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Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin interviene al Convegno “La questione odontotecnica oggi” venerdì 29 aprile, all’Auditorium Ministero della Salute

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M. Troiani, il Presidente Antlo M. Maculan, Il Ministro B. Lorenzin e il Gen. F. Condò.
Patrizia Gatto

Patrizia Gatto

lun. 2 maggio 2016

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La partecipazione promessa è stata mantenuta, nonostante gli impegni e il Consiglio dei Ministri. Per la prima volta un Ministro della Salute partecipa a un Convegno di odontotecnici, rappresentanti da tutte le regioni italiane e per la prima volta al Ministero della Salute.

L’intervento è stato richiesto personalmente dal Presidente dell’Associazione Nazionale Laboratori Odontotecnici, Massimo Maculan, nel corso di un incontro nei giorni precedenti, in presenza del Gen. Franco Condò, Consigliere per l’Odontoiatria, durante il quale si sono illustrati i temi del convegno e la partecipazione di tutti i soggetti della filiera dentale, che occupa circa 150.000 addetti.

Il Ministro, sorridente e cordiale, spiega di aver accettato l’invito «in quanto siete una branca importante all’interno dell’odontoiatria». In poche parole rassicura il pubblico odontotecnico su alcuni dei temi oggetto del convegno, quali il DDL Lorenzin, che ha finito l’iter in Commissione Igiene e Sanità del Senato, contenente una norma precisa e stringente sull’abusivismo e il riordino delle professioni sanitarie. Il Ministro Lorenzin ricorda che il Ministero ha accettato di lavorare in sinergia riguardo alla normativa sui device, nodo cruciale contenuto nella relazione introduttiva di Maculan, e auspica una analoga collaborazione con gli odontotecnici all’interno dei Lea.

Rivolgendosi alla platea composta da alcuni rappresentanti dei dentisti, igienisti, universitari, assistenti alla poltrona, l’industria del dentale, stampa di settore, il Ministro Lorenzin dichiara apertamente che la salute del cavo orale è stata sottovalutata e trascurata, a causa della crisi oltre che nella gestione e programmazione di intervento nelle regioni. Le ristrettezze delle cure hanno avuto come immediata conseguenza un aumento del cancro orale. Pertanto è previsto un incremento della cura del cavo orale nei Lea, per difendere le categorie più deboli: bambini e persone abbienti.

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Soddisfatto Maculan nel salutarla che, insieme all’aiuto del perseverante Dott. Troiano e di tutta la dirigenza Antlo, ha ottenuto un indubbio successo. L’invito all’unitarietà è stato unanime, nonostante le indispensabili divergenze tra le parti: tutti disponibili, nei loro interventi, a dirimere con il dialogo qualsiasi conflitto con l’obiettivo comune di favorire l’accesso alle cure odontoiatriche dei cittadini, nell’interesse dei pazienti, sia per etica e diritto costituzionale . In ultima analisi questa è anche la conditio sine qua per garantire continuità, qualità e prosperità per i 150.000 circa addetti ai lavori del comparto dentale.

Tra i delegati delle altre categorie intervenuti, la Presidente dell’Aidi, Antonella Abbinante e il Segreterio Generale Siaso, Fulvia Magenga entrambe per la prima volta invitate a parlare a un convegno degli odontotecnici. Per gli odontoiatri è intervenuto Pierluigi Delogu, Presidente Aio, e per l’Industria Alessandro Gamberini, Presidente della Fide e Promunidi.

Il Convegno, introdotto da un’ampia relazione di Massimo Maculan, disponibile nelle cartelline congressuali, a cui rinviamo per gli approfondimenti in altri articoli, ha riguardato un’ampia analisi della quarta rivoluzione industriale “industry 4.0”, come recentemente nominata a Davos al World Economic Forum. Di particolare interesse per la professione odontotecnica i risvolti della “manifattura additiva” ovvero delle stampanti 3D e i problemi relativi ai dispositivi, la cui normativa oggi si riferisce solo alle manifatture sottrattive, mentre rimane il nodo delle circolari e sui dispositivi prodotti con Cad Cam.

Non sono mancati i temi cari all’Antlo quali il superamento della crisi strutturale dell’odontoiatria, le vicende sulla lotta all’abusivismo e al prestanomismo, il profilo professionale e il gruppo tecnico delle professioni non cliniche e in ultimo la contrazione della professione odontotecnica. Massimo Maculan conclude: «Lasciamo da parte il poco che ci divide ed insieme lavoriamo per il molto che ci unisce, a cominciare da far tornare i pazienti a curarsi i denti».

Letio Magistralis a cura dell’On. Giorgio La Malfa dal titolo “Un’altra Europa”, interessante excursus storico delle origini e dei perché dell’Europa viste da un economista fortemente keynesiano, mentre gli Onorevoli Alessandro Pagano e Marco Rondini intervengono sottolineando quanto è stato l’interessamento riservato alle richieste degli odontotecnici, riferendosi agli emendamenti al DDL Marinello. Anche Roberto Rosso è intervenuto fornendo un po’ meno numeri del solito e rinviando alle analisi che saranno presentante al prossimo Expodental a cura dell’Unidi, e sollevando alcune delle questioni che secondo la Keystone, società di cui è Presidente, sono i focus che riguardano l’odontotecnica e quali le domande e le risposte che deve farsi il laboratorio italiano, per continuare ad esistere come azienda.

Se la condizione fondamentale è che ci siano i pazienti, lo sono altrettanto le capacità di investimento del laboratorio e di associarsi tra piccolo laboratori per resistere su un mercato dove il concorrente in realtà non è il dentista che ha acquistato il Cad Cam, quanto l’industria, mentre dall’indagine risulta che sia in Italia che all’estero i dentisti sono convinti che la protesi tradizionale continuerà ad esistere.

Il Generale Condò, Consulente del Ministero della Salute, conclude il Convegno riguardo i manufatti protesici sostenendo che fare delle Linee Guida in cui si precisi che il manufatto deve passare dalle mani dell’odontotecnico, a tutela dei pazienti, sono la condizione per non fare “sparire” la categoria. Anche la riforma del Titolo V e l’esito del referendum potranno agevolare la rivisitazione del profilo. Ringrazia Maculan per l’apertura a tutte le componenti: «Chi si sottrae al confronto non opera nella direzione di risolvere la palude in cui l’odontoiatria si sta avvitando». Le motivazioni per cui non sono state accolte la proposta di una Conferenza sul Dentale, non gli sono chiare. L’augurio è che, per trovare delle buone soluzioni ed essere più forti, ci sarà la partecipazione unanime comprensiva degli assenti odierni al convegno Antlo.

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