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A seguito dell’ultima proposta di legge sull’argomento “Disposizioni concernenti la disciplina della professione sanitaria di odontotecnico” (pdl 4125) presentata lo scorso 1 marzo, AIO desidera ribadire con fermezza la propria posizione contraria all’inserimento dell’odontotecnico tra le professioni sanitarie.
Dato che la figura dell’odontotecnico non ha alcuna attinenza con le figure sanitarie, la proposta di legge appare non solo inopportuna, ma già concettualmente errata nelle premesse.
La proposta presentata, che vede come primo firmatario l’odontotecnico On. Marco Rondini, afferma infatti che: “Al fine dell'adeguamento del profilo sanitario di odontotecnico, è individuata la figura dell'odontotecnico quale professione sanitaria afferente all'area tecnico-assistenziale”. Tale premessa risulta errata in quanto si darebbe per assodato che quello dell'odontotecnico sia un “profilo sanitario”, piuttosto che un’arte ausiliaria ad una professione sanitaria.
Non sussistendo quindi un profilo sanitario di odontotecnico da adeguare, il progetto di legge appare una pericolosa forzatura che rischia di creare confusione in ambito odontoiatrico e sanitario.
Inoltre, è convinzione di AIO che non vi sia alcuna esigenza che l’odontotecnico, come riporta la proposta di legge, verifichi la congruità dei dispositivi medici direttamente sul paziente. Infatti, soprattutto oggi che il progresso tecnologico permette una comunicazione ancora più precisa, rapida e interattiva tra studio e laboratorio, non sussiste alcuna necessità che l'odontotecnico si debba recare presso lo studio odontoiatrico per espletare le sue mansioni.
Ulteriore nota di preoccupazione di AIO riguarda l'istituzione di una nuovo corso di laurea per gli odontotecnici e di una “sanatoria” automatica che riguarderebbe tutti gli attuali operatori. Questo, infatti, porterebbe a trasformare l’indispensabile figura di produttore di dispositivi su misura in un operatore sanitario, a scapito degli stessi odontotecnici che con professionalità e competenza svolgono la propria attività in laboratorio.
Pertanto, si ritiene che tale proposta sia del tutto inadeguata alle reali esigenze dei pazienti e degli operatori del settore e, soprattutto, potenzialmente pericolosa per la salute pubblica.
Con il suo impegno, AIO ribadisce con assoluta fermezza il principio del reciproco rispetto dei ruoli di odontoiatra e di produttore di dispositivi medici e dichiara di essere totalmente contraria a qualsiasi concessione sulla possibilità di interventi nel cavo orale da parte degli odontotecnici.
Il Presidente
Pierluigi Delogu
Il Segretario
Salvatore Rampulla
Contatto per la stampa:
Ufficio Stampa AIO
Cristina M. Rodighiero
e-mail: ufficiostampa@aio.it
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