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Reazioni avverse a farmaci in odontoiatria (ADR-O): come si deve comportare il team odontoiatrico

Redazione Tueor Servizi

Redazione Tueor Servizi

lun. 12 febbraio 2024

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Spesso all’interno del team odontoiatrico non vi è un’adeguata conoscenza e consapevolezza in relazione alle principali reazioni avverse da farmaci, che in molti casi possono essere sottovalutate o non riconosciute causando dei ritardi nella diagnosi e nel trattamento. Per affrontare questo tema abbiamo il piacere di intervistare la Prof.ssa Giuseppina Campisi, responsabile scientifica del progetto multiregionale AIFA “Reazioni avverse a farmaci in odontoiatria” e promotrice del workshop che si terrà a Torino il 23 febbraio presso la Dental School.

Buon giorno Prof.ssa Campisi, in quanto responsabile scientifica del progetto “Reazioni avverse a farmaci in odontoiatria”, ci potrebbe indicare in qual misura questo argomento sia conosciuto all’interno del settore odontoiatrico? Avete riscontrato delle carenze in questo ambito?
Intanto grazie per questo spazio di attenzione. Il tema delle reazioni avverse e le sue conseguenze sulla qualità di vita dei pazienti è veramente poco conosciuto in seno all’Odontoiatria Europea, ma ancor di più a quella Italiana. I dati delle categorie sanitarie che segnalano eventi avversi a farmaci sulla webpage apposita di AIFA pongono molto in basso alla graduatoria gli odontoiatri e gli igienisti dentali. In sintesi, il problema è riconducibile a 3 aree di miglioramento professionale: 1) riconoscimento clinico delle reazioni avverse a farmaci in odontoiatria (ADR-O); 2) sensibilizzazione del professionista della salute orale (odontoiatra e igienista dentale) alla doverosa procedura della segnalazione ad AIFA; 3) corretta comunicazione con il paziente (anch’Egli soggetto attivo nella segnalazione su pagina AIFA a lui/lei dedicata) e con il medico prescrittore del farmaco associato alla ADR-O.

Quanto è rilevante la capacità del team odontoiatrico di saper riconoscere e segnalare tempestivamente le reazioni avverse a farmaci sia per un corretto piano di cura del paziente sia per la sua qualità di vita?
 
Come detto, è la parte più importante, con l’aggravante che il cavo orale (mucosa orale, denti e ossa mascellari) è tra i siti più colpiti da ADR-O associate a farmaci di comune utilizzo come per es. anti-infiammatori, anti-ipertensivi, beta-bloccanti, antibiotici, ipoglicemizzanti, antipsicotici, ansiolitici, anti-riassorbitivi, antidepressivi o chemioterapici.

Ritiene che il “professionista della salute orale” debba avere un’adeguata conoscenza farmacologica considerato anche il particolare invecchiamento della popolazione italiana?
Assolutamente vero, il paziente ultra-sessantenne è molto spesso in pluri-patologia e poli-farmacia e tale condizione anamnestica deve essere accuratamente registrata e aggiornata presso lo studio odontoiatrico, essere patrimonio attivo delle scelte terapeutiche e del monitoraggio della salute orale del paziente.

A suo avviso, questo focus viene approfondito in maniera corretta in ambito accademico?
Nei CdS di Odontoiatria il tema delle ADR-O dovrebbe essere sempre presente nella cosiddetta Scheda di Trasparenza del modulo di Patologia Speciale Odontostomatologica o di Medicina Orale. Spesso tale modulo non è nella parte finale del Corso di Laurea, ma al terzo o quarto anno e quindi non viene percepito come prontamente fruibile dallo studente che ritiene più vicini alla futura professione i moduli degli ultimi anni del Corso. Inoltre, purtroppo, il riconoscimento clinico delle lesioni orali, ancor prima della loro conoscenza etiopatogenetica e della diagnosi differenziale, è uno dei nodi centrali del mancato riconoscimento precoce anche di lesioni importanti come quelle potenzialmente maligne. La Società Italiana di Patologia e Medicina orale ha da sempre cercato di investigare metodologie didattiche che possano migliorare le skill diagnostiche dello studente e del giovane professionista. Potrebbe essere importante che i CdS italiani di Odontoiatria e di Igiene dentale propongano, ognuno nella propria autonomia, un Modulo di Didattica Opzionale dedicato proprio alle ADR-O. Quello che il Progetto multi-regionale (Sicilia, Campania, Piemonte) finanziato da AIFA sta facendo è di estendere agli studenti italiani anche di Medicina e Chirurgia e di Farmacia la possibilità di partecipare alla FAD gratuita (dal 1° febbraio al 31 dicembre 2024 con 10 ECM per le 4 categorie di professioni sanitarie) sul tema delle Reazioni Avverse a Farmaci in Odontoiatria (ulteriori info cliccando QUI); per iscriversi alla FAD (anche come studente) si deve richiedere il codice di attivazione sulla landing page dedicata – cliccando QUI, poi, all'indirizzo e-mail indicato verranno inviate tutte le informazioni necessarie; infine, saranno fruibili i servizi di consultazione dell’Atlante di ADR-O e delle tavole sinottiche dei farmaci e i 30 test gratuiti del self-e-learning su ADR-O (https://giuseppinacampisi.it/introduzione-al-progetto-aifa-per-odontoiatria/).

Quale supporto possono fornire le nuove tecnologie?
Dopo esserci impegnati nelle attività su descritte e aver organizzato il Workshop a Torino (https://www.enjoyevents.it/eventi/adr-in-odontoiatria-adr-o-reazioni-avverse-a-farmaci-stato-dellarte-e-prospettive/) dove faremo il punto di sintesi delle attuali conoscenze, abbiamo pensato utile per affiancare il professionista della salute nel mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite, di progettare una piattaforma on-line per teleconsulti gratuiti a beneficio dei colleghi odontoiatri, medici e igienisti dentali, in presenza di lesioni oro-dentali di sospetta natura ADR-O; il servizio sarà garantito grazie a 3 contratti libero-professionali affidati a odontoiatri esperti in medicina orale e alla supervisione dei dirigenti odontoiatri della UOSD di Medicina orale con odontoiatria per pazienti fragili della Azienda Ospedaliera Universitaria; a Marzo questo servizio (MedOral), come ultimo prodotto previsto dal progetto multi-regionale AIFA, sarà lanciato dal Policlinico di Palermo, capofila del Progetto. Poi speriamo, che l’attrito di primo distacco possa essere superato e che si possa colmare questa lacuna a favore esclusivo della salute orale e generale del paziente e della sicurezza dei farmaci.

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