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Ampio il ventaglio dei temi trattati al congresso annuale di ANDI Piemonte

Torino Lingotto (freeimages.it)
R. Cabiati, responsabile culturale ANDI Piemonte

R. Cabiati, responsabile culturale ANDI Piemonte

mar. 3 febbraio 2015

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Ad aprire il Congresso Annuale ANDI Piemonte presso il Centro Congressi Lingotto di Torino sabato 31 gennaio è stato Massimo Simion, intrattenendo la platea sulle infezioni peri-implantari, principale causa di fallimento nelle terapie impianto-protesiche, che richiedono di rivedere in continuazione protocolli terapeutici e design impiantare.

Di fatto il Congresso è iniziato venerdì 30 con una giornata dedicata ai vari workshop aziendali a partecipazione gratuita a cura di tenuti da Giuseppe Molinari, Riccardo Scaringi, Massimo Bruno e Giorgio Lombardo.

Dopo Simion, i lavori congressuali sono proseguiti il sabato con notevole affluenza di partecipanti provenienti non solo da Torino ma anche dalle province piemontesi. Riccardo Ammannato ha illustrato i passaggi di una nuova tecnica conservativo-protesica per riabilitazioni estetiche di arcate abrase: le qualità dei nuovi materiali compositi e il corretto rialzo della dimensione verticale sono alla base del successo di tali trattamenti al confine tra conservativa e protesi.

Ampio spazio, sul finire della mattinata, è stato dato al dibattito gestito da Francesco Bassi e Roberto Abundo. Dalle domande si è arguito come i temi scientifici trattati hanno suscitato un vasto interesse. Incentrate sulla predicibilità dei risultati in endodonzia e in conservativa le presentazioni di Pio Bertani e Paolo Generali hanno animato la sessione pomeridiana. Nella valutazione dell'eziologia dei fallimenti sono state esaminate non solo le cause cliniche (quali anatomia radicolare, sigillo coronale ed esiguità del tessuto dentinale) ma anche motivazioni protesiche.

Un altro dibattito moderato da Elio Berutti e Virginio Bobba ha chiuso la giornata. Anche quest'anno ampio spazio è stato dedicato a neolaureati e studenti nella cd. “Sessione ANDI Young”. Seguito con interesse i casi clinici ortodontici risolti da Riccardo Rizzo con la tecnica linguale ancora poco utilizzata in Italia. Gli ha fatto seguito Daniele Cardaropoli il quale ha spiegato come gestire al meglio il sito post-estrattivo con l'obiettivo di procedere con la terapia implantare con maggiore semplicità.

Prima a parlare nel pomeriggio Alessandra Grimaldi, psicologa vercellese su temi spesso poco considerati quali la capacità di ascolto e la comprensione dei bisogni del paziente. Si è infine ritornati a parlare di situazioni più pragmaticamente cliniche con Stefano Lombardo, il quale ha precisato le più moderne tecniche in protesi fissa per improntare la finish line.

Nella sala riservata alle assistenti, molto frequentata, si sono alternati quali relatori Francesco Ferrarotti e Giulia Mariani sull'assistenza in chirurgia parodontale. Maurizio Bianchi ha a sua volta elargito utili consigli “economici” alle dipendenti dello studio su come proporre e far accettare i piani di finanziamento. In chiusura Paolo Battezzato ha relazionato sul possibile utilizzo in chiave odontoiatrica dei social network.

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