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Funzione masticatoria, attività cognitiva e memorizzazione in scena allo IADR

Dottoressa Maria Grazia Piancino
Maria Grazia Piancino

Maria Grazia Piancino

mer. 23 maggio 2018

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Dopo quello di San Francisco (marzo 2017) quest’anno il Congresso IADR si tiene a Londra, dal mercoledì 25 a sabato 29 luglio. Il fatto che il Congresso della prestigiosa società americana International Association of Dental Research (IADR), editrice del Journal of Dental Research (tra le più importanti riviste scientifiche internazionali in ambito odontoiatrico) abbia quest’anno una destinazione europea è di buon auspicio per favorire contatti e collaborazioni oltre oceano.

Nonostante la globalizzazione si realizzi attraverso sistemi informatici che mettono “online” con il mondo, il contatto umano rimane, infatti, fondamentale per sviluppare idee e stimolare la ricerca. È quindi uno degli scopi dei congressi in qualsiasi paese favorire le relazioni e le sinergie tra ricercatori.

Sulla scia della “keynote lecture” 2017 intitolata “Comprendere la funzione masticatoria durante l’età evolutiva e l’invecchiamento” dedicata a un argomento innovativo, tuttora oggetto di pubblicazioni scientifiche di base e cliniche, viene approfondita quest’anno l’influenza della funzione masticatoria sull’attività cognitiva e capacità di memorizzazione.

Sono stati pubblicati più di 100 articoli negli ultimi 5 anni che dimostrano il ruolo significativo della funzione masticatoria sull’aumento dei neuroni e delle sinapsi nel giro dentato dell’ippocampo, sede dei processi di memorizzazione e attività cognitiva. Tale dimostrazione è stata ottenuta nell’animale da laboratorio in fase di sviluppo e d’invecchiamento.

Sulla base di questi risultati sono stati condotti molti studi clinici che confermano l’importanza della funzione masticatoria durante l’inevitabile decadimento cognitivo legato all’invecchiamento, rallentabile significativamente se si preserva la capacità masticatoria nell’anziano. Sono inoltre in corso studi che valutano l’influenza positiva della masticazione nell’ambito delle patologie psichiatriche e delle dipendenze.

Per questo è invitato a Londra, tra gli altri, un ricercatore di fama internazionale come Mats Trulsson, direttore del Karolinska Institute di Goteborg (Svezia) tra i maggiori esperti internazionali di meccanocettori parodontali, il quale svolgerà la keynote lecture dal titolo “La funzione sensorimotoria dei meccanocettori parodontali” ovvero sui segnali che i recettori dentali inviano in gran quantità e precisione al cervello.

Inoltre è stato organizzato un simposio dedicato all’influenza della funzione masticatoria sulla memoria e attività cognitiva nello sviluppo ed invecchiamento. I relatori spiegheranno come e perché è cambiata l’alimentazione umana nel tempo e in vari paesi e l’influenza di tale cambiamento sulle caratteristiche fisiche della funzione masticatoria legate alla consistenza del bolo.

Verranno riferiti molti studi clinici sulla correlazione tra la funzione masticatoria, l’occlusione dentale, numero e tipo di denti e le malattie neurodegenerative e il decadimento cognitivo. Per usare una parola moderna, si tratta di uno studio clinico “traslazionale” ovvero il trasporto dei risultati della ricerca di base nella clinica, vero ultimo scopo di qualsiasi attività di ricerca in campo medico.

È grande la soddisfazione di poter annunciare un congresso odontoiatrico di livello medico come quello organizzato da IADR: odontoiatrico a tutti gli effetti essendo la parte di tecnica dentale molto presente, con tanto di laboratori e ditte del settore. Da sempre lo IADR sceglie di dar spazio ad argomenti squisitamente medico-odontoiatrici che rappresentano un avanzamento di ricerca importante e affascinante per chi, come chi scrive, arriva da una formazione medica.

L’apparato stomatognatico è cenerentola della medicina perché i denti non sono più un organo vitale per l’uomo (lo sono ancora per il mondo animale cui peraltro apparteniamo) e il sistema ha enormi capacità di compenso di cui spesso ci si approfitta. Fortunatamente, però, la medicina si è accorta che la bocca è una sentinella importante sia dal punto di vista funzionale (funzione masticatoria e attività cognitiva) che microbiologico (microbiota orale e intestinale). Se studiata con approccio medico e non banalmente tecnico, può consentire diagnosi precoci e prevenzione di malattie sistemiche spesso difficilmente curabili.

È auspicabile che tale congresso aiuti medici e dentisti ad evolvere verso la comprensione delle recenti ricerche medico-odontoiatriche che, seppur agli albori, possono, dato lo spessore, ridare all’odontoiatria la dignità di disciplina medica fagocitata dall’aspetto tecnico e produttivo. Auspicabile quindi cogliere l’importanza di una sfida inarrestabile, alla quale prepararsi con competenza e serietà.

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