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Un 2024 ricco di felicità e salute… orale per tutti

mer. 20 dicembre 2023

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Sarà che presto è Natale, sarà che ci avviciniamo a salpare il traguardo del 2024, le mie riflessioni prendono spunto dalla campagna stampa promossa dall’Associazione Italiana Dentisti Italiani, sui rischi dei viaggi nell’est europeo per eseguire le cure odontoiatriche, una delle mete del c.d. turismo odontoiatrico. Inutile riferire su queste pagine un fenomeno conosciuto bene dai professionisti.

La campagna ha avuto un risultato notevole su giornali, emittenti televisive e radio: per citarne alcuni a titolo non esaustivo, un servizio sulla Stampa curata da Paolo Russo, un servizio del Tg5 curato da Federico Pini, una puntata di "Siamo Noi" di TV2000 a cura di Federica Panicucci, dove sono intervenuti lo stesso Paolo Russo e il Presidente nazionale Andi Carlo Ghirlanda, Caffè Radio1 con l’intervista sempre a Carlo Ghirlanda. Non mi soffermo sul turismo odontoiatrico, effetto del problema, come rilevato da tutti.

I dati prima del Covid suggeriscono come 5.000.000 d’italiani rinunciano per ragioni per lo più economiche alle cure odontoiatriche e consideriamo che oggi, dove i cittadini entrati nella soglia della povertà totale sono 6.000.000, i dati dovrebbero essere aggiornati. Il Servizio Sanitario Nazionale riesce a provvedere solo allo 0,07% del fabbisogno, mentre l’OMS conferma che privatamente gli italiani spendono 8 ml all’anno in prestazioni odontoiatriche. Quasi per la prima volta in tutte le trasmissioni si è rilevato come rinunciare alla prevenzione e alle cure dentali comporti un peggioramento della salute che incide su altre malattie sistemiche. Molto bene che questa evidenza scientifica sia diffusa al pubblico. Personalmente sono più che convinta di ciò grazie ai 20 anni spesi nel settore. Ma quali sono le soluzioni? Del problema ne ho sentito parlare da sempre e dal 2015 i sindacati hanno evidenziato costantemente il mancato accesso alle cure, con proposte che non sono mai arrivate oltre a dei proclami. La cosa inquietante è che in alcuni di questi servizi si sono evidenziate le strutture di volontariato benefico (come la mensa dei poveri), che fa onore ai volontari, ma che non possono essere una soluzione.

Questa campagna è davvero arrivata a milioni d’italiani. Immagino anche lo sconforto della consapevolezza. I fondi integrativi proposti da Andi sono interessanti, ma non possono essere una soluzione per chi non ha soldi da versare per il fondo, quanto piuttosto supportare i pazienti nello spendere meno e meglio (es. prevenzione), scegliendo il dentista, di chi comunque qualcosa farebbe per la propria bocca e il proprio sorriso (compreso chi accede al turismo odontoiatrico). Il 2024 in numerologia (si legge nei siti) è l’anno del n. 8: transizione, cambiamenti - che ci sono tutti gli anni - e della ricerca dell’equilibrio e della giustizia; gli oracoli prevedono rivolte contro gli abusi, contrasti e lotte per i diritti.

Questo ha già caratterizzato la fine del 2023 e quindi anche senza gli oracoli possiamo considerarlo. Noi invece, pieni di speranza, crediamo che qualsiasi problema sociale e umano possa trovare una soluzione concreta in particolare a un problema che riguarda la salute del sorriso.

Grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno seguito quest’anno, al contributo degli abbonati e delle aziende pubblicitarie che ci hanno sostenuto.

Felice 2024 dalle redazioni Dental Tribune.

 

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