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Considerazioni sul profilo dell’Assistente di Studio Odontoiatrico

Quali tutele per il ruolo dell'Aso?
Laura Antonia Marino, Presidente Regionale Unid - Lombardia

Laura Antonia Marino, Presidente Regionale Unid - Lombardia

ven. 30 aprile 2010

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Da un’analisi della situazione europea sul futuro del Team Odontoiatrico e della sua composizione professionale – come risulta dal documento European Regional Organisation (ERO) of the Federation Dentaire Internationale (FDI), redatto nella riunione tenutasi a Singapore il 2 settembre 2009 e inoltre, considerato che sono prossimi gli incontri dell’ERO per discutere e delineare una prima ipotesi del profilo e del percorso di formazione utile per la qualificazione dell’Assistente di Studio Odontoiatrico (Dental Chair Side) – riteniamo opportuno esprimere come Unione Nazionale Igienisti Dentali il nostro orientamento in merito.

Promuovere e suggerire in modo significativo alle Istituzioni e Organizzazioni odontoiatriche possibili strategie, al fine di evitare sovrapposizioni di competenza nella definizione del profilo delle Aso, è indispensabile per la nostra categoria.
È necessario per noi essere fortemente coinvolti ed esigere chiarezza e trasparenza di intenti al fine di tutelare la qualifica professionale conseguita con un titolo di laurea, anche per tutelare l’interesse del cittadino. Può essere così protetta la sua salute evitando che si creino situazioni ingannevoli (si pensi al fenomeno dell’abusivismo imperante in Italia). Ciò viene anche affermato dalla Federazione Dentale Internazionale in merito all’uso dei titoli professionali, onorifici e accademici (FDI Draft Policy Statement).
In questo momento di criticità, che investe tutte le professioni odontoiatriche, molti rappresentanti di associazioni e membri nelle Commissioni Dentali Europee si accingono a determinare i presupposti della futura odontoiatria.
Le professioni che la caratterizzeranno saranno incluse nel Team Odontoiatrico, nel quale non risulta ancora oggi far parte la figura professionale dell’Igienista dentale, che per competenza dovrebbe rappresentare un profilo specialistico del team stesso.
Al fine di poter formulare dei suggerimenti utili, abbiamo preso in esame alcuni dati e informazioni rilevati da un lavoro intitolato “Un corso di Igiene Dentale nel contesto Europeo della Professione: l’eccellenza a confronto” (Tesi di laurea specialistica), che riporta una descrizione delle qualifiche professionali in ambito odontoiatrico attualmente esistenti in alcune Nazioni.
In questo lavoro sono state prese in esame le seguenti Nazioni: Italia, Germania, Olanda, Gran Bretagna (UK), in quanto significative per le loro diversità.
La Nazione che viene spesso presa in considerazione per complessità e numero di personale ausiliario, tipologia dei corsi di formazione e varietà, è la Gran Bretagna (UK).
Realtà questa che può suggerire percorsi di formazione mirati a individuare un profilo professionale adeguato alle attuali e future assistenti dentali in Italia.
In Gran Bretagna le figure ausiliarie sono sei:
- infermiera odontoiatrica;
- igienisti dentali;
- terapisti dentali;
- terapista ortodontico;
- odontotecnico clinico;
- educatore alla salute orale.

A queste figure viene richiesta una formazione di base come infermieri odontoiatrici per poter accedere a tutti i corsi specialistici sopra descritti. Viene inoltre obbligatoriamente richiesta a tutti la registrazione presso il General Dental Council (GDC) per continuare a lavorare legalmente.
Inoltre, viene offerta la possibilità di aumentare la propria conoscenza e competenza mediante formazione post-certificato in corsi disponibili in ulteriori aree specialistiche.
Non entrando nel merito delle qualifiche sopra descritte e nelle singole aree specialistiche, riteniamo che la registrazione e la qualificazione professionale debba essere garantita per competenza e percorso di formazione svolto in tutti i paesi dell’Unione Europea come sancito dai principi del trattato costitutivo.
È altresì opportuno che vengano però evitate sovrapposizioni di competenza nel cercare di elaborare profili professionali e corsi di formazione.
La sofisticazione e frammentazione eccessiva potrebbe portare nelle diverse realtà nazionali un’ulteriore confusione e potrebbe aumentare il rischio di incentivare in Italia il fenomeno dell’abusivismo professionale.
Riportare equilibrio e controllo della realtà odontoiatrica presente in ogni Nazione non è certamente cosa semplice.
Sicuramente, la scelta di indirizzare verso un’idea di Team Odontoiatrico nell’ambito dell’Unione può significare la volontà di promuovere la qualificazione di chi già lavora.
Sarebbe opportuno progettare corsi di formazione che consentano di coniugare lavoro e studio, recuperando professionalità esistenti a livello nazionale tramite qualificazione e relativa registrazione presso gli Organi competenti. Questi ultimi preventivamente individuati dalle ogni Nazione.
La definizione, pertanto, del profilo dell’Assistente di Studio Odontoiatrico in Italia dovrebbe condurre all’obbligo di una registrazione presso un organo preposto secondo l’orientamento dell’ERO.
L’istituzione di corsi di qualificazione per chi già svolge questo mestiere e di corsi di aggiornamento continuo potrebbe essere l’iter più consono alla soluzione del problema.
Tenuto conto del reale fabbisogno nazionale, crediamo che l’offerta di corsi di formazione professionalizzanti possano trovare spazio per il conseguimento di una qualificazione di Assistente di Studio Odontoiatrico.
Le strutture preposte alla formazione, a nostro avviso, dovrebbero essere individuate e selezionate tra gli Enti ospedalieri, tra le strutture idonee allo scopo didattico e clinico, già inseriti nel contesto Sanitario Assistenziale di comunità pubblica e/o privata.
I corsi di formazione dovrebbero garantire l’acquisizione di competenze per un profilo di base che tenga conto solo in parte del modello dell’infermiere odontoiatrico (UK).
È importante agire nel rispetto delle tradizioni e delle politiche socio-sanitarie di ogni singola realtà nazionale rappresentate nell’UE nella formulazione delle competenze di base.

