DT News - Italy - Odontologi forensi non ci s’improvvisa ma lo si diventa con lo studio e l’esperienza

Search Dental Tribune

Odontologi forensi non ci s’improvvisa ma lo si diventa con lo studio e l’esperienza

Maria Sofia Rini, Marco Brady Bucci

Maria Sofia Rini, Marco Brady Bucci

mar. 17 giugno 2014

salvare

Il contenzioso in ambito odontoiatrico è in continua crescita nonostante lo standard qualitativo medio degli operatori del settore (preparazione tecnico-pratica e aggiornamento) sia, nel nostro Paese, tra i più alti al mondo.Il contenzioso in ambito odontoiatrico è in continua crescita nonostante lo standard qualitativo medio degli operatori del settore (preparazione tecnico-pratica e aggiornamento) sia, nel nostro Paese, tra i più alti al mondo.

Nell’ampio e ambiguo mondo di Internet (non a caso da qualcuno ri-battezzato “Infernet”), l’odontoiatria spesso perde la connotazione di branca medico-chirurgica e di professione intellettuale, assumendo connotati di servizi economici e commerciali che influenzano la richiesta e le successive aspettative, riducendo talora l’attività professionale a mera vendita di un prodotto.

Il paziente odontoiatrico, peraltro, non si sente malato e le relative terapie, poste dal SSN al di fuori dei livelli minimi assistenziali (LEA), sono erogate per la grande maggioranza dei casi a livello privatistico con tariffe che al paziente appaiono molto elevate, il principale motivo che spinge il paziente insoddisfatto a richiedere risarcimento. Non è un caso che le branche maggiormente coinvolte nel contenzioso odontoiatrico siano quelle che prevedono maggior dispendio economico e incarnano le maggiori aspettative di risultato, anche sul piano estetico (protesi-implantologia-ortodonzia).

In una società condizionata e guidata da aspetti economici, contrattuali e relazionali tipici dei periodi di crisi economica, il desiderio del “meglio” e del “risultato certo” si scontra con i limiti propri di tutte le attività mediche e col bisogno del contenimento dei costi. Nascono così, talvolta, scelte e proposte di compromesso estremo non in grado di soddisfare giuste richieste e reali necessità, foriere di perplessità, sfiducia, rimostranze e liti franche.

La diffidenza, l’insoddisfazione e la rabbia dei pazienti si rapportano spesso o con un atteggiamento arrogante del professionista, arroccato su posizioni di eccessiva sicurezza, o con posizioni difensive indebolite da oggettive difficoltà gestionali (riferimento esplicito a molti colleghi costretti a chiudere lo studio e a prestare l’attività clinica presso terzi a condizioni non sempre appaganti). Affrontare la lite in sede giudiziaria o extragiudiziaria lascia, in termini economici e psicologici, effetti nocivi a carico delle parti. Dopo svariati anni di gestione del contenzioso, infatti, non esistono effettivi vincitori, i risultati ottenuti non soddisferanno appieno nessuna delle parti e avranno altresì intasato “inutilmente” le aule dei tribunali. Il ruolo dei Consulenti d’Ufficio (CTU) è di particolare rilievo.

A questi ultimi i Giudici rivolgono i loro quesiti, attendendo risposte tecnico-cliniche che devono rispettare la criteriologia medico-legale, con utilizzo di appropriata, semplice e comprensibile terminologia, in linea con i dettami giuridici e procedurali.

Troppo spesso ciò non accade e il risultato è un inutile protrarsi della lite, tra contestazioni e rinnovi, che inaspriscono gli animi, allungano i tempi e dilatano i costi. Anche i pazienti, non di rado, sono mal consigliati da consulenti di parte improvvisati, incapaci di giudizi e valutazioni corrette, espresse talora secondo dubbi e modalità etiche e deontologiche, sino a manifestazione di pareri molto poco indipendenti e disinteressati, se non addirittura tendenziosi.

Sempre più odontoiatri si avvicinano al campo medico-legale, tanti per vero interesse e voglia di crescere e imparare, ma altri per esigenze di “cassetta” o di “mercato”, improvvisandosi consulenti, in assenza di adeguata competenza, elargendo pareri impropri, stilando certificazioni accusatorie non sostenibili, redigendo pseudo-elaborati che fomentano il contenzioso a danno della professione e pregiudicando gravemente l’immagine dell’odontoiatra, senza soddisfare, peraltro, le richieste e le esigenze dei pazienti/clienti.

La necessità di trovare alternative per superare il momento di crisi induce molti a cavalcare l’onda e la moda del momento e, improvvisandosi nel ruolo di consulenti, da un lato aprono la via a lunghi e costosi iter giudiziari che non porteranno a soddisfare le esigenze di coloro che li hanno promossi e nel contempo si espongono a enormi responsabilità e a rischi di rivalsa, tanto più se gli elaborati redatti non sono motivati e oggettivi, ma impropriamente supportati.

È più che mai forte quindi l’esigenza di disporre di “consulenti competenti” in grado di perorare le istanze di colleghi ingiustamente accusati o di pazienti meritevoli di risarcimenti, e che, nei ruoli d’Ufficio, assistano compiutamente i Magistrati in sede civile e penale.

