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Allarme Legionella a Torino: tre dentisti indagati. Indetta conferenza stampa dell’Ordine per fugare le apprensioni

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Conferenza stampa
m.boc

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ven. 24 aprile 2015

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Il “caso” è scoppiato mercoledì 15 aprile a seguito di un articolo su Repubblica, pagina di Cronaca, a firma di Ottavia Giustetti, dal titolo “Rischio legionella dal dentista, tre professionisti sotto inchiesta”. A rincarare la dose anche il sommario: “Elevate cariche batteriche rilevate nei circuiti idrici delle poltrone. Ora si indaga anche fuori Torino”.

Tra gli oltre 50 studi ispezionati su ordine del procuratore, in tre sarebbero stati trovati valori superiori ai quelli consentiti. Tre titolari sono finiti nel registro degli indagati «essendo stata ritrovata nei campioni d’acqua del circuito idrico delle poltrone odontoiatriche in almeno tre casi ‒ citiamo testualmente dalla Repubblica ‒ un’alta carica batterica nei punti critici, ossia in corrispondenza della turbina che fa girare gli attrezzi nebulizzando l’acqua e alla fontanella che riempie il bicchiere dal quale il paziente bene per sciacqua nelle pause degli interventi».

Per continuare ad esercitare la professione quei professionisti dovranno sottoporre a bonifica l’impianto idrico. Immediata la risposta dell’Ordine dei Medici di Torino (presidente Guido Giustetto) il quale ha indetto una conferenza stampa ieri nella nuova sede dell’Ordine in corso Francia (Villa Raby). Eloquente il titolo dato al comunicato che sollecitava all’incontro i giornalisti della stampa generalista e specializzata “Dentisti e legionellosi: perché non è un problema di salute pubblica”. La categoria si è subito fatta carico del problema istituendo un gruppo di studio su questa tematica per arrivare ai contenuti più recenti della letteratura scientifica.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Guido Giustetto, Presidente dell’OMCeO di Torino, Gianluigi D’Agostino, Presidente Cao, l’avvocato Roberto Longhin, Carla Maria Zotti, Associato di Igiene Generale e Applicata Università di Torino, Virginio Bobba, Presidente Andi-Torino, William Manuzzi, Presidente Suso-Torino, Vincenzo Macri, rappresentante Aio.

Dice Gianluigi D’Agostino. «Una prima considerazione da farsi è che la notizia è stata argomentata correttamente anche se molti lettori si saranno di sicuro fermati al titolo e all’inizio dell’articolo ricavandone un’impressione di allarme, assolutamente non giustificato, dalle evidenze scientifiche attuali. L’inchiesta nasce dalla notizia che un dentista torinese avrebbe contratto il batterio della Legionella inalandolo durante lo svolgimento della propria attività in studio: il professionista però, a quanto è dato sapere, potrebbe anche aver contratto la malattia in Spagna e non a causa dell’attività svolta presso il suo studio dentistico».

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