OSLO, Norvegia: Sebbene la secchezza oculare e la xerostomia siano state entrambe studiate in modo indipendente, la loro relazione rimane relativamente inesplorata. Un recente studio, condotto in Norvegia su 150 sessantacinquenni selezionati a caso, ha pertanto esaminato questo nesso riscontrando una correlazione tra le due condizioni.
I ricercatori della Facoltà di Odontoiatria dell’Università di Oslo e della Norwegian Dry Eye Clinic hanno condotto in collaborazione lo studio trasversale, che fa parte di un progetto più ampio – lo studio OM65 – che cerca di fare luce sulla salute orale dei 65enni in Norvegia. I potenziali soggetti di studio sono stati scelti a caso dal registro fiscale norvegese e invitati a partecipare a un primo esame. Dei 460 partecipanti, solo 150 hanno partecipato al sottostudio a causa delle difficoltà derivanti dall’insorgenza della pandemia COVID-19.
Ogni partecipante è stato sottoposto a valutazioni soggettive e obiettive della secchezza oculare presso la Norwegian Dry Eye Clinic. Ciò ha comportato una serie di questionari e un esame clinico. Successivamente, i soggetti studiati sono stati esaminati a livello orale presso la clinica di ricerca della Facoltà di Odontoiatria dell’Università di Oslo e gli è stato chiesto di compilare un questionario aggiuntivo sulla frequenza della secchezza orale riscontrata. Sono state registrate anche le assunzioni xerogeniche di ciascun partecipante e le anamnesi di malattia sistemica.
Secondo gli autori dello studio, tra i partecipanti allo studio è stata riscontrata una significativa correlazione positiva tra la secchezza oculare e i sintomi della xerostomia. Gli esami hanno dimostrato che le due patologie coesistono patologicamente nel 4% dei soggetti dello studio, mentre quelli con patologie sistemiche presenti o pregresse presentavano con molta probabilità sintomi di secchezza oculare e xerostomia. Gli autori hanno anche osservato che «c’era una correlazione significativa tra i sintomi oculari e orali e il numero di droghe/farmaci xerogenici» utilizzati.
«La presenza di sintomi oculari e orali significativamente più gravi e di risultati orali oggettivi nei partecipanti con patologie sistemiche attuali o precedenti richiede una maggiore consapevolezza e un approccio interdisciplinare», concludono gli autori.
Lo studio, intitolato “The relationship between ocular and oral dryness in a cohort from the 65-year-old population in Norway”, è stato pubblicato online il 13 giugno 2022 su Scientific Reports.
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