: “L’atto medico deve prevalere sulle politiche, le strategie e le tecnologie”, l’odontoiatra “deve essere preparato per il suo ruolo sociale”.
A seguire il dottor Fausto Fiorile e il dottor Denis Poletto hanno presentato la Carta dei Valori AIO, un documento che “definisce tutti i principi etici fondamentali e le regole comportamentali” in cui tutti in soci “si riconoscono e rispettano”. I cinque valori che compongono la carta sono:
1. responsabilità intesa come un impegno migliore nei confronti dei pazienti, i colleghi e i collaboratori e fornitori;
2. eccellenza nella professione, grazie alla formazione continua, allo scambio costruttivo con gli altri colleghi e valorizzare i collaboratori;
3. innovazione, “affrontare il cambiamento è la chiave vincente della nostra professione”, sottolinea il dottor Fiorile;
4. spirito di squadra, bisogna raggiungere obiettivi comuni con la collaborazione di tutti i soci AIO, “non si possono più accettare i compromessi”;
5. sostenibilità, bisogna tenere in conto l’impatto che le nostre scelte di professionisti hanno sull’Associazione, l’ambiente e la comunità. “Ogni cosa che facciamo ha una ricaduta sulla comunità”, ha sottolineato uno dei correlatori, il dottor Denis Poletto.
Come ha sottolineato il dottor Carlo Guastamacchia, “bisogna far sì che il dentista, secondo i paradigmi del passato, non serva più” valorizzando la prevenzione e non bisogna dimenticare che egli avrà sempre un ruolo centrale per la salute dell’individuo.
Dopo il congresso politico si ha la sensazione che sia “nata una nuova stagione per l’AIO” con “l’impegno” dei soci “per migliorare le qualità dei servizi offerti al Paese”, come ha detto il dottor Fiorile, per combattere, la pletora, l’abusivismo, le cliniche low-cost e il turismo dentale.

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