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Washington - È accertato che bere un po’ di vino rosso provoca molti benefici all’organismo probabilmente per gli abbondanti polifenoli dalla diversa struttura e varietà probiotiche. Uno studio pubblicato dalla American Chemical Society afferma che i polifenoli del vino potrebbero anche favorire la salute della bocca ostacolando i batteri che sono all’origine di parodontiti e di altre patologie.
I benefici per la salute forniti dai polifenoli venivano convenzionalmente attribuiti alla loro natura di antiossidanti, proteggendo probabilmente l’organismo dai danni causati dai radicali liberi. Una recente ricerca indica comunque che i polifenoli potrebbero anche favorire la salute della bocca interagendo attivamente con i batteri nell’intestino. La principale autrice della ricerca, Victoria Moreno-Arribas, Direttore dell’Instituto de Investigación en Ciencias de la Alimentación di Madrid e i suoi colleghi intendevano accertare se vino e polifenoli dell’uva erano in grado anche di salvaguardare i denti e le gengive, chiarendone i meccanismi a livello molecolare.
I ricercatori spagnoli hanno studiato l’effetto di due polifenoli del vino rosso, così come i semi d’uva disponibili in commercio ed estratti di vino rosso, tra cui Porphyromonas gingivalis, Fusobacterium nucleatum e Streptococcus mutans batteri associati a carie dentali e patologie perimplantari. Lavorando sulle cellule che modellano il tessuto gengivale, hanno scoperto che i due polifenoli del vino – gli acidi caffeico e p-cumarico – isolati erano di solito più efficaci rispetto agli estratti del vino nel ridurre la capacità batterica di adesione alle cellule.
Se combinati con lo Streptococcus dentisani, ritenuto essere un probiotico orale, i polifenoli hanno dimostrato addirittura una miglior capacità antiadesiva. I ricercatori hanno anche accertato che i metaboliti formati quando inizia la digestione dei polifenoli in bocca potrebbero essere responsabili di alcuni di questi effetti.
Intitolato “Inhibition of oral pathogens adhesion to human gingival fibroblasts by wine polyphenols alone and in combination with an oral probiotic”, lo studio è stato pubblicato online sul Journal of Agricultural and Food Chemistry il 21 Febbraio di quest’anno.
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