DT News - Italy - Salerno, l’ultima contraddizione della formazione odontoiatrica. Il CdL di Salerno è nato, ma sapremo ora come mantenerlo?

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Salerno, l’ultima contraddizione della formazione odontoiatrica. Il CdL di Salerno è nato, ma sapremo ora come mantenerlo?

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m.boc

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gio. 23 luglio 2015

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Pubblichiamo “il grido di dolore” degli studenti di Odontoiatria italiani profferito con una passione ed un linguaggio che potrebbero facilmente etichettarsi come “giovanili” ma che in realtà coinvolge tutti gli attori della scena odontoiatrica. Nessuno escluso.

Italia, il Paese delle contraddizioni: non si perde l’occasione per continuare a dimostrarlo e mai come in questi ultimi anni, la realtà odontoiatrica ne è uno degli esempi più lampanti. Con questa premessa si vuole, ovviamente, sottolineare l’ultimo clamoroso episodio che ha coinvolto l’ambito della formazione odontoiatrica: l’apertura del nuovo corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria a Salerno. Anche se di “nuovo” ha ben poco.

La sede, al momento fatiscente (cit. “La città di Salerno”) con la prospettiva di (non) formare altri 10 studenti, si preannuncia a diventare il terzo corso di laurea della Regione Campania, nonché il 35° in Italia: più della Germania e più del doppio della Francia. Un record europeo. Negativo purtroppo.

Non bisogna certo essere Premi Nobel o dei Ministri di fama internazionale per capire come, in una situazione economica complessa come quella che stiamo attraversando, sia estremamente necessario ottimizzare le risorse. L’obiettivo è la creazione di pochi centri d’eccellenza deputati alla formazione odontoiatrica, capaci di presentare professionisti competenti al mondo del lavoro, evitando di frammentare le spese su un grande numero di CdL, troppi senza le infrastrutture necessarie per svolgere il loro compito.

Non è la prima volta che l’AISO si esprime in questi termini, spesso condivisi dalle associazioni dei professionisti e dallo stesso Collegio dei Docenti, in particolare dal Presidente, Enrico Gherlone, proprio durante l’ultima assemblea nazionale dell'Aiso. Questa considerazione era già stata sottolineata agli Stati Generali dell’Odontoiatria svoltisi nel 2014 e nella seconda convocazione di qualche giorno fa, cui l'AISO ha preso parte.

Sembra siano stati fatti più passi indietro che in avanti e che le orecchie di chi dovrebbe risolvere questa situazione siano sorde ai richiami. Agli Stati Generali di qualche giorno fa non abbiamo esitato ad esternare il nostro disappunto, per avere ancora una volta promesse di disponibilità alla risoluzione del problema. Contiamo ora in risultati tangibili.

Non è nostro interesse avere la facoltà dietro casa, che la nostra laurea sia solo un foglio di carta, non chiediamo numero chiuso per salvaguardare la “lobby dei dentisti”. Chiediamo un’Università capace di renderci professionisti abili, medici con valori etici e competenze tali da rispettare il paziente, consapevoli di poterlo curare nel migliore dei modi, ribadendo come solo docenti di alto livello ed infrastrutture adeguate possano garantire questo risultato. Non può continuare questa finta sordità, siamo stufi di vivere nel Paese delle contraddizioni.

L’Associazione Italiana Studenti di Odontoiatria (AISO)

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