Oggi i “triangoli neri” si chiudono con l’acido ialuronico

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Oggi i “triangoli neri” si chiudono con l’acido ialuronico

De Ore introduce in Italia il primo acido ialuronico per le papille.

La parola “estetica” è sulla bocca di tutti e molto spesso la ricerca del ringiovanimento e della bellezza sono associati all’acido ialuronico. Da tempo anche in odontoiatria sono state formulate diverse proposte per il trattamento delle labbra e dei tessuti periorali ma fino ad oggi non si era mai parlato dell’impiego dell’acido ialuronico (HA) per il trattamento degli inestetismi dei tessuti molli intraorali. Adesso alcuni autori propongono l’impiego dell’acido ialuronico per la chiusura dei cosiddetti “triangoli neri”, ovvero quegli inestetismi dovuti alle papille che non chiudono lo spazio tra i denti, e l’azienda De Ore ha introdotto in Italia un prodotto specifico per quest’applicazione.

«Il dr William Becker, che molti conoscono per essere stato uno dei pionieri della rigenerazione guidata dei tessuti in parodontologia – commenta il dott. Andrea Nicolis di De Ore – nel 2009 ha pubblicato un interessante studio clinico in cui ha valutato l’applicazione dell’acido ialuronico per la rigenerazione della papilla. Nello studio ha valutato il trattamento con HA in 14 pazienti che avevano deficienze papillari sia su denti naturali che su impianti. Otto pazienti hanno conseguito una chiusura superiore al 97% e cinque una chiusura superiore al 75%. L’aspetto interessante è che i casi monitorati fino a 25 mesi hanno mantenuto il risultato ottenuto».

«Spinta e motivata da questo studio – prosegue Nicolis – un’azienda tedesca, con la quale De Ore collabora, ha messo a punto una formulazione specifica dell’acido ialuronico con un prodotto chiamato Flex Barrier e un gruppo di clinici tedeschi ha preparato un protocollo applicativo in 3 step».
Il dott. Goetffert di Norimberga che ha proposto e pubblicato in Germania la “3 step technique”, sostiene che la tecnica consente di «ottenere una base stabile per consentire al corpo di rigenerarsi naturalmente. Nell’odontoiatria estetica moderna, dove pochi millimetri possono fare la differenza, una chirurgia mini invasiva è un concetto chiave».

Flex Barrier è acido ialuronico in siringa: per due terzi è cross linked, ovvero si riassorbe lentamente, mentre per un terzo non lo è. Questo consente non tanto di fare un mero effetto riempitivo, quanto di permettere all’acido ialuronico di esercitare la sua funzione di stimolo dei fibroblasti sia nell’immediato che nel tempo. Il protocollo prevede l’applicazione con tre iniezioni in gengiva non aderente, gengiva aderente e nella papilla, ed eventualmente si può optare per una seconda applicazione dopo circa tre settimane.

Per maggiori informazioni:
De Ore
Tel.: 045 6020924
info@deorematerials.com
www.deorematerials.com

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