Una sfida vinta con grinta e visione: Alessia Murari racconta i 20 anni di Dental Tribune Italia

Alessia Murari è oggi l’Amministratore Delegato della Tueor Servizi, ma anche referente e responsabile commerciale per la Dental Tribune Italia che si colloca al secondo posto tra i 90 paesi in cui è presente la Dental Tribune International per numero di articoli letti nelle singole edizioni nazionali. In questi vent’anni ha assistito all’evoluzione del settore odontoiatrico, soprattutto in termini di comunicazione scientifica e di pubblicazioni.

Dr.ssa Murari, quando ha cominciato era molto giovane. Cosa ha pensato? Aveva paura?
Sì, abbiamo iniziato con tante incognite, ma anche con tantissimo entusiasmo. Era proprio vent’anni fa con il primo numero lanciato durante Expodental a Milano. Io, la dr.ssa Patrizia Gatto e gli altri collaboratori dell’epoca ci siamo buttati in questo mondo nuovo che allora conoscevamo poco. Più che paura in realtà eravamo un po’… incoscienti! Siamo arrivati lì pieni di entusiasmo e ci siamo ritrovati catapultati in questo mondo fantastico. Con il nostro primo numero in mano, abbiamo fatto anche un’inaugurazione proprio in occasione dell’evento.

E avete sorpreso tutti, anche la concorrenza.
Sì, i competitors sono rimasti stupiti! C’erano già altre pubblicazioni nel settore, ma noi non ci siamo lasciati scoraggiare. Abbiamo sempre portato avanti il nostro lavoro con determinazione. E così, negli anni, ci siamo evoluti sia come numero di pubblicazioni che come reputation nel settore dentale. Poi sono arrivati anche tutti i prodotti digitali.

Ma vent’anni fa c’erano già le sette riviste cartacee?
No, siamo partiti con una sola testata: Dental Tribune, che ancora oggi è il nostro mensile di punta. Poi, col tempo, abbiamo aggiunto le riviste specialistiche: prima gli inserti come Implant Tribune, Ortho Tribune, Hygiene Tribune, Laser Tribune, fino a coprire tutte le specialità. Successivamente seguendo le evoluzioni del settore, abbiamo introdotto anche i magazine come Implants, CAD/CAM Digital Dentistry, Aligners e Prevention. Ora stiamo per lanciare il nostro “ultimo bambino”: una rivista di medicina estetica odontoiatrica.

Lei è sempre “sul pezzo”, nonostante sia anche mamma, moglie... insomma, conciliare tutto non è facile.
Cerco di farlo al meglio! È sicuramente impegnativo, ma quando c’è passione si riesce a tenere tutto sotto controllo.

So che è molto brava nelle trattative commerciali. In vent’anni è diventata più esperta e forse anche più diplomatica. Però so anche che ha un rigore e una fermezza come poche. Le donne, in genere, sanno essere toste. Si riconosce in questo ritratto?
Abbastanza, direi di sì! Ho cominciato anche lì da zero, facendo tutta la gavetta. Oggi sono direttore commerciale per l’Italia e referente per le aziende a livello internazionale.

All’epoca aveva solo vent’anni … si sentiva un po’ sopraffatta?
Sì, un po’ sì. Ma ho avuto la fortuna di conoscere tante realtà aziendali, visitare siti produttivi, incontrare persone di valore. Alcuni clienti sono con noi da sempre, e con molti di loro si è creato anche un rapporto personale, di amicizia. In questo settore ci si vede spesso, tra congressi e fiere… alla fine ci si incontra più tra colleghi che con la propria famiglia!

Anche alla fiera di Colonia, la più grande del settore a livello mondiale, è andata così?
Sì, credo fosse la mia decima partecipazione all’ IDS di Colonia. È sempre emozionante, perché si vedono tutte le novità del settore. Inoltre anche in queste occasioni è bello incontrare le aziende italiane e i loro referenti poiché quando siamo all’estero tra italiani si crea sempre una solidarietà speciale.

Domanda un po’ intima: se potesse tornare indietro, rifarebbe tutto?
Sì, assolutamente. Sono soddisfatta di quello che abbiamo realizzato. È stata un’avventura nata un po’ alla cieca, come dicevamo, ma in questi vent’anni abbiamo costruito qualcosa di importante, frutto di tanto lavoro.

Quindi possiamo dire che ne va orgogliosa?
Sì, per me Dental Tribune Italia è come un figlio. Anche se la proprietà è della Dental Tribune International, per me è sempre stato un progetto “di famiglia”. Con il titolare, il signor Oemus, abbiamo un ottimo rapporto, più che amichevole.

È stato difficile farsi conoscere in Italia?
Moltissimo. Far conoscere un nuovo brand, entrare nelle associazioni scientifiche, collaborare con le aziende, con l’università, con i lettori, è stato impegnativo. Abbiamo sempre puntato ad essere molto capillari, partecipando a congressi grandi e piccoli in tutta Italia. Ma poi, le soddisfazioni sono arrivate.

Allora non posso che dire… Happy Birthday! E tanti di questi anni ancora.
Grazie infinite!