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“Santa alleanza” a Torino tra dentisti e specialisti del Centro Antifumo

La Stampa, domenica 22 maggio 2011.
Massimo Boccaletti

Massimo Boccaletti

mer. 22 giugno 2011

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Una “santa alleanza” è stata stipulata a Torino tra gli odontoiatri dell’Andi, guidati dal presidente torinese Agostino Neirotti, e gli specialisti del Centro Antifumo dell’ASL TO 2, diretto da Fabio Beatrice, primario otorino al San Giovanni Bosco.

Per la prima volta in Italia, come sottolinea giustamente l’articolo pubblicato con gran risalto da La Stampa di domenica 22 maggio, “gli odontoiatri vanno a lezione al Centro Antifumo per poter insegnare ai propri pazienti come abbandonare la sigaretta”.
Il primo incontro di formazione si è svolto sabato 21 al Centro Congressi dell’Unione Industriale, “ma entro l’anno – annuncia l’articolo – tutti i dentisti dell’Andi frequenteranno il corso”.
L’iniziativa colpisce giustamente per la sua novità, ma in fondo “il primo che osserva [o dovrebbe osservare, NdR] gli effetti del tabacco molto prima che quest’abitudine diventi una vera malattia – come spiega Neirotti – è proprio il dentista”.
Nell’articolo, Marco Accossato, giornalista de La Stampa, esperto di problemi medici, sottolinea a sua volta come “oltre ai rischi legati al tumore al polmone, è dimostrato che nei fumatori l’irrorazione di sangue alla bocca diminuisce di quattro volte, e qualsiasi banale patologia del cavo orale per un fumatore diventa invece un grande problema”.
L’osservazione e la pulizia dei denti sono i primi passi del nuovo rapporto dentista-paziente, che vede anche la consegna da parte del medico di un test in grado di misurare il livello di dipendenza dalla nicotina e di un altro per valutare la motivazione a smettere. Se, tuttavia, non bastano la buona volontà e l’applicazione di dieci “regole d’oro”, cui fa accenno l’articolo (come fissare, ad esempio, una data certa per smettere e rispettarla), il dentista dovrà aiutare con i suoi consigli chi cerca di interrompere. Sembra infatti che “il solo fatto di parlare con il medico del problema porti una certa percentuale di fumatori (dal 2 al 3%) a smettere senza bisogno di grandi sforzi”.
Consigli che possono essere anche a carattere alimentare: “Bere ad esempio un litro e mezzo di acqua al giorno – specifica l’articolo – aiuta a cancellare le tracce di nicotina”. Ma anche consigli sui farmaci da prendere e sullo stile di vita da adottare: “Ogni fumatore incallito tende a bere anche più alcool, più caffè e a nutrirsi con meno fibre perché questo comportamenti sono spesso associati come forme compulsive”.
 

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