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Orizzonte farmaci. AIFA pubblica il rapporto 2020

Il rapporto "Orizzonte farmaci" ha lo scopo di fornire ai cittadini e agli operatori sanitari informazioni sui nuovi medicinali e sulle nuove terapie promettenti, che sono stati autorizzati nell’Unione Europea nel 2019 o che potrebbero essere autorizzati nel corso del 2020 (Bukhta Yurii/Shutterstock).
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gio. 13 febbraio 2020

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Nel 2019 sono stati autorizzati a livello europeo 51 nuovi medicinali, di cui circa il 20% sono oncologici destinati al trattamento di alcuni tipi di tumori del polmone, della mammella e della pelle. Una percentuale rilevante riguarda, inoltre, i medicinali per l’apparato gastrointestinale e il metabolismo, gli antinfettivi ad uso sistemico e i medicinali del sistema nervoso e per patologie del sangue.

Per il 2020 è atteso un parere da parte dell’Agenzia Europea dei Medicinali per 76 medicinali con una prevalenza di farmaci oncologici, seguiti dagli antibatterici ad uso sistemico e dai medicinali per le malattie autoimmuni. Sono in corso di valutazione presso l’EMA due medicinali per terapie avanzate, rispettivamente per il trattamento dell’atrofia muscolare spinale (AMS) di Tipo 1 (Zolgensma) e per il trattamento della leucodistrofia metacromatica (OTL-200).

Sono alcune delle informazioni contenute nella seconda edizione del Rapporto “Orizzonte farmaci” pubblicato ieri da AIFA sul sito istituzionale. Il rapporto ha lo scopo di fornire ai cittadini e agli operatori sanitari informazioni sui nuovi medicinali e sulle nuove terapie promettenti, che sono stati autorizzati nell’Unione Europea nel 2019 o che potrebbero essere autorizzati nel corso del 2020.

Il rapporto rientra tra le attività di Horizon Scanning dell’AIFA, che permettono di identificare e valutare precocemente nuovi medicinali e nuove indicazioni terapeutiche di medicinali già autorizzati che potranno ampliare le opzioni di trattamento a disposizione dei medici e dei pazienti colmando, pertanto, le esigenze di salute non ancora soddisfatte. In alcuni casi, si tratta di terapie che potrebbero avere un impatto significativo sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e che, di conseguenza, impegneranno l’Agenzia nella definizione di strategie idonee a garantire ai cittadini l’accesso a cure innovative e personalizzate.

 

 

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