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Sinergie tra odontoiatria e biorivolumetria: l’approccio terapeutico per tornare a sorriderSi

Gabriella Grassi

Gabriella Grassi

mer. 30 maggio 2018

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Per percepire la visione dell’odontoiatria quale percorso finalizzato al raggiungimento della salute e del benessere del paziente, si presenta un caso clinico che mostra i risultati prodotti dal lavoro combinato tra odontoiatria intra orale ed extra orale.

Per perseguire tale obiettivo è necessario modificare l’approccio al paziente già in prima visita, ascoltando i suoi bisogni e rendendolo edotto sui benefici che la sinergia fra medicina intra orale ed extra orale può produrre sulla sua salute e sul suo benessere. Affinché tale messaggio possa essere colto è essenziale acquisire i mezzi ed una formazione necessaria. Ciò che si vuole comunicare deve scaturire da un oculato lavoro di dedizione al paziente e di cura del particolare; di fatto ci si trova in presenza di una metodica di intervento e di approccio clinico innovativa. Muta la visione del paziente, non inteso più come individuo che necessita di sole cure, bensì come persona che riceve dal medico risposte di salute e di benessere studiate sui suoi bisogni esclusivi.

Un modo dunque per renderlo unico e per offrirgli un piano terapeutico adatto alle sue richieste, fossero anche non espresse direttamente ma avvertite tramite “l’ascolto attivo” delle sue parole. Questa è la sottile differenza tra curare e prendersi cura dei pazienti. Tale approccio, ormai affermatosi tra i professionisti del settore che agiscono nell’ambito della medicina extra orale, trova riscontro nei numerosi convegni dedicati che sono stati organizzati negli ultimi anni. Di fatto questo sarà anche il tema dell’ottavo Congresso internazionale Poiesis che si svolgerà il prossimo 9 giugno a Verona, dal titolo “La gestione del paziente di estetica nello studio odontoiatrico: clinica, psicologia e comunicazione”.

Tornando nel merito della questione, dunque, svolti gli interventi necessari nell’intra orale, si procede ad una descrizione del piano terapeutico, di valutazione ed analisi estetica del viso e del sorriso, per stabilire come un simile approccio clinico porti risultati sul piano pratico, il tutto per tener fede alle aspettative ed all’affidamento che si riserva nello specialista. Successivamente si presenterà un caso clinico rappresentativo dei benefici che l’equilibrio tra trattamenti protesici dentari e biorivolumetria periorale, nelle zone del terzo medio e inferiore del viso, producono sul paziente alla luce delle esigenze di benessere che lo stesso ci rappresenta.

Materiali e metodi

Estetica facciale: analisi estetica del viso e del sorriso
Nella routine clinica eseguiamo l’analisi del viso e del sorriso dei nostri pazienti evidenziando gli aspetti che siamo consapevoli di poter migliorare in base alle nostre conoscenze ed abilità cliniche. Le conoscenze in ambito odontoiatrico intraorale associate all’extra-orale ci consentono di valutare il paziente in modo più completo e di offrire soluzioni terapeutiche appropriate. Nella moderna odontoiatria quindi cambia e si amplia il colloquio della prima visita. All’esame intra-orale completato da foto, radiografie e rilievo di modelli di studio, si aggiunge la documentazione extra-orale, con le foto di viso e sorriso ed i video per la raccolta di informazioni della mimica facciale.

Analisi estetica del viso
Il viso deve essere valutato nella sua interezza anche se i territori di interesse del medico odontoiatra dal punto di vista terapeutico sono il terzo medio ed il terzo inferiore.

L’analisi facciale include:
a) analisi delle proporzioni del viso a livello dei tessuti molli e dei tessuti duri;
b) analisi della cute;
c) analisi della qualità espressiva del viso (attività mimica in statica e dinamica, postura).

