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Un nuovo dispositivo orale consente ai pazienti di udire tramite la lingua

Da sinistra a destra: John Williams, professore d’ingegneria meccanica, Leslie Stone-Roy il docente di neuroscienze e il giovane laureato J.J. Moritz impegnati a realizzare un dispositivo per l’ascolto tramite lingua.

gio. 5 febbraio 2015

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FORT COLLINS (Colorado, USA) Circa 36 milioni di persone nei soli Stati Uniti soffrono di perdita dell'udito. Sebbene dispositivi acustici impiantati chirurgicamente siano efficacemente usati da molti anni, non tutti i pazienti possono beneficiare di tale intervento.

I ricercatori hanno ora sviluppato una nuova tecnologia che potrebbe aiutare i sordi a udire attraverso un fermo collocato nella bocca. La nuova tecnologia, sviluppata presso la Colorado State University, si basa su un auricolare Bluetooth che rileva i suoni e invia gli impulsi elettrici a un fermo con elettrodo. Premendo la lingua contro di esso, gli utenti percepiscono un impulso elettrico come un formicolio o una vibrazione.

La lingua come noto, contiene migliaia di nervi e il cervello è in grado, come sostengono i ricercatori, di decodificare informazioni complicate attraverso le sensazioni linguali. Attraverso un’apposita formazione imparerà quindi a trasformare impulsi specifici in parole, permettendo a lui o lei di "sentire" attraverso la bocca.

Dopo aver depositato un brevetto provvisorio per questo tipo di tecnologia, i ricercatori hanno avviato uno studio che mira a determinare quali aree della lingua rilevino gli impulsi elettrici e se differiscano da persona a persona. Nel corso della ricerca ai partecipanti sono stati posizionati elettrodi nella bocca per capire dove e quanto intensamente percepiscano gli impulsi.

Se la reazione nervosa apparirà coerente si potrà adottare un dispositivo orale standardizzato; in caso contrario, dovrà essere personalizzato, uno per paziente, il che potrebbe incidere sui costi. I ricercatori ritengono che l’ invenzione potrebbe diventare in futuro un'alternativa meno invasiva e più conveniente degli attuali impianti cocleari, considerati in tutto il mondo le protesi mediche maggiormente efficaci per il ripristino dell’udito in pazienti sordi o sordastri.

Tuttavia, non ogni paziente è candidato alla costosa procedura chirurgica, che appare rischiosa e tale da causare ulteriori danni alle cellule sensoriali dell'orecchio interno. Secondo i produttori di impianti cocleari, oltre 40.000 adulti e 30.000 bambini negli Stati Uniti hanno ricevuto tali impianti nel 2000 approvati dalla Food and Drug Administration. I ricercatori dell’Università del Colorado stimano che un paziente con impianto cocleare oggi sborsi almeno 100 mila dollari tra prescreening (visita preventiva), protesi, intervento e follow-up terapeutico.

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