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Effetto dell’Ibuprofene nella gestione del dolore in pazienti sottoposti a espansione rapida del palato

Particolare Fig. 1b. Espansori rapidi del palato Philosophy1: immagine occlusale.
P. Pereira, M. Tremolati, E. Pasciuti, G. Farronato

P. Pereira, M. Tremolati, E. Pasciuti, G. Farronato

mer. 15 maggio 2013

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L’espansione rapida del palato rappresenta il trattamento d’elezione nella correzione dell’ipoplasia del mascellare superiore, e risulta un approccio terapeutico predicibile ed efficace alle problematiche occlusali e scheletriche nel soggetto in crescita.

Questa terapia intercettiva ha indicazioni molteplici in fase dinamica di crescita, quali morsi crociati latero-posteriori, morsi aperti da abitudini viziate e trattamento di pazienti respiratori orali. Molti articoli hanno analizzato gli aspetti tecnici, gli effetti clinici e biologici di questa terapia, ma pochi di loro hanno dato particolare attenzione al dolore e al disagio che il paziente percepisce, e i dati risultati da questi studi sono molto diversi tra di loro.
Gestire il dolore durante il trattamento ortodontico è tanto fondamentale quanto raccomandato in letteratura: diversi studi infatti descrivono ed evidenziano la forte relazione tra dolore, discomfort e compliance del paziente.
L’obiettivo di questo lavoro è di investigare la prevalenza, la durata e l’intensità del dolore durante la fase attiva dell’espansione rapida del palato, e valutare l’efficacia degli antidolorifici in associazione alla sintomatologia algica.

Materiali e metodi
Sono stati selezionati 144 pazienti, 61 maschi e 83 femmine, di età compresa tra i 6 e i 12 anni (età media: 8,48 anni) con ipoplasia del mascellare superiore, sottoposti a espansione rapida del palato con un dispositivo a vite Hyrax, Philosophy1, Lancer, Italia (Figg. 1a, 1b). Il protocollo di attivazione standardizzato utilizzato consisteva in due attivazioni al giorno (una al mattino e una alla sera) del dispositivo per 14 giorni; ogni attivazione corrisponde a un’espansione di 0,2 mm della vite centrale. L’intensità del dolore è stata registrata dopo ogni attivazione utilizzando la Scala delle Espressioni Facciali (VAS, Scala modificata dalla nostra scuola). Inoltre, sono stati raccolti dati sull’assunzione di un trattamento farmacologico per il controllo del dolore, richiedendo anche il nome e la tipologia del farmaco, il dosaggio e il numero di somministrazioni.

Risultati
I risultati riscontrati dimostrano che l’82% dei pazienti ha evidenziato una sintomatologia algica in concomitanza all’attivazione dell’espansore. Il dolore massimo riportato era segnalato durante i primissimi giorni dell’attivazione del dispositivo; questo decresceva nei successivi giorni di trattamento. Il 28% dei pazienti trattati ha ricorso all’assunzione di farmaci analgesici. Il 48% ha assunto Ibuprofene 200 mg sospensione orale, il 42% Paracetamolo 500 mg granulato effervescente, il 10% altri farmaci.
I pazienti che hanno scelto l’Ibuprofene come antidolorifico hanno riportato la risoluzione del dolore più protratta nel tempo e una maggiore percentuale di segnalazione della scomparsa di questo rispetto a quelli che hanno scelto il Paracetamolo. Inoltre, la scelta del Paracetamolo ha comportato il ricorso alla necessità di successive assunzioni nel 75% dei casi; i pazienti che hanno scelto l’Ibuprofene, nell’82% dei casi, sono ricorsi a una sola somministrazione per la risoluzione del dolore. I pazienti che hanno assunto antidolorifico riportano una media dell’intensità del dolore maggiore rispetto a quelli che non ne hanno fatto uso. La differenza tra dolore riportato e uso di medicazione in relazione all’età e al sesso non è statisticamente significativa.

 

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Discussione
Durante l’espansione rapida del palato si verifica una risposta infiammatoria al danno tessutale causato dalla disgiunzione palatina (Figg. 2a, 2b), instaurando una sintomatologia algica acuta. De Felipe et al.19, in uno studio retrospettivo su 163 soggetti trattati con un espansore rapido del palato, riscontrano che il 93,9% dei pazienti prova dolore e discomfort, principalmente nei primi giorni del trattamento. Nel periodo di attivazione del dispositivo può rendersi necessaria l’assunzione di un antidolorifico. È importante non perdere la compliance durante il trattamento, quindi è necessario spiegare al paziente la possibilità dell’insorgenza del dolore e va consigliata, in caso di necessità, la miglior terapia farmacologica. Nei casi riportati non si sono verificati né rallentamenti né fallimenti nell’espansione palatina, in nessuno dei due gruppi. Non si considera, quindi, che l’attività farmacologica di Ibuprofene o Paracetamolo rallenti o interferisca con l’espansione rapida del palato.
Needleman et al.17, in uno studio prospettico sui bambini sottoposti a RPE con un espansore a vite Hyrax, Dentaurum, Newtown, PA, riscontrano che il 98% dei bambini riporta dolore almeno un volta durante il trattamento, e il 48% dei bambini assume antidolorifico (Ibuprofene) durante la fase attiva di espansione.
I dati risultanti da questo studio, confrontati a quelli presenti in letteratura, evidenziano una minore percentuale di pazienti che provano dolore durante la terapia di disgiunzione: si può presupporre che il design dell’apparecchiatura utilizzata in questo studio influenzi favorevolmente il comfort e la percezione del dolore.

Conclusioni
L’analisi dei dati raccolti ha dimostrato l’efficacia della terapia farmacologica con differenti presidi durante l’espansione rapida del palato.
La terapia antinfiammatoria, associata a quella antidolorifica, è stata più efficace nel controllo del dolore rispetto a un farmaco privo di attività antinfiammatoria. Questo è dovuto all’attività dell’Ibuprofene, tipica dei FANS, di inibizione delle ciclo-ossigenasi 1 e 2, e quindi a una conseguente diminuzione dell’infiammazione e del dolore. Considerando sia l’emivita del farmaco sia le poche somministrazioni necessarie per alleviare il dolore, ma soprattutto il non essersi verificato nessun caso di fallimento, questi risultati supportano la raccomandazione dell’Ibuprofene, da preferire come farmaco per il controllo del dolore durante l’espansione rapida del palato.

 

 
La bibliografia è disponibile presso l’Editore.
 

L'articolo è stato pubblicato sul numero 5 di Dental Tribune Italy 2013
 

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