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Un nuovo importante segnale di allarme sull’andamento delle cure odontoiatriche viene dagli ospedali pubblici. In occasione del VI congresso nazionale della Soci, la Società Italiana dell’Odontoiatria di Comunità (dove “di comunità” sta per “pubblica”) svoltosi al Castello di Udine l’8 novembre, vari relatori hanno segnalato il dato inquietante che anche le visite odontoiatriche in ospedale sono in calo, come negli studi privati italiani. Il che significa una sola cosa: le famiglie cominciano a risparmiare anche sui ticket, condicio sine qua non per accedere alle cure odontoiatriche in ospedale.
Incentrato sulla “Salute orale nella ricerca dell’eccellenza” il Congresso è stato alimentato, come dice l’enfatica presentazione, dalla “forza delle idee, della passione, delle istituzioni, del credo…”. In effetti l’Odontoiatria di comunità offre aspetti assai diversi da quella privata, ritenuta comunemente, preferibile. Eppure, per definirla con Roberto Deli, cattedra alla Cattolica e presidente Soci e con Antonio Miotti, Direttore a S. Maria Misericordia di Udine, organizzatore del Congresso «è una disciplina medica svolta tutti i giorni, da Nord a Sud, da tanti professionisti di cui talvolta non si conosce nemmeno il valore».
«Tutti però – precisano Deli e Miotti - erogano una Odontoiatria speciale fatta di presa in carico, autogestione e dedizione per il paziente che è puntualmente un vulnerabile». La mission della Soci quindi è continuare un’opera di riqualificazione territoriale e di sensibilizzazione di un’Odontoiatria pubblica di qualità, difendendola da tagli lineari e promuovendo la “best practice”: obiettivi che spigano anche il titolo generale dato al Congresso, che, seppur non molto affollato, è stato seguito con evidente attenzione, nelle varie relazioni: dai “Sistemi di Welfare alla prova delle diseguaglianze”, all’”Emergenza traumi dentali”, dai “Programmi di prevenzione in età evolutiva”, all’Ortodonzia cosiddetta “necessaria” fino alla “Gestione della salute orale nell’anziano” e all’intensa Tavola rotonda finale.
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