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Sinergia rigenerativa in medicina estetica: RF-Needling, esosomi, peptidi e i potenziali effetti sui telomeri

Fig. 1 - Modalità di penetrazione intradermica degli aghi del needling RF (Fonte: Eunsung Global).
Giovanna Perrotti, Lake Como Institute

Giovanna Perrotti, Lake Como Institute

lun. 22 settembre 2025

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Il microneedling frazionato con radiofrequenza si basa sull’inserimento controllato di aghi che veicolano energia termica nel derma profondo, attivando così la produzione di nuovo collagene (neocollagenesi) e migliorando l’architettura della pelle (Fig. 1).

Diversi studi clinici hanno confermato la sua efficacia nel trattamento delle rughe, delle cicatrici da acne e nel miglioramento della texture cutanea (Fig. 2). I microcanali creati durante il trattamento, oltre a stimolare i fibroblasti, rappresentano una via di accesso ideale per la veicolazione transdermica di attivi biologici come esosomi e peptidi.

Gli esosomi, vescicole extracellulari derivate da cellule come i fibroblasti o le cellule staminali, sono ricchi di microRNA, proteine regolatorie e fattori di crescita. Agiscono come messaggeri molecolari, in grado di modulare le risposte infiammatorie, ridurre l’attività delle MMP e stimolare la sintesi di procollagene di tipo I (Fig. 3). Ad esempio, uno studio pubblicato su Stem Cell Research & Therapy1 (Hu et al., 2022) ha dimostrato che gli esosomi derivati da fibroblasti dermici sono in grado di ridurre significativamente l’espressione di MMP-1 e aumentare la produzione di collagene nei fibroblasti umani in coltura. Altri lavori, come quello di Oh e collaboratori (2022)2, hanno mostrato che esosomi derivati da cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) possono proteggere la pelle dal danno UVB, aumentando la sintesi di collagene e riducendo l’apoptosi cellulare.

In ambito clinico, uno studio pubblicato nel 2023 sul Journal of Cosmetic Dermatology3 ha valutato gli effetti della combinazione di microneedling frazionato e esosomi in uno studio split-face della durata di 12 settimane, osservando un miglioramento significativo della qualità della pelle, della dimensione dei pori e della luminosità. Anche il recente studio pilota pubblicato nel giugno 20254 sul trattamento needling e applicazione topica di esosomi di origine vegetale ha riportato effetti positivi visibili sulla texture e sull’idratazione cutanea. Altri autori hanno sperimentato con successo l’uso di esosomi derivati da cellule vegetali, come quelli estratti da cellule staminali di rosa, nel trattamento del melasma e dell’acne, dimostrando un effetto antinfiammatorio e riequilibrante.

A questi si aggiunge il crescente interesse per l’uso topico dei peptidi biomimetici, piccoli frammenti proteici capaci di interagire con specifici recettori dei fibroblasti per stimolare la sintesi di collagene, migliorare la tonicità cutanea e favorire la riparazione dei tessuti. Una revisione sistematica del 2024 ha raccolto e analizzato 18 studi clinici sull’uso topico di esosomi e peptidi, confermando l’efficacia combinata di questi attivi nel miglioramento dell’aspetto cutaneo, anche se sono ancora necessari ulteriori dati per standardizzare i protocolli.

L’elemento più interessante di questo approccio combinato risiede proprio nella sinergia tra stimolo meccanico e termico (indotto dal RF-needling) e biostimolazione biologica (mediata da esosomi e peptidi). I microcanali generati dalla radiofrequenza frazionata rappresentano una porta d’ingresso che consente agli esosomi e ai peptidi di raggiungere più facilmente il derma, dove possono esplicare la loro azione rigenerativa. Secondo recenti dati pubblicati su Aesthetic Dermatology and Surgery5, l’applicazione combinata ha mostrato una maggiore efficacia rispetto ai trattamenti singoli in termini di aumento di densità del collagene, riduzione dell’eritema post-trattamento e miglioramento soggettivo da parte dei pazienti.

Nonostante i risultati promettenti, è necessario sottolineare che molti degli studi finora disponibili sono di tipo osservazionale o pilota, spesso con campioni ridotti e follow-up limitati. La mancanza di standardizzazione sui protocolli di applicazione, sulla fonte e concentrazione degli esosomi, così come sulla sequenza e durata dei trattamenti, rappresenta ancora un limite alla loro diffusione su larga scala. Servono quindi studi randomizzati controllati che possano confermare l’efficacia e la sicurezza di questi protocolli combinati, idealmente accompagnati da valutazioni oggettive come biopsie, dosaggio di marker molecolari (es. TGF-β, Caveolina-1) e studi longitudinali.

Recentemente, la ricerca in medicina rigenerativa si è interessata anche alla possibile influenza dei trattamenti estetici non invasivi sulla biologia cellulare più profonda, in particolare sulla lunghezza dei telomeri. I telomeri, sequenze ripetute di DNA situate all’estremità dei cromosomi, sono indicatori della senescenza cellulare e si accorciano progressivamente con l’età e lo stress ossidativo. Una lunghezza telomerica maggiore è stata associata a un migliore stato di salute, a una maggiore capacità rigenerativa e a un invecchiamento biologico più lento. Gli studi della professoressa Immaculata De Vivo, docente di medicina alla Harvard Medical School, hanno dimostrato come alcuni interventi sullo stile di vita – tra cui la riduzione dello stress, una dieta antinfiammatoria e l’attività fisica regolare – siano associati a una maggiore lunghezza telomerica e a un’espressione aumentata della telomerasi, l’enzima in grado di riparare i telomeri6.

Sebbene manchino ancora studi diretti sull’effetto del microneedling con radiofrequenza e dell’uso di esosomi e peptidi sulla lunghezza dei telomeri cutanei, è plausibile ipotizzare che la riduzione dello stato infiammatorio cronico della pelle, la stimolazione delle vie di riparazione del DNA e l’induzione di fattori di crescita possano contribuire indirettamente a un rallentamento del processo di accorciamento telomerico nei fibroblasti dermici. L’effetto combinato di una rigenerazione strutturale e di un ambiente cutaneo più giovane e meno infiammato potrebbe quindi avere benefici anche a livello molecolare, aprendo scenari futuri di ricerca sul ringiovanimento cellulare vero e proprio (Fig. 4).

 

Bibliografia

  1. Hu S. et al. Dermal fibroblast-derived exosomes promote collagen synthesis and skin regeneration. Stem Cell Res Ther. 2022.
  2. Oh M. et al. Human induced pluripotent stem cell-derived exosomes protect human skin fibroblasts from UVB-induced photoaging. J Invest Dermatol. 2022.
  3. G.H. Park, H. Hoon Kwon, J. Seok , S. Hoseong Yang, J. Lee, B. Chul Park, E. Shin, K. Young Park. Efficacy of combined treatment with human adiposetissue stem cell-derived exosome-containing solution andmicroneedling for facial skin aging: A 12-week prospective,randomized, split-face study. Journal of Cosmetic Dermatology 2023.
  4. Wan J, Yoon SE, Yi KH. The Efficacy of Combined Exosome and Microneedling Treatment for Facial Pore Reduction and Skin Texture Improvement. Plast Reconstr Surg Glob Open. 2025 Jun 5;13(6).
  5. Aesthetic Dermatology and Surgery. Combined approach to dermal rejuvenation with RF microneedling and exosomes. 2024.
  6. De Vivo I. et al. Telomere length and health outcomes: a review. Lancet Oncol. 2020.
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