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Ceramica ibrida per sollevatori di pesi

Situazione iniziale: frattura della corona in ceramica integrale su 25.
Hermann Loos

Hermann Loos

ven. 20 giugno 2014

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Quando si stringono i denti, agiscono forze fino a 800 Newton, soprattutto nelle persone sottoposte a elevato stress o a intenso allenamento fisico. Il caso clinico di un paziente con una frattura di una corona in ceramica integrale mostra i vantaggi offerti da una nuova ceramica ibrida.

Stress e sforzi elevati ci portano a stringere i denti involontariamente. Nel sito internet di un collega a proposito di bruxismo e stringere i denti si legge «con i denti possiamo esercitare le stesse forze di un sollevatore di pesi». Quando si stringono i denti sull’organo masticatorio si possono esercitare forze fino a 800 Newton. Generalmente le normali forze di masticazione sono di 20-30 Newton. Spesso sono interessati individui che lavorano molto al PC, ma anche che si sottopongono a intensi allenamenti fisici - persone che fanno jogging, bodybuilding, ciclisti e sollevatori di pesi. Quando si stringono involontariamente i denti superiori e inferiori si superano ampiamente i valori fisiologici. In caso di sovraccarico meccanico non solo i tessuti dentari ma anche i materiali di restauro sono sollecitati al limite. Nel caso clinico qui descritto si è verificata la frattura di una corona in ceramica integrale.

Caso clinico
Il paziente è un sollevatore di pesi. Si è presentato in studio per la frattura della parete vestibolare di una corona in ceramica integrale su 25 (Fig. 1). Desidera una nuova riabilitazione priva di metallo. Per un risultato in tempi molto rapidi si è deciso per un trattamento chairside con il sistema CEREC.
Come materiale è stato scelto il nuovo VITA Enamic, che per la composizione merceologica e le caratteristiche meccanico-fisiche è formato - in parole povere - da una combinazione di ceramica e composito. La ceramica ibrida è una nuova generazione di materiali. La struttura reticolare duale è costituita da un reticolo ceramico dominante rinforzato da un reticolo polimerico. Si adotta il principio dei materiali a doppia struttura, vale a dire i due reticoli si compenetrano. In tal modo oltre a un’elevata caricabilità è assicurata una particolare elasticità. Le indicazioni di VITA Enamic comprendono quindi non solo i classici restauri di denti singoli (inlay, onlay, faccette e corone) ma anche restauri minimamente invasivi e in zone soggette a elevato carico occlusale. VITA Enamic è disponibile nella geometria EM-14 (12 x 14 x 18), nei livelli di traslucenza HT (High Translucent) e T (Translucent) e nei colori VITA System 3D-Master 0M1, 1M1, 1M2, 2M2 e 3M2. VITA Enamic può essere fresato con i sistemi Sirona CEREC e inLab-MC XL con versione software da 4.0.

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La ceramica ibrida è una nuova generazione di materiali

Svolgimento del trattamento
Dopo aver tolto la corona fratturata, è stata eseguita una preparazione del pilastro 25 funzionale alla ceramica (Fig. 2). Per l’impronta digitale (Fig. 3) è stata usata l’unità di acquisizione CEREC AC e la Bluecam. Per la progettazione della corona (Fig. 4) è stata adottata la funzione “Biogenerica” nel CEREC software 3D. É stata impiegata una registrazione occlusale. Non è stata eseguita una scansione dell’arcata antagonista. La ricostruzione biogenerica delle superfici occlusali si basa su un procedimento matematico e consente di ricostruire automaticamente la morfologia dentaria individuale del paziente partendo dalla morfologia della dentatura naturale residua. La regolazione dell’occlusione delle corone posteriori con l’ausilio della registrazione occlusale centrica e l’adattamento automatico dell’occlusione coronale all’antagonista eseguiti dal software 3D sono ottimali. L’utilizzatore può tuttavia sempre eseguire correzioni manuali. Le figure 5a e 5b mostrano la progettazione coronale completata e l’anteprima di fresaggio. In conformità al colore rilevato sul paziente (colore del moncone 4L2,5/colore del dente 3M2) è stato scelto un blocchetto 3M2 per la realizzazione della corona. Per la finitura e la caratterizzazione di restauri VITA Enamic in studio sono disponibili il VITA Enamic Polishing Set clinical e VITA Enamic Stains Kit.
Il Polishing Set comprende otto strumenti per contrangolo, di cui quattro per prelucidatura e quattro per lucidatura a specchio. Vi è inoltre un kit contenente sei colori di caratterizzazione e il VITA Enamic Glaze per sigillatura superficiale. I supercolori e la glasura sono fotopolimerizzabili e di facile impiego. Il fissaggio definitivo della corona ad alta precisione nella bocca del paziente (Figg. 6, 7) è stato eseguito con Multilink Automix (Ivoclar Vivadent), dato che VITA Enamic dopo l’unione adesiva con i tessuti dentari residui è altamente caricabile. 

Vantaggi del materiale
Sulla base delle esperienze le progettazioni digitali si fresano molto rapidamente dai blocchetti VITA Enamic. I risultati assicurano precisione, stabilità dei bordi e quindi fedeltà dei dettagli. Dopo il fresaggio si ha un’altissima qualità superficiale, che agevola e accelera la finitura manuale. Con gli appositi set lucidatura, caratterizzazione e glasura sono particolarmente rapidi e semplici. Non occorre alcuna cottura, come ad esempio la cottura finale. Come in questo caso, il feedback dei pazienti è sempre positivo. Oltre all’estetica naturale colpisce la qualità superficiale, che la lingua percepisce perfettamente liscia e che contribuisce all’elevato confort d’uso. Grazie al particolare concetto merceologico e alle caratteristiche fisiche ad esso collegate, come ad esempio un modulo di elasticità di 30 GPa, un modulo di Weibull di 20, ecc…, VITA Enamic è notevolmente più insensibile alle forze di taglio e pressione del sistema stomatognatico di molte ceramiche CAD/CAM tradizionali. Benché le indicazioni ufficiali del produttore si riferiscano esclusivamente a pazienti con normofunzione, VITA Enamic ha il potenziale per gruppi a rischio, come bruxisti e pazienti che digrignano i denti.

L'articolo è stato pubblicato sul numero 2 di Lab Tribune Italy 2014.

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