Cambiamenti genetici correlati al cancro nei fumatori

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Uno studio mostra i cambiamenti genetici correlati al cancro nei fumatori di sigarette elettroniche

Foto: Andrey_Popov/Shutterstock

mer. 17 aprile 2019

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Los Angeles, U.S.: nonostante la loro crescente commercializzazione, le sigarette elettroniche potrebbero tutto sommato non essere un’alternativa al fumo priva di rischi. Un recente studio ha mostrato che i fumatori di sigarette elettroniche sviluppano alcune tipologie del medesimo cancro correlato ai cambiamenti molecolari nei loro tessuti orali così come i fumatori di normali sigarette.

Nello studio i ricercatori della University of Southern California (USC) hanno analizzato l’espressione genetica nelle cellule epiteliali orali di un campione di 42 fumatori di sigarette elettroniche, 24 fumatori di sigarette normali e 27 non fumatori al fine di testare l’alterazione del gene, e in particolare come queste alterazioni nell’espressione genetica possano condurre al cancro. Entrambi i campioni, sia i fumatori di sigarette che quelli di sigarette elettroniche, hanno mostrato un’espressione anormale, o una deregolamentazione, in un vasto numero di geni connessi allo sviluppo del cancro. Circa il 26% dei geni deregolati nei fumatori di sigarette elettroniche sono gli stessi di quelli rivelati nei fumatori classici. Alcuni di questi geni trovati nei fumatori di sigarette elettroniche, ma non nei fumatori di normali sigarette, sono associati con l’insorgenza del cancro al polmone, all’esofago, alla vescica, alle ovaie e della leucemia.

«I dati esistenti mostrano che il vapore delle sigarette elettroniche non è solamente vapore acqueo come alcune persone credono» ha sostenuto l’autore, il Dr. Ahmad Besaratinia, Associate Professor of Research Preventive Medicine presso la Keck School of Medicine della University of Southern California. «Sebbene le concentrazioni degli agenti maggiormente cancerogeni nei componenti delle sigarette elettroniche siano decisamente più basse di quelli delle sigarette classiche, non c’è un livello sicuro all’esposizione ai fattori cancerogeni».

Il Dr. Besaratinia ha notato che i cambiamenti molecolari registrati nello studio non sono classificabili come cancro, e nemmeno come pre-cancro, ma piuttosto come una primo campanello di allarme di un processo che potrebbe eventualmente condurre al cancro se rimasto privo di cure. Gli scienziati stanno programmando di replicare lo studio con un campione più grande di soggetti e indagare i meccanismi che causano la deregolamentazione del gene.

Inoltre è in fase di lancio un altro studio in cui i fumatori classici passeranno alla sigaretta elettronica per osservare se si verifichino alcuni cambiamenti nella regolazione del gene dopo il cambiamento. «Per la maggior parte, i partecipanti allo studio sono curiosi proprio come noi di capire se questi prodotti sono sicuri» ha detto Besaratinia.

Lo studio, intitolato “Deregulation of biologically significant genes and associated molecular pathways in the oral epithelium of electronic cigarette users,” è stato pubblicato online nel primo numero di Febbraio 2019 dell’edizione dell’International Journal of Molecular Sciences.

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