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Rigenerare i tessuti umani lesionati da traumi, malattie o interventi chirurgici ha sempre rappresentato il sogno della Medicina dai suoi albori. Obiettivo che, con il perfezionarsi delle nuove tecnologie, si sta avvicinando sempre di più fino a diventare una effettiva realtà. L’attenzione della comunità scientifica internazionale sulla rigenerazione tissutale in medicina è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni.
Con i consueti motori di ricerca digitando “tissue regeneration in medicine” si trovano oggi sul web oltre un milione di voci e per “tissue engineering and regenerative medicine” sono disponibili su pubmed quasi ottomila articoli scientifici, Inoltre, 193 sono quelli comparsi nella letteratura internazionale nel solo mese di gennaio 2017.
È convinzione diffusa, infatti, che il futuro della rigenerazione dei tessuti, nei vari campi di applicazione specialistica, dall’odontoiatria alla dermatologia, dalla chirurgia all’ortopedia, dalla medicina estetica alla veterinaria, possa risiedere nella combinazione tra le cellule staminali, gli emocomponenti e gli effetti biostimolanti della luce laser.
Di qui il brainstorming tra la SILO (Società Italiana di Laser in Odontostomatologia), di cui è presidente Paolo Vescovi e l’ANTHEC (Academy of Non-Trasfusional Hemo Components) presieduta da Carmen Mortellaro, all’indomani di un affollato corso svoltosi all’OMCEO di Torino, Le due Società si incontrano a Milano sabato 11 marzo in un simposio presso la Clinica del Lavoro “Luigi Devoto”, con il supporto organizzativo del prof Francesco Spadari e dei suoi collaboratori e dell’Università di Milano.
Incentrato su “Laser ed emocomponenti nelle malattie sistemiche” i relatori coinvolti nel simposio rappresentano professionisti riconosciuti nei reciproci campi specialistici con provenienza da diverse realtà ospedaliere e universitarie italiane. L’argomento, infatti, appare articolato ed interessante sia per chi lavora nel campo della ricerca universitaria e della sanità pubblica sia per i liberi professionisti. Vi vengono trattati i principi biofisici degli emocomponenti e della biomodulazione laser, affrontando l’impiego di questi presidi nella gestione del dolore e nella riparazione delle ferite ed il loro supporto alla terapia delle parodontopatie. Viene inoltre esposto il ruolo dei derivati piastrinici e del laser nella terapia delle mucositi orali radio o chemio indotte e nelle patologie mucocutanee ad etiologia immunitaria.
A conclusione dei lavori congressuali, l’impiego degli emocomponenti e del laser nella gestione chirurgica e conservativa delle osteonecrosi mascellari da farmaci. «Il Simposio congiunto – commentano i due presidenti – costituisce una novità, con tutti i presupposti per una proficua collaborazione scientifica futura».
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