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Restauri implantoprotesici: la sfida di creare un sorriso esteticamente gradevole in un paziente edentulo

Prova della ceratura e valutazione dei parametri estetici.
C. Petri

C. Petri

ven. 10 giugno 2016

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La riabilitazione della mandibola edentula si può realizzare con varie modalità di trattamento. Le overdenture rimovibili su impianti sono un’opzione comoda, estetica e funzionale, perfino nei casi in cui possiamo utilizzare soltanto un numero limitato di impianti. Poiché è in aumento il numero di pazienti che desiderano un’alternativa alla protesi totale, questa opzione di trattamento sta diventando una scelta frequente.

Le aspettative dei pazienti riguardo la sostituzione protesica dei denti mancanti sono elevate, al pari dei restauri fissi in ceramica. Con l’emergere di nuovi materiali e con la loro combinazione mediante la tecnologia CAD/CAM, in questi casi siamo in grado di ottenere risultati clinici eccellenti. È possibile trovare una soluzione adeguata per quasi tutti i pazienti e per i loro budget.
In generale, le overdenture offrono diversi vantaggi rispetto alle tradizionali protesi mobili, tra cui migliore stabilità, funzionalità, comfort, sicurezza nella capacità di interazione sociale, riabilitazione semplice e di facile manutenzione per il paziente. Piuttosto semplici, le overdenture consentono un significativo miglioramento della qualità della vita del paziente.
Nel nostro caso, un paziente di 58 anni si è presentato alla nostra attenzione con un disagio causato dalla sua protesi totale superiore. Guardando alla sua storia, abbiamo trovato un restauro protesico su sei impianti mandibolari e una protesi totale superiore che era esteticamente e funzionalmente inadeguata (Fig. 1). Una valutazione estetica iniziale ha stabilito che la forma e il colore dei denti erano inappropriati. Inoltre, la linea mediana non era allineata e la curvatura dei denti frontali superiori non era stata modellata correttamente.
La scarsa stabilità della protesi dipendeva da un insufficiente sostegno protesico e dal metodo con cui era stato prodotto. Tenendo conto delle richieste del paziente e dei limiti finanziari, come pure delle condizioni cliniche della zona protesica mascellare, tutto considerato abbiamo optato per una protesi su impianti. Il piano era quello di inserire quattro impianti nel mascellare per stabilizzare una protesi overdenture utilizzando il metodo della doppia corona.
Questa è una procedura seguita di frequente in casi analoghi e ha visto un costante miglioramento con l’emergere di nuove tecnologie e nuovi materiali.
Il nostro protocollo ha richiesto corone telescopiche primarie fresate da ossido di zirconio con un’inclinazione di 2 gradi e cappette accessorie ottenute mediante elettroformatura.
Questo approccio combina i vantaggi di ossido di zirconio (telescopiche primarie) con quelli di ritenzione idraulica (cappette galvaniche). Dopo un periodo di guarigione e osteointegrazione senza particolari complicazioni, abbiamo scoperto i quattro impianti e abbiamo preso un’impronta preliminare. Inoltre, abbiamo preparato un portaimpronte individuale in base al modello ottenuto.
Per procedere alla fase successiva del trattamento, avevamo bisogno di un’impronta funzionale che potesse trasferire l’esatta posizione degli impianti. A tal fine, i quattro abutment sono stati splintati insieme su un portaimpronte individuale con materiale composito (Figg. 2 e 3). Dopo aver creato i modelli di lavoro (Fig. 4), abbiamo stabilito la dimensione verticale del paziente, la lunghezza dei futuri denti, così come la linea del sorriso, mediante un piano occlusale (rima labiale).

 

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