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Roberto Callioni confermato vicepresidente confprofessioni: un impegno per il sostegno delle libere professioni

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Roberto Callioni, Vicepresidente della Confprofessioni.
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mer. 26 ottobre 2016

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Recentemente si sono svolte le elezioni per il rinnovo, nel prossimo quadriennio, di Presidenza e Giunta Esecutiva di Confprofessioni che con 19 Associazioni aderenti, risulta essere la Confederazione Libero Professionale più importante nel Paese. Se Gaetano Stella è stato confermato alla Presidenza, alla Vice Presidenza è stato confermato Roberto Callioni, past president Andi.

Un risultato non del tutto scontato visto anche le tensioni degli ultimi mesi dell’area sanitaria rispetto alle modifiche di statuto e alla governance complessiva della Confederazione. Tuttavia, prima del Consiglio Generale che ha sancito le nuove nomine, si è trovato l’accordo che ha consentito un atteggiamento convergente delle parti. E certamente avere un dentista, Roberto Callioni, alla Vice Presidenza, è motivo di orgoglio per la categoria.

«Da sempre – dichiara Callioni – Confprofessioni si è adoperata per valorizzare gli aspetti sinergici delle professioni che si riconoscono nella Confederazione. In primis l’esercizio professionale “in forma libera”, cercando altresì di armonizzare le naturali peculiarità di ognuna rispetto a talune problematiche. È noto come proprio l’odontoiatria ha sinora rispecchiato questa vocazione, anche se negli ultimi anni sembra esserci, soprattutto tra le giovani leve (ma non solo), un interesse all’esercizio in forma subordinata, come collaboratore».

«Non solo la crisi economica – dice Callioni – in termini di costi gestionali dello studio monoprofessionale e minor accesso di pazientela, oltre che gli asfissianti carichi burocratici, ma anche nuovi costumi professionali, portano, in Odontoiatria, a privilegiare l’impegno più clinico che manageriale ed imprenditoriale, rispondendo spesso all’offerta, per vero in genere poco allettante, delle catene franchising del settore. Sarebbe un peccato depauperare negli anni questo esempio davvero unico, anche nella sua complessità, di tipologia di esercizio libero professionale».

Callioni richiama la messa a punto in tal senso di Confprofessioni, così come Enpam e altri enti previdenziali per altre professioni, di una serie di iniziative volte a sostenere lo studio monoprofessionale ed associato. «Ma è indubbio che soprattutto le giovani leve devono avere “occhi di tigre” – osserva l’ex presidente Andi. Più coraggio nell’affrontare la professione. Nell’ultimo periodo Confprofessioni sta cercando di aprirsi alla società e ai suoi bisogni ed in tal senso proprio l’ambito sanitario ed odontoiatrico in particolare, si dimostra particolarmente efficace in tal senso».

«Laddove il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro la cui definizione e stipula consente il ruolo di parte sociale, mostra i morsi della crisi con incrementi salariali minimi per il personale dipendente la sua integrazione con pacchetti di welfare a sostegno dello stesso dipendente e della sua famiglia è un aspetto importante», osserva infine Callioni. «In tal senso è paradigmatico il progetto “Dentista per la famiglia” stipulato tra Cadiprof ed Andi. Ma altrettanto si può affermare per il progetto Cadiprof e la scuola: insomma, per Confprofessioni molto lavoro nei prossimi anni».

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