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Quali sono i colori più adatti da usare nello studio? La parola all’architetto

M. Tiberio, Architetto in Torino

M. Tiberio, Architetto in Torino

lun. 12 settembre 2016

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Per scegliere il colore più adatto da usare nella decorazione dello studio, oltre preferenze soggettive, dobbiamo tenere conto di alcuni fattori fisici oggettivi. Quando un oggetto è colpito da una luce, assorbe alcuni colori dello spettro luminoso riflettendo gli altri; il colore che vediamo altro non è che la componente dello spettro luminoso visivo non assorbito. Nel caso in cui la riflessione riguardi più colori, il loro mescolamento determina nella retina la percezione di quelli che non potremmo vedere diversamente ad occhio nudo (in quanto presenti nello spettro ultravioletto od infrarosso) come per esempio i rosa e i marroni.

I colori possono influenzare gli esseri viventi fisicamente (in quanto originati da vibrazioni elettromagnetiche, anche se studi a riguardo non hanno comprovato una correlazione scientifica) e psicologicamente (in quanto ai colori si associano emozioni inconsce a livello di transfert soggettivo e di imprinting sociologico). Un altro fattore da considerare è la loro interazione con lo spazio costruito: questo può intervenire a modificare otticamente le proporzioni dei volumi architettonici.

Per un uso corretto dei colori, una loro prima divisione può essere in: colori caldi (gialli, rossi…) e colori freddi (blu e verdi…); colori scuri e colori chiari. L’uso di colori caldi o troppo scuri, poiché tendono a prevalere, può determinare una percezione più piccola degli spazi. I colori freddi e le tinte chiare, all’opposto, tendono a dilatare lo spazio. Inoltre, i toni chiari applicati ai soffitti permettono di dare maggior profondità verticale e a slanciare lo spazio. Soffitti scuri, invece, schiacciano gli ambienti facendo prevalere la componente orizzontale.

Questa suddivisione è utile anche da usare in rapporto all’illuminazione artificiale. Se usiamo sorgenti fluorescenti (risparmio energetico) è indicato usare colori caldi e decisi. Per le luci alogene è buona regola usare tinte forti e scure. Se le luci sono fredde non usare colori freddi, anche se è buona prassi evitare il più possibile luci fredde o al neon. Se invece consideriamo il valore evocativo o sensoriale del colore, qui non possiamo ragionare in gruppi, ma è più corretto valutare palette monocromatiche singolarmente.

Spesso la resa cromatica di un colore applicato non coincide con quella di campionario; ciò accade perché il colore vive in rapporto alla luce ed allo spazio. Di conseguenza, per scegliere un colore è utile fare alcune considerazioni sulle caratteristiche della stanza in cui sarà applicato.
La prima considerazione è in merito all’orientamento del vano, poiché da questo dipende la quantità di luce naturale che entra. Per le esposizioni a nord usare solo colori chiari che garantiscano una buona riflessione luminosa, in proposito sono indicate le finiture brillanti o lucide. Anche ad est conviene usare colori chiari e tonalità pastello, si sconsigliano le finiture satinate. L’ovest permette la scelta di qualsiasi colore, anche se quelli scuri rendono meglio nel pomeriggio. A sud attenzione solo ai colori troppo vivaci e alle finiture lucide e brillanti perché la luce le vivacizza ulteriormente.

La seconda considerazione è sul rapporto tra destinazione d’uso ed il significato evocativo del colore. In questo caso ragioniamo per gruppi di palette monocromatiche. L’arancione manifesta vitalità, energia, armonia; riduce la stanchezza ed è associato alla salute del corpo. Ideale per ambienti scuri e per svolgere lavori creativi. L’azzurro trasmette pacatezza, aiuta la meditazione e l’estroversione. Influisce sul metabolismo rallentandolo. Adatto a qualsiasi locale soprattutto per attività di comunicazione. Il bianco evoca la purezza, igiene, saggezza. Ideale per qualsiasi locale, ma è un colore molto difficile da usare da solo perché tende a banalizzare l’ambiente; se lo si sceglie curate molto gli interni. Il blu rappresenta l’armonia, l’equilibrio, la calma e predispone all’attenzione; rilassa e normalizza la frequenza del battito cardiaco e della pressione. Ideale per ambienti lavorativi che richiedono grande concentrazione. Il giallo trasmette benessere, positività e solarità, influisce sul sistema digestivo, su quello epatico, sulla vescica, sulla milza e regola la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. Lo si può usare in qualsiasi stanza, ma è ottimale negli ambienti in cui si vuole mettere a proprio agio, come sale d’attesa, reception e spazi di socializzazione.

Il grigio è simbolo di distacco. Conferisce neutralità o prudenza. È l’ideale per ambienti formali o connettivi.
L’indaco ha un forte potere rilassante, ma predispone alla melanconia. Utile l’uso in locali adibiti a pratiche meditative. Il marrone esprime emotività, sensualità ed equilibrio, ma il suo uso in architettura deve limitarsi ad ambienti ampi e luminosi. Il nero è il colore dell’ambiguità e richiama a sentimenti dark spesso negativi. Da usare solo in ambienti grandi e molto luminosi. Il rosa rappresenta la dolcezza, la delicatezza, la gratitudine, la comprensione. Il suo uso è molto difficile per gli interni, ma è applicabile in qualsiasi locale.
Il rosso è simbolo del sangue, dell’energia; indica aggressività, passione e richiama sensazioni e sentimenti forti. Influisce sul battito cardiaco e sulla pressione sanguigna, accelera i ritmi vitali. È il colore maggiormente rilevato dall’occhio umano, per ciò da usare con cautela, ma dà ottimi risultati se applicato in aree localizzate. Il verde ha effetto rilassante e calmante, simboleggia la giustizia, la speranza e la natura. Ideale nelle stanze in cui si vuole tranquillizzare o creare un senso di pace. Il viola stimola, la creatività e la fantasia, inibendo l’eccesso di razionalità. Ideale l’uso per attività ludiche ed artistiche.

Ultima considerazione è la composizione delle pitture: evitare pitture di sintesi e con solventi chimici perché possono contenere sostanze dannose per il corpo ed il sistema nervoso. Le pitture ad acqua (l’acqua è il diluente) sono preferibili poiché vi è assenza di elementi tossici. Se invece volete pitture che garantiscano maggiormente la qualità ambientale esistono le pitture ecologiche ottenute dalle terre o quelle provenienti da materiali di origine animale o vegetale.

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