Occorrono professionisti della materia che, ancor prima di arrivare alla lite giudiziaria, aiutino a valutare concretamente l’utilità di instaurare o di proseguire la strada del contenzioso.

Le sole capacità tecnico-cliniche non sono sufficienti a svolgere questo delicato compito e poco o nulla insegna, a tal proposito, il percorso universitario di base. Non esiste al momento una Specializzazione in Odontoiatria Legale e Forense.

I master e i corsi di perfezionamento universitari offrono le basi essenziali per avvicinare una nuova professione, quella dell’Odontoiatra Legale e Forense, che necessita di grande prudenza, richiede esperienza clinica e conoscenza medico-legale, aggiornamento costante, ma soprattutto atteggiamento di rispetto verso il paziente e il collega.

La formazione e l’aggiornamento si acquisiscono; l’etica e la correttezza fanno parte di un bagaglio formativo di crescita personale e culturale, proprio di ciascun individuo e del suo modo di essere.

A loro volta l’etica e la deontologia impongono un aggiornamento costante e l’approfondimento delle conoscenze iniziali, della medicina legale e del mondo assicurativo, giudiziario, normativo e amministrativo. Il consulente, in qualsiasi ruolo operi, di parte (medico, paziente o assicurazione) o d’ufficio, nel tutelare l’interesse di chi lo incarica, si assume enormi responsabilità di cui si trova a dover rispondere sempre più frequentemente.

Non è un caso che un noto consigliere della Corte di Cassazione, esperto in materia di responsabilità medica, sottolinei nei suoi interventi l’attenzione dovuta allo svolgimento della Consulenza Tecnica d’Ufficio e che comincino a nascere procedimenti di rivalsa nei confronti di Consulenti Tecnici delle Parti o d’Ufficio.

Oltre alle capacità e alla conoscenza che permettano di risolvere problematiche complesse e di comprendere rapporti e sciogliere equivoci, al consulente medico-legale è richiesto anche lo svolgimento di un ruolo preventivo sul contenzioso, con la capacità di condizionare, qualora opportuno e utile, consapevoli rinunce o soluzioni alternative, che eviteranno di appesantire il carico giudiziario con procedimenti inutili, infondati o preventivamente risolvibili.

Un consulente competente supporta concretamente le esigenze, le scelte e le posizioni di pazienti e odontoiatri, se oggettivamente sostenibili e non per mera speculazione, aiuta a capire se c’è ancora spazio per evitare “la lite estrema”, evitando “il tribunale”, per favorire soluzioni efficaci capaci di superare il conflitto. E quando è incaricato dal Giudice, lo sostiene fornendo elementi concreti e pertinenti di valutazione, assumendo su se stesso pesanti responsabilità.

Una corretta e competente gestione dell’insoddisfazione e della motivazione del contendere da parte di tutti i consulenti convenuti e intervenuti in una situazione di conflitto favorisce la ricerca e stimola la volontà di trovare risoluzioni pacifiche.

Valutazioni del danno lontane dalla realtà, arroccamenti in insostenibili posizioni di tutela, erronee rappresentazioni della realtà fornite al Magistrato non aiutano né la parte, né la giustizia, allontanano serene risoluzioni della lite, inaspriscono gli animi e accrescono i costi sociali e personali.

Una lite giudiziaria, tanto più se mal condotta, non paga e non soddisfa nessuno. È evidente la delicatezza del ruolo che il consulente si trova a incarnare e la alta professionalità e specializzazione che deve essere espressa nel suo operato.

Affinché ciò sia garantito, più ancora della istituzione di organismi di controllo e della possibilità di comminare sanzioni amministrative o giudiziarie a chi crea maggior danno alle parti, occorre insistere sull’esercizio della consulenza basato sull’etica, la competenza, la conoscenza, i riferimenti alle regole dell’arte, alle evidenze scientifiche, alle norme e alle raccomandazioni da adattare consapevolmente al singolo caso clinico sulla base di specifiche esigenze cliniche, economiche, relazionali e sociali.

La presenza di consulenti competenti e aggiornati, consentirà di arginare la dilagante minaccia di contenzioso, di combattere l’inutile, sterile e dannosa medicina/odontoiatria difensiva, nell’interesse del paziente e della professione.

Nel panorama formativo, accanto al fondamentale ruolo dei corsi universitari post-laurea (master, perfezionamenti), si collocano nuove realtà rivolte alla formazione avanzata e all’aggiornamento intensivo, supporto essenziale per la crescita professionale e la qualificazione del consulente.

Attraverso iniziative formative e di aggiornamento promosse da Odonto Consulence srl, si sta creando una rete nazionale di consulenti in materia medico-legale odontoiatrica, animata dalla voglia di esercitare il delicato ruolo con indipendenza e prudenza, aggiornandosi in maniera costante e intensiva su dati teorici e pratici, con studio e discussione di casi reali, e con percorsi formativi pratici con studio condiviso dei primi casi e compilazione assistita degli elaborati. Per maggiori informazioni si invita a consultare il sito www.odontoconsulence.it

L'articolo è stato pubblicato sul numero 6 di Dental Tribune Italy 2014.

To post a reply please login or register
advertisement
advertisement