Analisi delle proporzioni
Nella prassi odontoiatrica ortodontica e protesica raccogliamo costantemente informazioni sulla forma, sulle proporzioni e sulle simmetrie del viso. Dividiamo il volto in 3 terzi (terzo superiore, terzo medio, terzo inferiore) passando poi alla valutazione degli angoli facciali (angolo frontonasale [115°-130°], angolo naso-labiale [85°- 105°], angolo labio-mentale [110°-130°], angolo della convessità facciale [170°], angolo della proiezione malare [150°]). Dopo aver valutato le proporzioni del viso ed aver acquisito un’idea delle zone non in armonia osserviamo le regioni estetiche del viso, focalizzando la nostra attenzione sulla regione orale per valutare in visione frontale e laterale la forma e le proporzioni delle labbra a riposo ed il rapporto con i tessuti circostanti. Osserveremo poi il rapporto tra il labbro superiore ed inferiore nonché l’analisi del vermiglio e del labbro bianco in tutte le loro componenti.

Analisi dell’aspetto della superficie cutanea
L’aspetto della superficie cutanea merita una valutazione attenta. Consideriamo: colore della pelle, l’elasticità, il fototipo, la texture, il tipo di pelle, lo spessore della cute, presenza di discromie, presenza di lesioni o neoformazioni, la presenza e la distribuzione di nei, la presenza di rughe superficiali e profonde, valutazione del crono e del fotoaging.

Analisi della qualità espressiva del viso
L’unicità di ogni volto si valuta anche in dinamica oltre che in statica. Consideriamo: la mimica, l’attività della muscolatura del viso e del collo, la postura della testa, lo sguardo, il sorriso. _Analisi facciale integrata L’analisi dei tessuti molli viene integrata con la tradizionale analisi dentale e funzionale applicando i criteri valutativi che utilizziamo sia per le riabilitazioni protesiche che per le terapie ortodontiche e/o ortopediche.

In visione frontale:

_ valutazione dell’esposizione incisale a riposo;

_ Determinazione della linea mediana dentale in rapporto all’arco di cupido ed alla linea mediana del viso;

_ Determinazione del piano occlusale.

In visione laterale:

_ Determinazione della dimensione verticale;

_ Inclinazione degli incisivi superiori;

_ Classe di ANGLE;

_ OVJ;

_ OVB;

_ II.

Analisi estetica del sorriso
L’espressione di un volto è strettamente connessa al sorriso e la qualità del sorriso ne condiziona fortemente l’attrattività. Studiare l’anatomia del sorriso significa studiare tutte le componenti che, sia in statica che in dinamica, ne condizionano l’aspetto finale. Le strutture coinvolte nel sorriso sono i tessuti molli peri-orali, i muscoli, le gengive, i denti. Uno degli elementi più importanti di valutazione dell’estetica del sorriso è la posizione della “Linea del Sorriso” con la valutazione dell’esposizione della corona clinica degli incisivi superiori. Passiamo poi alla valutazione della linea mediana dentale, dei margini gengivali, dei margini incisali e delle embrasures interdentali, della proporzione delle larghezze delle corone delle aree di contatto, dell’inclinazione dell’asse lungo dei denti, dei corridoi buccali, del piano incisale, dello smile arc, rapporto tra i margini incisali superiori e labbro inferiore… e poi ancora… forma, colore e posizione dei denti, aspetto e trama dello smalto.

Caso clinico

Paziente C.Z.

Anamnesi medica-odontoiatrica-estetica

_ Pz. aa. 82 in terapia anticoagulante (coumadin), terapia anti-ipertensiva;

_ Pregresso intervento di sostituzione valvolare;

_ Foci dentari multipli;

_ Presenza di protesi incongrua sup.;

_ Residui radicolari inf.;

_ Fototipo III;

_ Glogau IV;

_ No discromie;

_ Dislocazione fat-pads;

_ Bordo mandibolare irregolare;

_ Asimmetria labbro superiore.

Bisogni del paziente

_ Labbra simmetriche;

_ Vuole sentirsi libera di sorridere;

_ Vuole masticare.

 Piano di trattamento intra-orale

_ Chirurgia muco-gengivale;

_ Terapia conservativa di tutti gli elementi dentari presenti (endodonzia più bild-up);

_ Protesi fissa su denti naturali sup. ed inf.;

_ Ripristino dimensione verticale, dell’OVJ e dell’OVB.

 Piano di trattamento extra-orale

_ Soft peel;

_ 12 RF + 12 IPL;

_ Biorivolumetria terzo medio ed inferiore.

NOTA: Sia per la terapia intra che extra-orale la pz. esegue ctr INR per verificare il rispetto del range terapeutico.

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