Competenze di base
. Preparare e mantenere l’ambiente clinico, incluso lo strumentario;
. fare procedure di controllo delle infezioni per prevenire contaminazione fisica, chimica e microbiologica nell’ambiente chirurgico e di laboratorio;
. registrare il charting dentale fatto da altre persone che lo rilevano;
. preparare, miscelare e maneggiare altro materiale odontoiatrico;
. dare supporto alla poltrona durante i trattamenti;
. mantenere i registri dei pazienti completi e ben dettagliati;
. preparare l’equipaggiamento, il materiale e il paziente per le radiografie dentali;
. sviluppare le radiografie dentali;
. monitorare, supportare e rassicurare il paziente;
. dare i consigli adeguati al profilo e alla situazione del paziente;
. supportare il paziente e i suoi colleghi in caso di una emergenza medica;
. indirizzare in modo appropriato a altri professionisti;
. attività di registrazione ed aggiornamento dei dati della cartella clinica;
. capacità di comunicazione con paziente e professionisti.

La possibilità di aumentare la conoscenza e competenza mediante formazione post-qualificazione potrebbe rendere possibile la realizzazione di corsi in aree specifiche come:

. area comunicativa e formativa, per apprendere abilità all’utilizzo di: tecnologia informatica audio-visiva-fotografica necessaria nella documentazione clinica e informativa in merito all’Odontoiatria;
. area chirurgica odontoiatrica e specialistica per apprendere abilità nell’assistenza come “strumentista” e nella rimozione delle suture sotto il diretto controllo e responsabilità del professionista odontoiatra;
. area ortodontica per apprendere abilità nella gestione e assistenza del paziente sotto il diretto controllo e responsabilità dell’odontoiatra ortodontista;
. area pazienti con particolari necessità per apprendere abilità comunicative e gestionali nell’assistenza durante trattamento odontoiatrico;
. area protesica per apprendere abilità nell’eseguire impronte, sviluppare e rifinire modelli studio, preparare il bordi il registro occlusale e porta impronte individuali, sviluppare modelli in gesso per mascherine sbiancanti, attuare piccole riparazioni di componenti acrilici di apparecchi removibili tutto sotto la diretto controllo e responsabilità dell’odontoiatra e/o del protesista;
. area diagnostica per apprendere abilità nel fare radiografie su diretto controllo e responsabilità dell’odontoiatra;
. area prevenzione per sviluppare la capacità della esposizione verbale ai fini della prevenzione dentale.

L’infermiere odontoiatrico o, nel nostro caso, l’Assistente di Studio Odontoiatrico non può fare diagnosi o piani di trattamento né attuare manovre all’interno della cavità orale che non rientrino nelle competenze sopra elencate.
Tutti gli altri compiti sono riservati alle figure professionali con specifica competenza e titolo riconosciuto nella realtà odontoiatrica della propria Nazione.
Si dovrebbe trovare, a livello di Unione Europea, un’intesa sull’uniformità dei titoli, conformemente al percorso formativo e alla competenza maturata e riconosciuta, evitando un’ulteriore proliferazione di titoli.
Concludiamo, infine, nel suggerire che i corsi base e i corsi post-qualificazione dovrebbero essere tenuti da professionisti con sviluppata competenza per le aree sopra elencate.
Tali corsi dovrebbero essere attuati in un contesto di formazione realmente qualificante.
Confidando nel buon senso, auguriamo buon lavoro.

 

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