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I requisiti minimi richiesti per l’apertura di uno studio

Pierluigi Delogu

Pierluigi Delogu

mer. 14 dicembre 2011

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Solo gli iscritti all’Albo degli Odontoiatri sono in possesso del requisito fondamentale per avviare uno studio odontoiatrico e solo l’odontoiatra può essere responsabile e attuatore di terapie che riguardano l’ambito dell’odontoiatria. La CAO di Potenza con il supporto delle associazioni di categoria più rappresentative, l’Aio e l’Andi di Potenza, aveva formulato un progetto di legge regionale in Basilicata, approvato a metà ottobre, che prevedeva i requisiti minimi per l’apertura e lo svolgimento della professione di Odontoiatria.

La Regione ha recepito totalmente le richieste delle rappresentanze odontoiatriche “essendo state in grado – dice un comunicato dell’Aio - di dimostrare una maturità tale da porre al primo posto gli interessi dei cittadini e la garanzia della loro salute orale”. “Con grande soddisfazione - continua il comunicato - registriamo un successo in Basilicata per la professione. I rappresentanti Odontoiatrici dell’istituzione ordinistica e delle associazioni di categoria hanno tradotto in pratica una legge di regolamentazione con lungimiranza e perseveranza nel perseguire degli obiettivi di interesse comune, ma soprattutto incisività nel sensibilizzare la componente politica su un tema delicato che attraverso il disposto legislativo consenta di avere le giuste risposte nei confronti di deviazioni non lecite, gestite in modo abusivo da persone non in possesso dei titoli per trattare la salute orale dei cittadini”. “Come Aio - sottolinea la nota - vogliamo mettere in risalto un aspetto tra i i più significativi di tale normativa e cioè la trasparenza richiesta agli esercenti la professione. Si esprime in modo chiaro che in questo modo anche i controllori della legalità avranno in mano una normativa chiara che li aiuti nel combattere tutte le forme di attività odontoiatriche al di fuori di essa. In questo contesto vogliamo ricordare che l’Aio ritiene primaria la necessità di ottenere un’armonizzazione della normativa, sul campo dei requisiti per gli studi odontoiatrici, nel territorio nazionale e che per questo nello scorso aprile abbiamo richiesto in modo formale al Ministero della Salute l’istituzione di un tavolo tecnico di studio e valutazione dell’importante problematica vista la notevole difformità di regolamenti sul territorio nazionale”. La nota si conclude con l’espressione del “giusto riconoscimento e apprezzamento” per il lavoro svolto dai rappresentanti politico sindacali per il loro “sinergico” contributo al raggiungimento dell’obiettivo.

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