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Gestione dei rifiuti pericolosi: per l’ADA gli studi dentistici dovrebbero essere esenti

Secondo l'EPA, i rifiuti di amalgama dentale possono essere rilasciati nell’ambiente solo se gestiti impropriamente dagli studi dentistici. Per esempio, il mercurio proveniente dagli studi dentistici, contribuisce alla contaminazione complessiva da mercurio delle acque reflue.(Foto: kikujungboy/Shutterstock)

mar. 9 febbraio 2016

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Washington. Per rafforzare la tutela dell’ambiente l'Environmental Protection Agency (EPA) ha proposto nel 2015 un serie di regolamenti per la gestione dei rifiuti farmaceutici pericolosi delle strutture sanitarie, riducendo l’onere sulle imprese. Le norme proposte dall’EPA mirano a rendere più semplice la normativa vigente in materia e di ridurre la quantità di prodotti farmaceutici che contaminano i corsi d’acqua. L’American Dental Association (ADA) invita l’Agenzia a escludere le strutture odontoiatriche da tali regole.

Secondo EPA, più di 6.400 tonnellate di rifiuti farmaceutici pericolosi entrano nei corsi d’acqua ogni anno attraverso le strutture sanitarie. I rifiuti pericolosi prodotti dagli studi dentistici includono rifiuti fotografici di lavorazione, di sterilizzazione, chimici e di amalgama.

Pur apprezzando la preoccupazione dell’Agenzia per lo smaltimento in sicurezza dei rifiuti pericolosi, l’Associazione ha dichiarato che gli studi dentistici ne generano pochi e ancor meno di farmaceutici pericolosi.

«Secondo l’ADA, il regolamento Proposed Management Standards For Hazardous Waste Pharmaceuticals non tiene conto delle circostanze di fatto in cui opera la comunità dentale (e i limiti delle risorse disponibili), dove i costi superano i benefici. Per di più l’EPA cerca di imporre requisiti che vanno oltre la sua competenza» dice l’ADA.

«L’ADA chiede inoltre all’EPA di escludere l’amalgama dentale dalla categoria dei prodotti farmaceutici, non essendo per tradizione considerato un farmaco. Né la norma, la premessa o altro documento del registro amministrativo esprimono l’intenzione di includerlo» dicono all’Associazione. A riguardo dello smaltimento dei rifiuti farmaceutici l’ADA invita l’EPA a lavorare insieme per sviluppare soluzioni o protocolli per i dentisti.

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