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Semplificazioni: il ministro Madia arruola i professionisti impegnati nel segnalare online le norme “rottamabili”

gio. 3 luglio 2014

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Dall’incontro a Roma (1° luglio) tra il ministro Marianna Madia e la Confprofessioni, emerge il ruolo fondamentale dei professionisti nel contrasto alla burocrazia, mentre continua la consultazione online dei professionisti italiani per “rottamare le norme inutili”.

Il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, arruola i liberi professionisti per snellire tempi e procedure amministrative. È emerso durante l’incontro con Confprofessioni, svoltosi il 1° luglio a Roma presso la sede del ministero. «Abbiamo illustrato la nostra road map per la semplificazione, che il ministro Madia ha accolto con grande interesse – dice il presidente Confprofessioni, Gaetano Stella in un comunicato – Abbiamo colto la volontà di contrastare i nodi burocratici che ogni giorno i professionisti devono affrontare nel rapporto con la PA, le imprese e i cittadini. Il ministro apprezza il ruolo dei professionisti nel processo di snellimento ed è disponibile ad avviare un confronto sulla nostra Campagna sulla semplificazione».

Intitolata “Rottamiamo le norme inutili” e lanciata qualche giorno fa, è una consultazione online aperta a tutti i liberi professionisti per segnalare sul sito di Confprofessioni norme e adempimenti burocratici “da rottamare”. «Ci siamo impegnati a consegnare gli esiti della consultazione telematica prima della pausa estiva – dice Stella – per cominciare a ragionare su proposte concrete di semplificazione».

Altro fronte aperto riguarda la possibilità di intervento su diverse aree professionali. «Nel campo dell’edilizia – continua – si potrebbe avviare una mappatura sul territorio italiano, dei tempi del rilascio dei permessi di costruire e delle autorizzazioni ambientali e sismiche, individuando in tal modo Comuni e Regioni virtuosi nel rilascio da proporre come modelli di best practice».

In ambito sanità «Si potrebbero mappare tempi e costi sociali a carico dei cittadini per la prenotazione di prestazioni specialistiche ed esami diagnostici – conclude Stella – individuando interventi mirati di semplificazione».

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