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Rapporto Osmed sull’uso dei farmaci in Italia: risultati gennaio-settembre 2013

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Surgical Tribune Italia

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ven. 14 febbraio 2014

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Il Rapporto analizza i consumi dei farmaci erogati attraverso il regime della convenzionata (farmacie aperte al pubblico), i consumi dei farmaci erogati in distribuzione diretta e per conto e i consumi dei farmaci erogati per l’assistenza ospedaliera.

L’Osservatorio Nazionale sull’Impegno dei Medicinali presenta interessanti indicatori ad hoc sull’appropriatezza prescrittiva e sull’aderenza alle terapie da parte dei pazienti, calcolati sui dati rilevati attraverso il flusso informativo istituito ai sensi del DM 15 luglio 2004, nell’ambito del progetto “Tracciabilità del Farmaco”.

Nei primi nove mesi del 2013 la spesa farmaceutica nazionale totale, pubblica e privata, è stata pari a 19,5 miliardi di euro, di cui il 74,7% rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Con la riduzione del 4,9% della spesa farmaceutica convenzionale netta, la spesa farmaceutica territoriale pubblica ha subito una riduzione del -3,9%, assestandosi a 8.799 milioni di euro. Per contro, i consumi in regime di assistenza convenzionale sono in significativa crescita, con aumenti sia delle ricette che delle confezioni, con rispettivamente un incremento del 3,2% e 2,6%: in media ogni giorno sono utilizzati 1.002,4 dosi per ogni mille abitanti (+1,8% rispetto il 2012).

Nel 2013 è aumentata la compartecipazione a carico del cittadino con un significativo aumento del 12,7% dell’incidenza sulla spesa convenzionata. L’ammontare complessivo è pari a 1.074 milioni di euro, con un aumento del 2,1% attribuibile all’incremento del ticket fisso per ricetta.
La spesa privata comprendente tutte le voci di spesa sostenute dai cittadini ha registrato un incremento del 3,9% sostenuta dall’aumento di acquisti di farmaci di fascia A e dall’aumento di farmaci per l’automedicazione che ha visto un aumento del 9%.

La spesa per i medicinali acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche è stata pari a 102,4 euro pro capire, con una crescita del 3,3%. L’uso di tali farmaci ha per contro subito una forte diminuzione: ogni giorno sono utilizzate 148,2 dosi per ogni mille abitanti, con un -20,3% rispetto l’anno precedente.

In termini di spesa a carico del SSN si registrano andamenti opposti tra canale convenzionale e non convenzionale, il primo con consumi in aumento e spesa in forte decremento, mentre nel settore non convenzionale – dato dagli acquisti delle strutture sanitarie pubbliche – si registrano consumi in riduzione e spesa crescente.

Secondo tale rapporto, le tre Regioni che hanno fatto registrare la spesa farmaceutica convenzionata più elevata sono state la Sicilia con 178,9 euro pro capite, la Campania con 170,7 euro, e la Puglia, con 163,7 euro. Per contro, le provincie Autonome di Tento e Bolzano, e l’Emilia Romagna, hanno dimostrato le spese più basse con rispettivamente 109,1 euro e 95,7 euro.

Tutte le regioni ad eccezione della Valle d’Aosta hanno registrato un incremento della spesa lorda pro capite dei farmaci per l’automedicazione, con i maggiori incrementi in Sicilia (+13%), Molise (+12,6) e Basilicata (+12,1).

Le Regioni in cui la spesa pro capite per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie è risultata maggiore sono state la Sardegna, con 127,6 euro e la Puglia con 122,4 euro, mentre al contrario la Valle d’Aosta ha registrato un valore di spesa inferiore assestandosi a 79 euro.

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