Il Congresso Nazionale 2026 si svolgerà in una sede prestigiosa, l’aula magna dell’Università di Bari e celebrerà i 25 anni di AIOLA. Quali saranno i temi centrali dell’evento?
In passato abbiamo già organizzato due congressi a Bari, entrambi con ottimi risultati. Per questo, ci è sembrato naturale tornare in una sede istituzionale di prestigio per celebrare i 25 anni di AIOLA. Il programma sarà parzialmente rinnovato: ripercorreremo l’evoluzione della laserterapia fino a oggi, illustreremo lo stato dell’arte e presenteremo studi che daranno avvio alla ricerca dei prossimi cinque anni. Fondata nel 2001, AIOLA ha sempre scommesso sul futuro, anticipando i tempi e le tendenze. Il programma è già in fase di definizione a cura del Comitato Scientifico, che coincide con il Direttivo dell’Associazione, affiancato da autorevoli colleghi esterni. I temi principali spazieranno dalla ricerca allo sviluppo scientifico dei laser, dall’applicazione dei protocolli clinici a molti altri contenuti di rilievo.
Ci può anticipare qualcosa sul programma “innovativo” in fase di definizione?
Durante il congresso saranno previsti momenti dedicati all’applicazione pratica dei protocolli, con dimostrazioni in ambito odontoiatrico, di medicina estetica e di filosofia del volto… ma per ora non possiamo svelare di più.
Che ruolo avrà l’educazione continua – sia in presenza che on line – nei prossimi progetti dell’Associazione?
L’Educazione Continua, fortemente voluta da AIOLA fin dalla sua fondazione, continuerà a svilupparsi e migliorare. Il formato online si è dimostrato particolarmente efficace: i nostri “Lunedì di AIOLA” registrano un’ampia partecipazione, tanto da ispirare anche le aziende a organizzare seminari, persino nella fascia di mezzogiorno. A breve ripartiranno anche i corsi sul territorio, che AIOLA ha proposto per oltre 15 anni, quando ancora pochi – o nessuno – ne parlavano. Grande attenzione sarà inoltre riservata agli studenti AISO e agli specializzandi, per i quali sono previsti percorsi formativi dedicati.
In 25 anni, la laser terapia è passata da nicchia a realtà consolidata. Quali sfide restano da affrontare per una piena integrazione nella pratica clinica quotidiana?
Abbiamo vinto una battaglia importante: far comprendere ai colleghi che la laserterapia rappresenta un vantaggio non solo professionale e culturale, ma soprattutto economico. Abbiamo superato la barriera dell’incredulità e dell’ignoranza, stimolando le Università a includerla nei loro insegnamenti – e in tanti casi ci hanno bagnato il naso. Abbiamo spinto le aziende a migliorare, ridurre i costi e facilitare l’apprendimento dei protocolli. Oggi siamo arrivati al traguardo desiderato: la piena integrazione della laserterapia nella pratica quotidiana. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, in particolare ai giovani. A ogni congresso, come quello di Paestum 2024, possiamo ammirare numerosi poster e relazioni scientifiche realizzate da giovani colleghi, spesso in collaborazione con realtà internazionali, dall’Unione Europea fino alla Scuola di San Paolo in Brasile. È davvero un risultato straordinario.
Come descriverebbe oggi il posizionamento di AIOLA all’interno del panorama scientifico e associativo internazionale?
AIOLA è membro di importanti società scientifiche italiane, della WFLD e della FDI, e collabora attivamente con le principali associazioni scientifiche internazionali. In particolare, è in stretta sinergia con SILO, con cui condivide pienamente gli stessi obiettivi. Dal 2002 è partner del laboratorio LELO e dell’Università di San Paolo in Brasile, con cui realizza progetti scientifici comuni. L’associazione intrattiene rapporti diretti con le principali aziende di riferimento italiane ed europee e collabora con diverse università italiane sia nella ricerca sia nella divulgazione scientifica. Dai corsi di perfezionamento AIOLA, attivi dal 2001, sono usciti professionisti, insegnanti e ricercatori di alto livello, che oggi rappresentano un punto di riferimento nella laserterapia a livello mondiale. AIOLA intrattiene rapporti privilegiati con la stampa, sia italiana che internazionale, e ha sempre promosso valori quali senso del dovere, amicizia, onestà intellettuale e fratellanza. Durante la pandemia da Covid-19, AIOLA ha attivato un Call Center in Lombardia in collaborazione con Rotary International, ATS – AREU e la Regione Lombardia. In appena 48 ore, grazie alla nostra rete, sono state raccolte 130 adesioni da colleghi su tutto il territorio nazionale, oltre a 4 colleghi impegnati in un Master a New York. Abbiamo operato per tre mesi H24, offrendo supporto alla popolazione e alle istituzioni. Inoltre, AIOLA ha realizzato il Progetto Rocco, che ha coinvolto la cura di 720 pazienti post Covid presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in collaborazione con le istituzioni locali. Nel 2022, al Congresso di Budapest, abbiamo presentato il primo studio sui dati emersi dal post-Covid, lavoro che ha poi contribuito alle ricerche dell’Istituto Superiore di Sanità. Siamo partner di Change – ETS Onlus, impegnati a migliorare la salute nel Sud del mondo, e siamo i referenti per l’Ospedale di Ampefy e il dispensario di Sakatia in Madagascar. Ci occupiamo di reperire materiali e farmaci e di organizzare 5-6 missioni all’anno presso queste strutture, tutte autofinanziate dai partecipanti. AIOLA è stata tra le prime realtà a credere nell’Intelligenza Artificiale e, ancora prima, in una rivoluzione logistica e scientifica per i nostri studi. Continueremo a percorrere questa strada. Siamo partiti in 7 con un’idea comune – Balicchia, Calvani, Scarpelli, Cremona, Curti, Iaria e Maggioni – e siamo riusciti a realizzare tutto ciò che abbiamo descritto.
To post a reply please login or register